Discussione:
google e l'Italia
(troppo vecchio per rispondere)
Mamo (R)
2010-02-24 14:48:53 UTC
Permalink
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2010/02/google-down-condanna.shtml?uuid=6f71c3cc-2123-11df-9577-f5c6c14bceee&DocRulesView=Libero

Bel casino.

IMHO esagerato il giudice (ma bisognerà leggere le motivazioni), ma sciocca
anche il commento della difesa.



[f/up limitato]


Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
Omar
2010-02-24 15:01:28 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
Bel casino.
Sorvolo sul fatto che ci siano persone così stupide da pubblicare le loro
malefatte.

Certamente è umiliante farsi vedere vessati "pubblicamente", ma mi
chiedo...

Se google zitto zito si fosse limitato a non rendere pubblico il video, il
vessato avrebbe avuto giustizia?

Come fa un eventuale "censore" a discriminare tra una ripresa "vera" da
uno stralcio di fiction (es. scena di film dell'orrore a basso budget come
quelli che ogni tanto diventano famosi)?
Jerebko
2010-02-24 15:34:39 UTC
Permalink
Omar wrote:

[...]
Post by Omar
Come fa un eventuale "censore" a discriminare tra una ripresa "vera" da
uno stralcio di fiction (es. scena di film dell'orrore a basso budget
come quelli che ogni tanto diventano famosi)?
I dirigenti Google sono stati condannati non per la pubblicazione del
video, ma per averlo fatto senza l'autorizzazione delle persone in esso
ritratte.
--
Jerebko
roberto
2010-02-24 16:00:00 UTC
Permalink
Post by Jerebko
[...]
Post by Omar
Come fa un eventuale "censore" a discriminare tra una ripresa "vera" da
uno stralcio di fiction (es. scena di film dell'orrore a basso budget
come quelli che ogni tanto diventano famosi)?
I dirigenti Google sono stati condannati non per la pubblicazione del
video, ma per averlo fatto senza l'autorizzazione delle persone in esso
ritratte.
Il che vorrebbe significare la fine di youtube e simili piattaforme,
direi.
Se si considera la responsabilità del fornitore del mezzo, e non la
responsabilità di chi tale mezzo [ab]usa, mi aspetto che se prima o
poi qualcuno scrive una frase offensiva sul muro di casa mia, oltre
a doverlo ripulire a mie spese, verrei perseguito per diffamazione.
--
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Ciao |Save wildlife!
roberto |For your E-MAIL use ONLY recycled Bytes !!
|roberto poggi ***@softhome.net
.htexcess
2010-02-24 21:45:12 UTC
Permalink
Post by roberto
Il che vorrebbe significare la fine di youtube e simili piattaforme,
direi.
Se si considera la responsabilità del fornitore del mezzo, e non la
responsabilità di chi tale mezzo [ab]usa, mi aspetto che se prima o
poi qualcuno scrive una frase offensiva sul muro di casa mia, oltre
a doverlo ripulire a mie spese, verrei perseguito per diffamazione.
Il problema è che se è anche vero che vi è gente che giudica le cose
senza conoscere bene la rete, vi è anche chi abusa del diritto di
informazione e del fatto che, siccome tanti non sanno usare internet,
mai si accorgeranno di essere stati ritratti da altri e messi online.

Io considero già aberrante il fatto che un tizio per essere giornalista
possa fotografare, o riprendere chiunque per documentare un episodio di
cronaca. Ma adesso anche la gente comune pensa di poter riprendere il
bidello di scuola mentre urla, o altre sutuazioni di questo tipo di cui
è pieno you tube e metterlo in rete. Così succede che vi è chi ha
diritto di espressione e chi non ha diritto alla tutela della propria
dignità umana.
Se leggete i codici deontologici dell'ordine dei giornalisti certe cose
non sono previste, ma tali codici poi si scopre sempre più spesso
spaventano solo chi li legge per la prima volta e vengono tirati fuori
solo quando succede qualcosa di molto grave.

You Tube viene protetto perchè è il paravento degli abusi che fanno
altri, condannare You Tube fa sentire il fiato sul collo a chi abusa del
diritto di crocaca.

E' ora di far notare che vi sono giornalisti corretti, siti internet non
pornografici, che rispettano le persone, che non pubblicano
intercettazioni telefoniche, che non riprendono le persone in privato,
che non fanno attacchi oltraggiosi.

Secondo me il vero giornalismo non ha bisogno di queste cose, ed è fatto
da persone che sanno scrivere, che sanno analizzare le situazioni, che
sanno ragionare e trarre delle conclusioni, che non giudicano, ma valutano.

Per non criticare le cose negative fatte in rete stanno buttando tutti
quelli che scrivono su internet, per professione, o per hobby, nello
stesso calderone. Io non ci sto. Che ci si guadagna a difendere chi
pubblica certe cose?

Siti che pubblicano immondizia non lo fanno per la democrazia: non è
facile trovare gente che scrive bene che ragiona, che riprende cose
veramente interessanti, che fa dei bei video amatoriali, mentre è più
facile trovare uno che ti fotografa mentre sei sul water e che si è
arrampicato sul balcone di casa tua per ..fare un documentario.

Se lo fa chiunque su You Tube, poi anche un qualsiasi giornale avrà meno
problemi a pubblicare immondizia, magari potrà dire di averla trvata su
youtube. Poi alla fine quando cercano le colpe, la colpa sarà di qualcun
altro, di qualche minorenne un pò svitato, che voleva fare il
protagonista...
roberto
2010-02-25 08:50:25 UTC
Permalink
Post by .htexcess
Post by roberto
Il che vorrebbe significare la fine di youtube e simili piattaforme,
direi.
Se si considera la responsabilità del fornitore del mezzo, e non la
responsabilità di chi tale mezzo [ab]usa, mi aspetto che se prima o
poi qualcuno scrive una frase offensiva sul muro di casa mia, oltre
a doverlo ripulire a mie spese, verrei perseguito per diffamazione.
Il problema è che se è anche vero che vi è gente che giudica le cose
senza conoscere bene la rete, vi è anche chi abusa del diritto di
Ok, ma chi abusa è quello che immette su youtube contenuto protetto o
illegale, come quello che abusa del mio muro è quello che ci scrive i
termini offensivi, non chi ha costruito il muro.

Volevano perseguire chi ha messo sul web il video? Ottimo, io avrei a
dire la verità buttato via la chiave del posto in cui rinchiuderli.

Quando scrivo qui dentro IO mi prendo le MIE responsabilità su quello
che scrivo.
--
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|roberto poggi ***@softhome.net
Jerebko
2010-02-25 10:01:02 UTC
Permalink
Post by roberto
Quando scrivo qui dentro IO mi prendo le MIE responsabilità su quello
che scrivo.
Ci sono anche responsabilità del fornitore del servizio o dell'eventuale
moderatore, in particolari circostanze. Vedere decreto legislativo 9
aprile 2003, n. 70, art. 15-16-17.

Se ne è parlato fino alla nausea in questo gruppo.

Comunque, Google è stata assolta per la diffamazione e quindi il d.lgs.
non è stato minimamente toccato.
--
Jerebko
roberto
2010-02-25 10:18:42 UTC
Permalink
Post by Jerebko
Post by roberto
Quando scrivo qui dentro IO mi prendo le MIE responsabilità su quello
che scrivo.
Ci sono anche responsabilità del fornitore del servizio o dell'eventuale
moderatore, in particolari circostanze. Vedere decreto legislativo 9
aprile 2003, n. 70, art. 15-16-17.
Si parlava di privacy, motivo della condanna, direi.

