Discussione:
tesi di laurea sul web 2.0 e licenze creative commons
(troppo vecchio per rispondere)
Paola
2008-11-20 12:48:53 UTC
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Ciao a tutti!
Mi chiamo Paola e sto preparando la mia tesi di laurea sul fenomeno delle licenze creative commons e di come queste influenzino l’attività di creazione di contenuti nel web 2.0, con riguardo agli ambienti collaborativi e di remix di contenuti.

Per capire la percezione che hanno i potenziali utenti di queste licenze, e il loro rapporto con gli strumenti per l’editing online, ho preparato un questionario disponibile sul mio blog ricercasucreativecommons.wordpress.com/about.

Puoi aiutarmi nella mia ricerca rispondendo al questionario ma anche lasciando suggerimenti e commenti sul mio blog dove, se sei interessato a questo tema, potrai anche seguire gli sviluppi del mio lavoro.

Paola
--
Questo articolo e` stato inviato dal sito web http://www.nonsolonews.it
pietro.b
2008-11-20 16:48:23 UTC
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Post by Paola
Puoi aiutarmi nella mia ricerca rispondendo al questionario
1 Il web 2.0 consente agli utenti-autori di creare contenuti web,
incoraggiandoli attraverso l’uso di strumenti di editing che
facilitino la creazione, la collaborazione tra utenti e il remix dei
contenuti in rete
Francamente non vedo la differenza tra web