Il fornitore deve avere la liberatoria di pirippa pirchetti in carrozza
se io la nomino in questo gruppo?

Mi sembra quanto meno aberrante.
--
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roberto
2010-02-25 10:27:25 UTC
Permalink
Post by roberto
Post by Jerebko
Post by roberto
Quando scrivo qui dentro IO mi prendo le MIE responsabilità su quello
che scrivo.
Ci sono anche responsabilità del fornitore del servizio o
dell'eventuale moderatore, in particolari circostanze. Vedere decreto
legislativo 9 aprile 2003, n. 70, art. 15-16-17.
Si parlava di privacy, motivo della condanna, direi.
Il fornitore deve avere la liberatoria di pirippa pirchetti in carrozza
se io la nomino in questo gruppo?
Mi sembra quanto meno aberrante.
PS: oltretutto, quei tre articoli tolgono proprio la responsabilità e
l'obbligo di vigilanza sui contenuti, salvo agire prontamente in caso
si venga a conoscenza dell'illecito.
--
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Jerebko
2010-02-25 10:36:27 UTC
Permalink
Post by roberto
PS: oltretutto, quei tre articoli tolgono proprio la responsabilità e
l'obbligo di vigilanza sui contenuti, salvo agire prontamente in caso
si venga a conoscenza dell'illecito.
E infatti non sono stati condannati per quello! :)

E' il trattamento dei dati!!!! :)
--
Jerebko
Il Poeta della Corteccia
2010-02-25 11:07:18 UTC
Permalink
Post by roberto
Il fornitore deve avere la liberatoria di pirippa pirchetti in carrozza
se io la nomino in questo gruppo?
Mi sembra quanto meno aberrante.
Non lo è. Inutile girarci attorno, il dlgs è chiaro:

"chiunque, al fine di trarne per sé o per altri profitto o di recare ad
altri un danno, procede al trattamento di dati personali in violazione
di quanto disposto dagli articoli ... il fatto consiste nella
comunicazione o diffusione ... "

imho il senso è qui. Vale anche per i venditori di indirizzi su ebay ed
ebay che comunque alle commissioni sul venduto on mi sembra abbia mai
rinunicato. Non puoi, con la scusa che che non hai un controllo sui
contenuti o che non è agevole ed economico farlo, mettere in rete - per
trane per te un profitto (palese e sconatata che la pubblicazione non
sia stata fatta da google per recarre un danno a un ragazzo disabile) -
dati personali senza le debite autorizzazioni, gestendo un attività che
ha palesi e pacifiche finalità di legittimo lucro.
Troppo comodo ed assolutamente insufficiente ritirare contenuti dopo
una denuncia dopo che il danno è stato cagionato. Noi sei tu che devi
verificare di andare a finire su qualche blog a tua insaputa, ma chi lo
gestisce che deve preoccuparsi che il contenuto sia legittimamente
pubblicabile. Non che l'opt-in e l'opt-out esistano giuridicamente solo
per le e-mail come conseguenza di quel decreto.
Ora gli strumenti a simile azienda non mancano: PEC, certificati
digitali ... vedremo come ottemperreranno, sempre che perdano ricorsi
... e abbiano la minima volontà di adeguarsi (alternativa sarebbe
eliminare la visibilità da paesi economicamente poco interessanti con
normativa sfavorevole).
Ad esempio un video con me e te, tu nudo e supino ma ti si vede in
volto dietro una spiralata trasparenza. Potrebbe essere che tu mandi
una PEC della tua CI con l'autorizzazione alla pubblicazione di un
video con chiave digitale ...
Enormi complicazioni, vero, ma qui la libertà di critica ed espressione
conta sega. L'alternativa un mondo pieno di qurele e una rete piena di
spazzatura.
Jerebko
2010-02-25 11:16:51 UTC
Permalink
Post by Il Poeta della Corteccia
Ora gli strumenti a simile azienda non mancano: PEC, certificati
digitali ... vedremo come ottemperreranno, sempre che perdano ricorsi
... e abbiano la minima volontà di adeguarsi (alternativa sarebbe
eliminare la visibilità da paesi economicamente poco interessanti con
normativa sfavorevole).
Se il sistema da loro brevettato per la fornitura dei contenuti basata
sulla geolocalizzazione funziona, possono o potranno a breve farlo
tranquillamente.

L'hanno pensato per proteggere il copyright dei soliti noti, vogliamo
non usarlo per proteggere valori superiori?
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-02-25 11:19:50 UTC
Permalink
On Thu, 25 Feb 2010 12:07:18 +0100, in it.cultura.cybersocieta "Il Poeta della
Post by Il Poeta della Corteccia
rinunicato. Non puoi, con la scusa che che non hai un controllo sui
contenuti o che non è agevole ed economico farlo, mettere in rete - per
trane per te un profitto (palese e sconatata che la pubblicazione non
sia stata fatta da google per recarre un danno a un ragazzo disabile) -
dati personali senza le debite autorizzazioni, gestendo un attività che
ha palesi e pacifiche finalità di legittimo lucro.
Mmmmmm... argomentata così mi convince di più.



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
Jerebko
2010-02-25 11:25:11 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
On Thu, 25 Feb 2010 12:07:18 +0100, in it.cultura.cybersocieta "Il Poeta della
Post by Il Poeta della Corteccia
rinunicato. Non puoi, con la scusa che che non hai un controllo sui
contenuti o che non è agevole ed economico farlo, mettere in rete - per
trane per te un profitto (palese e sconatata che la pubblicazione non
sia stata fatta da google per recarre un danno a un ragazzo disabile) -
dati personali senza le debite autorizzazioni, gestendo un attività che
ha palesi e pacifiche finalità di legittimo lucro.
Mmmmmm... argomentata così mi convince di più.
E' la stessa argomentazione portata in Germania per il caso Rapidshare e
lì era copyright vs libertà di iniziativa economica.

Non mi dirai che il copyright è più importante della privacy, eh? ;-)
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-02-25 12:06:39 UTC
Permalink
Post by Jerebko
Non mi dirai che il copyright è più importante della privacy, eh? ;-)
Ho citato solo una parte, ma era il paragone sulla questione optin/optout che
mi affascinava...

Devo dire che quanto si argomenta su questo/i newsgroup lo trovo di ben più
alto livello di quanto discusso altrove.

Il sole pubblica due compitini risibili.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2010/02/interviste-parallele-Bellasio-Plateroti.shtml?uuid=bcd2aaa8-21de-11df-bc23-7e37ad467041&DocRulesView=Libero

Da un blog, invece, apprendo (pur con le classiche approssimazioni da
tuttologo) una circostanza che getta una bella lama di ipocrisia sul tutto.
Se Google avesse semplicemente previsto un doppio warning prima dell'upload, si
sarebbe "salvata".
http://blog.debiase.com/2010/02/google-video-equilibrio-tra-pr.html




Comunque, la soluzione c'è.
Tutti a favore del decreto Romani, tutti editori e quindi tutti responsabili.
:-)



P.S. sezioniamo la discussione?
qui su ICCs le parti "celebrali", su it.diritto.internet le discussioni più
propriamente giuridiche (IMHO premature)?



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
Jerebko
2010-02-25 12:20:47 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
Da un blog, invece, apprendo (pur con le classiche approssimazioni da
tuttologo) una circostanza che getta una bella lama di ipocrisia sul tutto.
Se Google avesse semplicemente previsto un doppio warning prima dell'upload, si
sarebbe "salvata".
http://blog.debiase.com/2010/02/google-video-equilibrio-tra-pr.html
Vedi, anche qui fanno lo stesso errore di altri partecipanti a questo
thread: "Come sottolineava Gboccia la questione sollevata dalla sentenza
sull'orribile filmato pubblicato su Google Video è quella
dell'equilibrio tra ****privacy e libertà di espressione****."

Non viene proprio compreso il punto che la libertà d'espressione non
rientra nella discussione.

Si travisano proprio le relazioni "Google - soggetto leso" e "Google -
soggetto ledente", con i relativi diritti sottostanti.
--
Jerebko
edevils
2010-02-25 17:27:19 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
Ho citato solo una parte, ma era il paragone sulla questione optin/optout che
mi affascinava...
Il punto, però, è a chi appartiene la responsabilità della
pubblicazione non autorizzata, cioè se anche al gestore del servizio
online (che in generale non può sapere cosa sia stato autorizzato
dalle persone riprese oppure no, anche se probabilmente nel caso
specifico si poteva presumere la *non* autorizzazione) o al solo
utente che mette online il materiale prendendosene appunto la
responsabilità.
Qualora al gestore del servizio venisse attribuita una responsabilità
oggettiva assoluta di qualsiasi cosa pubblichino gli utenti, a rigore
non sarebbe più possibile alcun uso della rete che non preveda uno
stretto controllo preventivo, al limite neanche questo newsgroup su
cui scriviamo!
Questo mi sembrerebbe assurdo, la fine di Internet 'as we know it'...
e scusate se l'argomentazione non è giuridica ma sostanziale ;)
Credo comunque che non sia irrelevante il tempo trascorso dalla prima
segnalazione alla rimozione.

[...snip...]
Post by Mamo (R)
Devo dire che quanto si argomenta su questo/i newsgroup lo trovo di ben pi
alto livello di quanto discusso altrove.
Già, un vero peccato che alcuni qui scelgano di scrivere con l'XNA
per non lasciare memoria nell'archivio più usato.
Mamo (R)
2010-02-25 17:34:03 UTC
Permalink
On Thu, 25 Feb 2010 09:27:19 -0800 (PST), in it.cultura.cybersocieta "edevils"
Post by edevils
Già, un vero peccato che alcuni qui scelgano di scrivere con l'XNA
per non lasciare memoria nell'archivio più usato.
Così si stimolano le capacità di memoria personali!



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
 Pagliotz
2010-02-25 18:46:51 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
Così si stimolano le capacità di memoria personali!
O, se qualcuno sa di dire minchiate a raffica, si evita che ne restino
tracce.

Pagliotz.
--
"Non c'è gusto, in Italia, ad essere intelligenti"
(Roberto "Freak" Antoni)
Jerebko
2010-02-26 08:37:25 UTC
Permalink
Post by edevils
Qualora al gestore del servizio venisse attribuita una responsabilità
oggettiva assoluta di qualsiasi cosa pubblichino gli utenti, a rigore
non sarebbe più possibile alcun uso della rete che non preveda uno
stretto controllo preventivo, al limite neanche questo newsgroup su
cui scriviamo!
Questa soluzione nello specifico del caso non è stata riconosciuta,
essendo i dirigenti Google stati assolti per la diffamazione.
--
Jerebko
edevils
2010-02-26 12:05:05 UTC
Permalink
Post by Jerebko
Post by edevils
Qualora al gestore del servizio venisse attribuita una responsabilità
oggettiva assoluta di qualsiasi cosa pubblichino gli utenti, a rigore
non sarebbe più possibile alcun uso della rete che non preveda uno
stretto controllo preventivo, al limite neanche questo newsgroup su
cui scriviamo!
Questa soluzione nello specifico del caso non è stata riconosciuta,
essendo i dirigenti Google stati assolti per la diffamazione.
Bisognerà comunque vedere le motivazioni.
Jerebko
2010-02-25 10:34:22 UTC
Permalink
Post by roberto
Il fornitore deve avere la liberatoria di pirippa pirchetti in carrozza
se io la nomino in questo gruppo?
Mi sembra quanto meno aberrante.
Un conto è nominarla, un conto è parcheggiare per due mesi (settembre -
novembre 2006) un filmato che la ritrae contro la sua volontà.

E' inutile tentare di generalizzare una sentenza che riguarda un ben
specifico caso.

Non si conoscono le motivazioni e nemmeno le carte del processo.

A quanto pare, comunque, avrebbero dato il minimo della pena per questa
violazione:

http://www.iusreporter.it/Testi/codiceprivacy.htm#art167

E, per quanto ci si sforzi, il consenso al trattamento non era mai stato
dato a Google da nessuno dei legittimati.
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-02-25 10:49:00 UTC
Permalink
Post by Jerebko
E, per quanto ci si sforzi, il consenso al trattamento non era mai stato
dato a Google da nessuno dei legittimati.
Che, come ripeto, non hanno proseguito nell'azione.

La "privacy" diventa preseguibile, quindi, d'ufficio?



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
steinfeld
2010-02-25 15:35:53 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
Post by Jerebko
E, per quanto ci si sforzi, il consenso al trattamento non era mai stato
dato a Google da nessuno dei legittimati.
Che, come ripeto, non hanno proseguito nell'azione.
La "privacy" diventa preseguibile, quindi, d'ufficio?
È difficile che un reato diventi procedibile d'ufficio in corso di
procedimento, in genere lo è già prima. Comunque, i reati previsti dal
D. L.vo 196/2003 sono procedibili d'ufficio.
--
s.

::Support gun control, kill a hunter::
== The end is always near ==
Mamo (R)
2010-02-25 17:23:39 UTC
Permalink
On Thu, 25 Feb 2010 16:35:53 +0100, in it.cultura.cybersocieta "steinfeld"
Post by steinfeld
procedimento, in genere lo è già prima. Comunque, i reati previsti dal
D. L.vo 196/2003 sono procedibili d'ufficio.
Aspe'.... gli illeciti previsti come reato, sono quelli legati alla circostanza
che dal trattamento se ne tragga profitto o procuri danno.
Non il trattamento tout-court.

Dopodichè c'è il semestre utilizzabile per la regolarizzazione; che porta
eventualmente all'estinzione del reato.
Tutto questo su intervento del Garante.

Nel caso di Google è accaduto tutto questo?


Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
roberto
2010-02-25 11:05:58 UTC
Permalink
Post by Jerebko
Post by roberto
Il fornitore deve avere la liberatoria di pirippa pirchetti in carrozza
se io la nomino in questo gruppo?
Mi sembra quanto meno aberrante.
Un conto è nominarla, un conto è parcheggiare per due mesi (settembre -
novembre 2006) un filmato che la ritrae contro la sua volontà.
No.
Se tratto i dati, li tratto.
Se li tratto senza autorizzazione, sono nel torto.
Ma sono IO che li tratto, non il server news da cui tu li leggi, proprio
ai sensi del 70/03.
--
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|roberto poggi ***@softhome.net
Jerebko
2010-02-25 11:18:10 UTC
Permalink
Post by roberto
No.
Se tratto i dati, li tratto.
Se li tratto senza autorizzazione, sono nel torto.
No, leggi la sentenza della Cassazione penale che ho postato prima.

Il "nocumento" non è qualsiasi violazione formale della norma.
--
Jerebko
Jerebko
2010-02-25 11:21:09 UTC
Permalink
Post by roberto
Ma sono IO che li tratto, non il server news da cui tu li leggi, proprio
ai sensi del 70/03.
Ho dimenticato di scrivere: forse hanno considerato prevalente la
normativa sulla privacy rispetto al d.lgs. in questione?

E' legittimo?

Vedremo nei prossimi gradi di giudizio.
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-02-24 16:13:02 UTC
Permalink
Post by Jerebko
I dirigenti Google sono stati condannati non per la pubblicazione del
video, ma per averlo fatto senza l'autorizzazione delle persone in esso
ritratte.
Le quali persone, peraltro, avevano rimesso la querela.

I costituitesi parte civile sono stati esclusi da benefici.

Quindi che diavolo di sentenza è?


[f/up]


Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
Jerebko
2010-02-24 16:18:27 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
Quindi che diavolo di sentenza è?
Giurisprudenza creativa.

Si mettono a confronto due beni tutelati (privacy e libertà
dell'attività economica) e si vede quale dei due è maggiormente protetto
dal nostro ordinamento.

Non è una novità, chiedere alle assicurazioni in merito al "danno alla
salute". ;-)

Più in topic, dare un'occhiata al "diritto all'oblio" nostrano.
--
Jerebko
Jerebko
2010-02-25 08:36:33 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
Le quali persone, peraltro, avevano rimesso la querela.
I costituitesi parte civile sono stati esclusi da benefici.
Quindi che diavolo di sentenza è?
Rimando il messaggio che pare non essere arrivato ieri (mangiato dal
newsserver? ;-P

***Inizio messaggio originale***

Giurisprudenza creativa.

Si mettono a confronto due beni tutelati (privacy e libertà
dell'attività economica) e si vede quale dei due è maggiormente protetto
dal nostro ordinamento.

Non è una novità, chiedere alle assicurazioni in merito al "danno alla
salute". ;-)

Più in topic, dare un'occhiata al "diritto all'oblio" nostrano.

***FIne messaggio originale***
--
Jerebko
Candido
2010-02-25 00:22:51 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
IMHO esagerato il giudice (ma bisognerà leggere le motivazioni), ma sciocca
anche il commento della difesa.
Senza leggere le motivazioni ogni commento è quasi del tutto vano, però
qualcosa si può già dire.

Prima di tutto sono cadute le accuse di diffamazione, pertanto ogni
discorso sulla libertà di espressione, sulla responsabilità
dell'editore, su postini e muri, mi pare campato in aria.

Per quanto riguarda la condanna vera e propria, ci sono alcuni punti
poco chiari.

Google ha sempre affermato di aver rimosso il video poche ore dopo la
richiesta, ma questo sembra non essere del tutto vero.

Da più fonti, infatti, arriva la notizia che le richieste di rimozione
risalissero addirittura a due mesi prima della reale cancellazione. La
prova di tali richieste sarebbe dovuta arrivare dai log di Google che,
però, ha negato di averli, per non meglio imprecisati motivi tecnici.

La prima richiesta documentata risalirebbe, dunque, a tre giorni prima
dell'effettiva rimozione. Attenzione: la prima documentata, non
necessariamente la prima effettuata.

Sembrerebbe anche che solo l'intervento di un senatore e di un alto
funzionario della polizia postale abbiano permesso tale cancellazione,
restando ogni altra richiesta in questo senso inascoltata.

Bisognerà leggere le motivazioni, ripeto. Però, per il momento,
sconsiglierei di dare un giudizio basandosi esclusivamente sulle
affermazioni dei PR di Google.

My two cents.
--
Candido
Candido
2010-02-25 00:24:43 UTC
Permalink
Post by Candido
però, ha negato di averli, per non meglio imprecisati motivi tecnici.
* precisati
--
Candido
THe_ZiPMaN
2010-02-25 00:50:52 UTC
Permalink
Post by Candido
Da più fonti, infatti, arriva la notizia che le richieste di rimozione
risalissero addirittura a due mesi prima della reale cancellazione.
Non so esattamente cosa preveda la policy di Google (quindi in questo caso
potrebbe essere che vi fosse stata una violazione), ma se un contenuto viene
segnalato dagli utenti ma non lo si riscontra violare le regole di Google,
in assenza di una formale denuncia mi sembra più che corretto che il video
non venga toccato, a prescindere da quanto questo possa essere moralmente
discutibile.
--
Flavio Visentin

Ubuntu in Zulu significa "Non so usare Debian". (cit. CtRiX)
Proc Milano Tpiu
2010-02-25 04:05:07 UTC
Permalink
Post by Candido
Per quanto riguarda la condanna vera e propria, ci sono alcuni punti
poco chiari.
Google ha sempre affermato di aver rimosso il video poche ore dopo la
richiesta, ma questo sembra non essere del tutto vero.
I tre di Google si sono beccati sei mesi di galera per la violazione
della privacy (con relativo necessario nocumento al ragazzo).
I tempi di rimozione e il numero di lamentele sono ininfluenti.
Se tu pubblichi un video che lede il mio diritto alla riservatezza, ci
possono essere anche 25mila proteste, ma devo essere io a segnalare
che non avevo dato il consenso alla pubblicazione, devo dimostrare io
il nocumento arrecatomi.
NB: chi carica un video, dichiara (autocertificazione) a Google di
avere tutti i permessi necessari per farlo e Google si fida.

In pratica la sentenza afferma che prima di poter pubblicare un video
su internet, devi spedire una liberatoria firmata a Google includendo
copia dei documenti di identità, altrimenti ogni video caricato
potrebbe ledere la riservatezza delle persone filmate, magari contro
la loro volontà...
Senza liberatoria non puoi garantire che i soggetti ripresi abbiano
concesso il permesso e dunque chi pubblica il video rischia la galera.
Pablo
2010-02-25 07:15:11 UTC
Permalink
Post by Proc Milano Tpiu
Senza liberatoria non puoi garantire che i soggetti ripresi abbiano
concesso il permesso e dunque chi pubblica il video rischia la galera.
Il problema è che se si estende il discorso al di fuori del caso in
questione ci troviamo di fronte a un paradosso: chi controlla i
messaggi, video, foto (o le eventuali liberatorie) di siti, forum, blog,
_usenet_, mailing list? Ci vorrebbero decine, centinaia di migliaia di
persone solo in Italia.
E basta sgarrare una volta per rischiare la galera, chi se ne
assumerebbe la responsabilità?

Tecnologicamente siamo di fronte a sistemi nati per mantenere
l'autonomia dei "nodi" (prerequisito per la stabilità del sistema che,
non dimentichiamolo, è stato progettato per scopi militari). Come si può
conciliare questa autonomia e architettura tecnologica con un sistema
burocratico di questo tipo?
Non si può, chi l'ha fatto (es. canonico la Cina) ha completamente
cancellato il fattore autonomia e "blindato" una parte della rete (di
fatto creando una sotto-rete, di ordine e grado ben diverso).

IMHO (dopo aver letto le motivazioni della sentenza si potrà dare un
parere fondato) questo è il classico caso "colpirne uno per educarne
cento". Non a caso da mesi i media "tradizionali" (TG, giornali)
proseguono con un bombardamento tanto indiscriminato quanto impreciso
verso varie "entità" virtuali.
Quante volte ultimamente avete letto sui giornali o sentito dalla TV
parlare (male) di facebook, di youtube o di "internet" in ogni
circostanza o evento di cronaca adatto a provocare indignazione
dell'ascoltatore impreparato (pedofilia, satanismo, istigazione a
delinquere)?

Senza poi dimenticare la sequela di decreti e proposte di legge
presentate in parlamento col preciso scopo di vincolare l'unico mezzo di
espressione rimasto (relativamente) libero:
legge sul diritto d'autore, art. 70;
legge 733 ("pacchetto sicurezza"), art. 50-bis;
ddl 1611 (intercettazioni);
proposte degli onorevoli: Lussana, Lannutti, Lusetti, Carlucci,
Barbareschi, Cassinelli, Butti, Beltrandi.
Il tutto in meno di due anni.

Scusate le divagazioni ma credo che la situazione non spinga certo
all'ottimismo...
Pablo
Jerebko
2010-02-25 08:53:50 UTC
Permalink
Post by Pablo
Il problema è che se si estende il discorso al di fuori del caso in
questione ci troviamo di fronte a un paradosso: chi controlla i
messaggi, video, foto (o le eventuali liberatorie) di siti, forum, blog,
_usenet_, mailing list? Ci vorrebbero decine, centinaia di migliaia di
persone solo in Italia.
Scusami, e quindi?

Se un'attività economica ha dei costi o li sostieni o non la fai. Non è
che mi metto a costruire centrali nucleari a destra e a manca
(nonostante qualcuno lo voglia) senza seguire pedissequamente le misure
di sicurezza necessarie, nonostante queste centrlai siano di altissimo
valore economico.

Come giustamente ricordava Candido e avevo provato a ricordare anch'io
nel messaggio che sono riuscito a spedire solo oggi, ci sono due
contrasti di diritto differenti:

privacy vs libertà di iniziativa economica
privacy vs libertà di espressione.

IMO, nel primo caso è da considerare più importante e prevalente la
privacy, nel secondo ne possiamo discutere.
--
Jerebko
Pablo
2010-02-26 07:47:57 UTC
Permalink
Premettendo che il mio discorso era condotto in termini più generali e
non vorrei entrare nei dettagli (soprattutto perché non si sanno le
motivazioni della sentenza),
Post by Jerebko
Scusami, e quindi?
Se un'attività economica ha dei costi o li sostieni o non la fai.
Il problema è proprio nel /se/, che non è così scontato.
Questi eventuali costi esistono o sono solo "gabole" imposte dal
politico di turno per impedire forme di comunicazione che non può
controllare?
Inoltre il problema dei costi è parziale (come scrivevo in un altro
punto del post): in alcuni casi è proprio tecnicamente impossibile farlo.
Nel caso in oggetto, dei video: per verificare ogni singolo video ci
vorrebbe un tempo che va da quello della durata del video (es. se
riprendiamo un sasso) a un tempo di mesi (es, se riprendiamo una folla)
per verificare l'assenso alla pubblicazione di ogni persona ripresa.
Se una legge rende, di fatto, impossibile un'azione o lo fa perché si
ritiene che questa azione non sia coerente col vivere civile (es. i
ragazzi ripresi nel video, condannati per il loro gesto) o è una legge
perlomeno discutibile.
Post by Jerebko
privacy vs libertà di iniziativa economica
privacy vs libertà di espressione.
IMO, nel primo caso è da considerare più importante e prevalente la
privacy, nel secondo ne possiamo discutere.
Da quello che ho scritto mi sembra piuttosto evidente che mi riferivo
alla libertà di espressione.

Inoltre, scusami, anche qui stai dando per scontate alcune cose: che
vuol dire privacy? Di che libertà parliamo?
Finché si parla di "privacy" a livello generale sono sofismi, qui
parliamo di una specifica legge e delle sue ripercussioni.
Che facciamo, blocchiamo quasi completamente internet perché due
politicanti di un paese in via di retrocessione al secondo mondo hanno
deciso che gli danno fastidio le libere opinioni e legiferano senza
conoscere l'argomento?

Ciao,
Pablo
Jerebko
2010-02-26 08:41:05 UTC
Permalink
Post by Pablo
Il problema è proprio nel /se/, che non è così scontato.
Questi eventuali costi esistono o sono solo "gabole" imposte dal
politico di turno per impedire forme di comunicazione che non può
controllare?
Questa storia ha sempre retto poco. Se davvero disturbasse a tal punto,
si potrebbe rendere *illegale* il servizio proprio come l'esercizio di
TV o radio clandestine. Più facile di così, si muore...

Non appartengono alla schiera dei complottisti, mi dispiace.
--
Jerebko
Pablo
2010-02-27 16:16:40 UTC
Permalink
Se davvero disturbasse a tal punto, si potrebbe rendere
*illegale* il servizio proprio come l'esercizio di
TV o radio clandestine. Più facile di così, si muore...
In effetti credo che la lista di proposte e decreti di legge che ho
citato affermasse lo stesso concetto.
Probabilmente mi son spiegato male.
Resta comunque da valutare la presenza del /se/, relativo ai costi.
Non appartengono alla schiera dei complottisti, mi dispiace.
Non dispiacertene, meglio per te :)
Candido
2010-02-27 14:52:12 UTC
Permalink
Post by Pablo
vuol dire privacy? Di che libertà parliamo?
Saremo anche un paese da terzo mondo, però faccio sommessamente rilevare
che se a me girano le palle e segnalo un video qualsiasi per violazione
di copyright, questo viene immediatamente rimosso. Spetta a chi lo ha
caricato, poi, dimostrare di possederne i diritti.

Quindi quando ci sono in ballo bei dindi, Google leva immediatamente.
Quando di mezzo non ci sono i dindi, ma un ragazzo autistico
sbeffeggiato, semplicemente se ne frega, fino a quando non viene
contattata direttamente da un alto papavero della polizia postale.
--
Candido
Candido
2010-02-27 14:56:31 UTC
Permalink
Post by Candido
Quindi quando ci sono in ballo bei dindi, Google leva immediatamente.
Da:
<http://attivissimo.blogspot.com/2009/04/youtube-il-copyright-come-censu
ra.html>

"Cosa succede quando qualcuno manda a Youtube una falsa accusa di
violazione di copyright? Il video viene subito disabilitato, ancora
prima di aver ascoltato le ragioni dell'accusato."


Con questo non voglio giustificare (né tanto meno condannare) la
decisione del giudice di Milano, non prima di aver letto le
motiviazioni.

Dico solo che il comportamento tenuto da Google non è stato così
trasparente e collaborativo come dice.
--
Candido
Pablo
2010-02-27 16:22:09 UTC
Permalink
Post by Candido
Dico solo che il comportamento tenuto da Google non è stato così
trasparente e collaborativo come dice.
Su questo ritengo non potremmo essere più d'accordo.
Basta pensare a come, per anni, hanno alterato i risultati delle query
in certi paesi (soprattutto Cina, ma non solo). Solo dopo il recente
intervento della Clinton hanno cambiato atteggiamento.

Ciao,
Pablo
Gerry
2010-03-01 08:47:34 UTC
Permalink
Stiamo servendo (Candido)
Saremo anche un paese da terzo mondo, per• faccio sommessamente
rilevare
che se a me girano le palle e segnalo un video qualsiasi per violazione
di copyright, questo viene immediatamente rimosso. Spetta a chi lo ha
caricato, poi, dimostrare di possederne i diritti.
Quindi quando ci sono in ballo bei dindi, Google leva immediatamente.
Quando di mezzo non ci sono i dindi, ma un ragazzo autistico
sbeffeggiato, semplicemente se ne frega, fino a quando non viene
contattata direttamente da un alto papavero della polizia postale.
E il risultato di questa sentenza sarà che Youtube si adeguerà a questo
comportamento anche per i video possibilmente diffamatori.

Cioè, pare che il comportamento corretto sia "tu tira giù tutto al primo
segnale per evitare guai".

Poi dopo tirano giù un video di Travaglio e passi per il neo censore
Cina-style.
http://news.kataweb.it/travaglio-oscurato-per-copyright-623262

Io l'ho sempre detto che fare il moderatore è il mestiere che, più di
ogno altro, ti fa passare la voglia di stare su internet.
Qualsiasi cosa fai (o NON fai) ti tirano le pietre addosso.
--
Il blog: http://www.gerry.it/blog
Dvdtree: http://www.dvdtree.org/
Animeclick: http://www.animeclick.it
ISCF: http://iscfiorentina.blogspot.com

E' triste incontrarsi soltanto in questo mondo, alla fine.
Perchè il mondo sta cambiando; lo sento nell'acqua, lo sento nella terra,
e lo odoro nell'aria. (Fangorn)
Jerebko
2010-03-01 09:56:38 UTC
Permalink
Post by Gerry
Io l'ho sempre detto che fare il moderatore è il mestiere che, più di
ogno altro, ti fa passare la voglia di stare su internet.
Qualsiasi cosa fai (o NON fai) ti tirano le pietre addosso.
Per questo bisogna sempre portare un grande rispetto ai moderatori. :)
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-03-01 13:17:42 UTC
Permalink
Post by Candido
Quindi quando ci sono in ballo bei dindi, Google leva immediatamente.
Quando di mezzo non ci sono i dindi, ma un ragazzo autistico
sbeffeggiato, semplicemente se ne frega, fino a quando non viene
contattata direttamente da un alto papavero della polizia postale.
Non mi pare sia andata così...



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
Jerebko
2010-03-01 13:45:48 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
Non mi pare sia andata così...
Be', Mamo, prendendola con tutte le precauzioni con cui si può prendere
la ricostruzione giornalistica:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/caso-google-come-andata/2121920

parrebbe che ci siano *effettivamente* due procedure differenti per le
segnalazioni dei privati e della polizia, come mi pare anche logico che
ci sia.

Mentre nel primo caso si apre un ticket per un procedimento che può
anche non portare a nulla, nel secondo si rimuove tutto in via cautelare.
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-03-01 13:58:59 UTC
Permalink
Post by Jerebko
Mentre nel primo caso si apre un ticket per un procedimento che può
anche non portare a nulla, nel secondo si rimuove tutto in via cautelare.
Comunque la rimozione è stata più che tempestiva...



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
Jerebko
2010-03-01 14:01:54 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
Comunque la rimozione è stata più che tempestiva...
Rispetto all'upload del video, quando si è verificato il fatto del
trattamento illecito dei dati, non è stato affatto tempestivo, visto che
sono passati due mesi.
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-03-01 14:13:48 UTC
Permalink
Post by Jerebko
Rispetto all'upload del video, quando si è verificato il fatto del
trattamento illecito dei dati, non è stato affatto tempestivo, visto che
sono passati due mesi.
E' ovvio che il riferimento è, *deve essere*, la segnalazione...



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
Jerebko
2010-03-01 14:27:51 UTC
Permalink
E' ovvio che il riferimento è,*deve essere*, la segnalazione...
Non per il trattamento illecito dei dati ex d.lgs. 196/2003, per il
quale *sono* stati condannati i dirigenti Google.

A seconda della fattispecie richiamata, ci possono essere due momenti
importanti:

a) l'immissione in rete del video, se si contesta la mancanza di
consenso al semplice trattamento;

b) il trasferimento all'estero dei dati sensibili (ex art. 43), se si
contesta la mancanza di consenso al trattamento all'estero.

Non sapendo *se* e *dove* vengono trattati i video e i dati correlati,
direi che è il momento a) a divenire fondamentale.

Quindi in mancanza di consenso dell'interessato al momento dell'upload,
l'illecito già c'era. Dal mio punto di vista, c'è pure l'illecito ex
art. 43, perché non avevano neppure quel consenso, perciò il minimo
della pena (6 mesi) può essere considerato un "lusso".
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-03-01 15:32:29 UTC
Permalink
Post by Jerebko
della pena (6 mesi) può essere considerato un "lusso".
A me continua ad apparire come una follia.



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
Jerebko
2010-03-01 15:49:59 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
Post by Jerebko
della pena (6 mesi) può essere considerato un "lusso".
A me continua ad apparire come una follia.
Dalla parte del provider/moderatore, può darsi. Dalla parte dell'utente
danneggiato, mica tanto.

Si deve trovare un punto di equilibri, perché pochi servizi sono grandi
quanto Google e usano i dati in modi non ben identificati come Google.
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-03-01 16:35:42 UTC
Permalink
Post by Jerebko
Dalla parte del provider/moderatore, può darsi. Dalla parte dell'utente
danneggiato, mica tanto.
L'utente danneggiato ha rimesso la querela...

Quindi NON intendeva essere "tutelato".

Come già detto, stiamo girando in tondo.



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
Jerebko
2010-03-02 08:00:57 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
L'utente danneggiato ha rimesso la querela...
Quindi NON intendeva essere "tutelato".
Come già detto, stiamo girando in tondo.
Mamo, devi calarti nel pensiero giuridico... ;-)

Anche se l'utente danneggiato o ,meglio, i suoi tutori hanno rimesso la
querela, altri soggetti (giuridici) avevano interesse nella causa,
altrimenti non sarebbero stati riconosciuti come parti civili.

Che poi tu ritenga meno "importanti" le loro posizioni, è una questione
tutta personale, ma in linea teorica erano allo stesso livello del
diretto danneggiato.

E' lo stesso discorso che si ha quando un'azienda attua una condotta
antisindacale, dove gli interessi in gioco non sono solo quelli del
singolo, ma anche e soprattutto quelli della categoria.
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-03-02 08:47:39 UTC
Permalink
Post by Jerebko
Anche se l'utente danneggiato o ,meglio, i suoi tutori hanno rimesso la
querela, altri soggetti (giuridici) avevano interesse nella causa,
altrimenti non sarebbero stati riconosciuti come parti civili.
Ma, per quella parte (la diffamazione) a quanto pare si è escluso il fatto.
(direi di non tornare più su questo).




Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
edevils
2010-03-01 16:38:16 UTC
Permalink
Rispetto all'upload del video, quando si verificato il fatto del
trattamento illecito dei dati, non stato affatto tempestivo, visto che
sono passati due mesi.
E' ovvio che il riferimento , *deve essere*, la segnalazione...
Pare anche a me, a meno di non presupporre l'obbligatorietà di un
controllo da parte del gestore su qualsiasi contenuto venga caricato,
il che comporterebbe trafile, tempi e costi tali da rendere
ingestibili molti servizi online (vedi anche le considerazioni che
riporto sotto).
Ma forse, ho sentito dire, il problema era formale, forse
nell'informativa sulla privacy di Google Video, carente all'epoca? A
proposito: qui si possono leggere le varie versioni dell'informativa
sulla privacy proposte da Google nel corso degli ultimi anni:
http://www.google.com/intl/it/privacy_archive.html



Sull'eventuale controllo dei contenuti, invece, cito da
http://web20.excite.it/news/38785/Google-condannato-le-reazioni-alla-sentenza
:
"L'avvocato Guido Scorza, esperto di diritto online, spiega che si
ravvisa una sostanziale disparità tra il trattamento ricevuto dai
dirigenti di Google e la disciplina italiana che all'articolo 5 del
Codice della Privacy sostiene che i soggetti di diritto straniero non
possano essere trattati alla stregua dei soggetti di diritti italiani
e dunque non possano essere sottoposti ai provvedimenti stabiliti dal
Tribunale di Milano.

Scorza sostiene che se il Tribunale ha ritenuto Google responsabile di
violazione della privacy per non aver chiesto al Garante per la
privacy l'autorizzazione a procedere all'upload del video del bambino
disabile la questione è seria e preoccupante in quanto presuppone
'un'analisi manuale dei singoli contenuti oggetto di upload' che è
'evidentemente incompatibile con quella di qualsiasi gestore di
piattaforma user generated content'.

A ciò si aggiunge, infine, il fatto che l'Unione Europea ha stabilito
che non è compito dei gestori sorvegliare sui contenuti uploadati e
dunque le accuse a Google sono da studiare con precisione e alla luce
della reale motivazione della sentenza che ha spinto il Tribunale ad
aggirare certi ostacoli legislativi evidenti.

[...snip...]
Jerebko
2010-03-02 08:10:11 UTC
Permalink
Post by edevils
Pare anche a me, a meno di non presupporre l'obbligatorietà di un
controllo da parte del gestore su qualsiasi contenuto venga caricato,
il che comporterebbe trafile, tempi e costi tali da rendere
ingestibili molti servizi online (vedi anche le considerazioni che
riporto sotto).
Il problema è che Google *doveva* tenere un comportamento attivo al
momento dell'upload, cioè richiedere il consenso al trattamento dei dati
sensibili, cosa che non ha fatto.

Tanto più che il consenso dove essere espresso per iscritto anche per
l'esportazione dei dati fuori dall'Unione Europea in paesi con minori
tutele come sono gli USA.

Il fatto puntuale a cui fare riferimento per la condanna non è il
momento in cui Google viene avvisata, bensì quello in cui il video è
stato caricato e avrebbe dovuto chiedere il consenso al trattamento.

Che sia obbligatorio, quel consenso, non ci piove. Non vuoi chiederlo
prima? Non pubblichi il video.

Al massimo si può discutere sulla competenza del tribunale di Milano,
perché non sappiamo esattamente se almeno parte delle apparecchiature di
trattamento fossero sul territorio italiano, anche se mi pare molto
strano che non sia stato eccepito formalmente il difetto di
giurisdizione, nell'eventualità che i sistemi fossero stati tutti
davvero negli USA.
--
Jerebko
edevils
2010-03-02 08:32:39 UTC
Permalink
Il problema che Google *doveva* tenere un comportamento attivo al
momento dell'upload, cio richiedere il consenso al trattamento dei dati
sensibili, cosa che non ha fatto.
[...]
Che sia obbligatorio, quel consenso, non ci piove. Non vuoi chiederlo
prima? Non pubblichi il video.
Appunto, come dicevo, un problema formale di come è scritto il mumble
mumble legalese prima di dare il clic di invio.
Ora (o magari già si sono adeguati) scriveranno qualcosa come "Tutti i
soggetti ripresi nel video prestano il consenso... ecc.", l'utente
cliccherà su OK (anche se non è vero), e Google sarà formalmente a
posto con la legge.
Jerebko
2010-03-02 09:10:41 UTC
Permalink
Post by edevils
Appunto, come dicevo, un problema formale di come è scritto il mumble
mumble legalese prima di dare il clic di invio.
Ora (o magari già si sono adeguati) scriveranno qualcosa come "Tutti i
soggetti ripresi nel video prestano il consenso... ecc.", l'utente
cliccherà su OK (anche se non è vero), e Google sarà formalmente a
posto con la legge.
Di solito non funziona così, quando le persone ritratte non sono
personaggi pubblici in luogo pubblico.

Devi proprio avere il permesso alla pubblicazione oppure renderli non
riconoscibili.
--
Jerebko
edevils
2010-03-02 13:17:24 UTC
Permalink
Post by Jerebko
Di solito non funziona così, quando le persone ritratte non sono
personaggi pubblici in luogo pubblico.
Devi proprio avere il permesso alla pubblicazione oppure renderli non
riconoscibili.
Ma se l'utente registrato che esegue upload dichiarasse (cliccando
l'OK in un apposito form), assumendosene la responsabilità (non solo
teorica, visto che il suo IP è comunque tracciabile), di avere
ottenuto il permesso alla pubblicazione delle altre persone riprese
nel video, G. sarebbe formalmente a posto.
Jerebko
2010-03-02 13:33:27 UTC
Permalink
Post by edevils
Ma se l'utente registrato che esegue upload dichiarasse (cliccando
l'OK in un apposito form), assumendosene la responsabilità (non solo
teorica, visto che il suo IP è comunque tracciabile), di avere
ottenuto il permesso alla pubblicazione delle altre persone riprese
nel video, G. sarebbe formalmente a posto.
L'obbligo di richiedere il consenso al trattamento peserebbe comunque su
chi effettua il trattamento, perché tale consenso deve essere espresso
per iscritto.

Attenzione: non provabile per iscritto, ma proprio espresso per
iscritto. Un'autocertificazione dell'uploader non è la stessa cosa.

Anche se non ritenessimo Google come primo soggetto tenuto alla
richiesta, in quanto vi sarebbe l'uploader, sull'azienda penderebbe
comunque il *secondo* consenso per iscritto e cioè quello per il
trattamento dei dati *fuori* dall'Unione Europea, sempre che ciò
effettivamente avvenga.

Spero nessuna metta in dubbio che Google "tratta" i dati come vuole e
dove vuole. Il suo business è basato proprio su questo!
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-03-02 14:38:58 UTC
Permalink
Post by Jerebko
chi effettua il trattamento, perché tale consenso deve essere espresso
per iscritto.
Questo non mi risulta.



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
Jerebko
2010-03-02 14:51:27 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
Questo non mi risulta.
Art. 23 Codice privacy: "4. Il consenso è manifestato in *forma scritta*
quando il trattamento riguarda dati sensibili."

e ancora:

art. 43 Codice privacy: "1. Il trasferimento anche temporaneo fuori del
territorio dello Stato, con qualsiasi forma o mezzo, di dati personali
oggetto di trattamento, se diretto verso un Paese non appartenente
all’Unione europea è consentito quando:

a) l'interessato ha manifestato il proprio consenso espresso o, se si
tratta di dati sensibili, *in forma scritta*;"

Se poi sono stati novellati da normative più recenti, non so.
--
Jerebko
Jerebko
2010-03-02 15:03:36 UTC
Permalink
Post by Jerebko
Art. 23 Codice privacy: "4. Il consenso è manifestato in *forma scritta*
quando il trattamento riguarda dati sensibili."
art. 43 Codice privacy: "1. Il trasferimento anche temporaneo fuori del
territorio dello Stato, con qualsiasi forma o mezzo, di dati personali
oggetto di trattamento, se diretto verso un Paese non appartenente
a) l'interessato ha manifestato il proprio consenso espresso o, se si
tratta di dati sensibili, *in forma scritta*;"
Se poi sono stati novellati da normative più recenti, non so.
Il testo qui:

http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1311248

è aggiornato al 2009 e le parti citate ci sono ancora.
--
Jerebko
Mamo (R)
2010-03-02 15:44:13 UTC
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Pensavo ti riferissi al trattamento dati "in generale".

Ma, se la mettiamo su questo piano, dovrebbe esserci anche la previa
autorizzazione del garante.



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami. E sentirai che ti dico aspettami.
E tornerò e chiuderò la rima.
Jerebko
2010-03-03 09:05:52 UTC
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Post by Mamo (R)
Ma, se la mettiamo su questo piano, dovrebbe esserci anche la previa
autorizzazione del garante.
Ma andrebbe contro la libertà di iniziativa economica di Google e
sarebbe una cesura del web! ;-P

C'è una linea sottile, molto sottile, tra libertà e arbitrio in questa
vicenda, da entrambe le parti.
--
Jerebko
edevils
2010-03-03 12:27:28 UTC
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Ma andrebbe contro la libert di iniziativa economica di Google e
sarebbe una cesura del web! ;-P
C' una linea sottile, molto sottile, tra libert e arbitrio in questa
vicenda, da entrambe le parti.
Se in Italia ci fosse una giustizia che funziona, chi gira e carica
video del genere, un disabile vessato, pagherebbe in qualche modo (o i
genitori per lui) e ci penserebbe due volte la prossima volta.

Sul piano sostanziale, se c'è un responsabile, quello per me è
anzitutto e principalmente l'autore del video, prima ancora di chi
gestisce un servizio che ospita centianaia di migliaia di video,
servizio che diventerebbe praticamente impossibile da svolgere, o
comunque lento e oneroso, se dovesse eseguire uno stretto controllo
*preventivo* su ogni upload.
Sarebbe un po' come incolpare un tassista che trasporta dei rapinatori
in fuga. Se il tassista dovesse indagare su ogni cliente che sale di
corsa, il serivizio taxi diventerebbe impossibile, si farebbe prima a
prendere il bus!

Altro paio di maniche se invece, di fronte a una segnalazione, si
pretende giustamente un intervento.

edevils
2010-03-02 14:45:20 UTC
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Post by Jerebko
L'obbligo di richiedere il consenso al trattamento peserebbe comunque su
chi effettua il trattamento, perché tale consenso deve essere espresso
per iscritto.
Attenzione: non provabile per iscritto, ma proprio espresso per
iscritto. Un'autocertificazione dell'uploader non è la stessa cosa.
Anche se non ritenessimo Google come primo soggetto tenuto alla
richiesta, in quanto vi sarebbe l'uploader, sull'azienda penderebbe
comunque il *secondo* consenso per iscritto e cioè quello per il
trattamento dei dati *fuori* dall'Unione Europea, sempre che ciò
effettivamente avvenga.
[...]

Non posso che ripetere: bisognerà attendere la motivazione della
sentenza per capire quale comportamento è stato effettivamente
sanzionato.

Ad ogni modo, l'attuale regolamento di upload di Google Video si
"para" vietando semplicemente l'invio o il link a contenuti che
violino la privacy (e se l'utente invia ugualmente, è lui ad
assumersene la responsabilità, nespà?):

"Come esposto nei Termini e condizioni per il caricamento, Google
Video non è obbligato a ospitare o visualizzare i contenuti caricati.
Google Video potrebbe rifiutare di ospitare o di consentire link a
contenuto che vìola il regolamento, tra cui:

* contenuto illecito
* violazione della privacy personale
* oscenità o pornografia
* odio o incitamento alla violenza
* scene o atti di violenza che producono lesioni gravi o morte
* metadati inadeguati o non pertinenti (spamming)
* violazioni del copyright. Per maggiori informazioni, consulta le
nostre Norme sul copyright."

http://video.google.it/support/bin/answer.py?answer=27737&cbid=-d72v6goseol0&src=cb&lev=answer
Jerebko
2010-03-02 14:56:44 UTC
Permalink
Post by edevils
Ad ogni modo, l'attuale regolamento di upload di Google Video si
"para" vietando semplicemente l'invio o il link a contenuti che
violino la privacy (e se l'utente invia ugualmente, è lui ad
Siamo sempre lì: Google vuol far valere l'opt out, mentre per la nostra
normativa sulla privacy ha necessaria prevalenza l'opt in (consenso
espresso per iscritto per i dati sensibili).

Più di tanto non ci si può spingere, perché non sappiamo le motivazioni,
ma il trattamento illecito di dati sensibili, specialmente fuori
dall'Unione, per me è difficilmente aggirabile con una semplice
assunzione di responsabilità dell'uploader tramite una dichiarazione
"clicca e accetta".
--
Jerebko
Jerebko
2010-03-02 15:01:03 UTC
Permalink
Post by Jerebko
Più di tanto non ci si può spingere, perché non sappiamo le motivazioni,
ma il trattamento illecito di dati sensibili, specialmente fuori
dall'Unione, per me è difficilmente aggirabile con una semplice
assunzione di responsabilità dell'uploader tramite una dichiarazione
"clicca e accetta".
Specifico: perché Google lo sa benissimo che deve avere il consenso
*scritto* di tutti gli aventi diritto e invece non ce l'ha.

Se mi mettono una bella postilla nella normativa che ci dice che
l'assunzione di responsabilità da parte di terzi equivale al consenso
scritto degli aventi diritto, allora non parlo più.
--
Jerebko
Candido
2010-02-25 22:16:59 UTC
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Post by Proc Milano Tpiu
I tempi di rimozione e il numero di lamentele sono ininfluenti.
Nemmeno per sogno. L'inerzia probabilmente è proprio li motivo per cui
sono stati condannati, vedremo.
Post by Proc Milano Tpiu
In pratica la sentenza afferma che
Ma non diciamo c..orbellerie.. :-)
--
Candido
Gerry
2010-03-01 08:37:55 UTC
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Stiamo servendo (Candido)
Nemmeno per sogno. L'inerzia probabilmente Š proprio li motivo per cui
sono stati condannati, vedremo.
Ma tecnicamente bisognerebbe vedere cosa si intende per "segnalato".

Ogni video di Youtube ha un pulsante segnala, tuttavia credo che non
partano la verifiche alla prima segnalazione. Ci vorrà una certa "massa
critica" prima che effettivamente qualcuno lo guardi.
Il che non mi sembra così illogico, serve a far una rozza distinzione fra
errori e piccole vendette tra segnalazioni serie.
--
Il blog: http://www.gerry.it/blog
Dvdtree: http://www.dvdtree.org/
Animeclick: http://www.animeclick.it
ISCF: http://iscfiorentina.blogspot.com

E' triste incontrarsi soltanto in questo mondo, alla fine.
Perchè il mondo sta cambiando; lo sento nell'acqua, lo sento nella terra, e
lo odoro nell'aria. (Fangorn)
Candido
2010-03-01 19:49:08 UTC
Permalink
Post by Gerry
Ogni video di Youtube ha un pulsante segnala, tuttavia credo che non
partano la verifiche alla prima segnalazione. Ci vorrà una certa "massa
critica" prima che effettivamente qualcuno lo guardi.
Il che non mi sembra così illogico, serve a far una rozza distinzione fra
errori e piccole vendette tra segnalazioni serie.
Nel caso di specie, Google ha detto di non avere i log delle
segnalazioni precedenti.
--
Candido
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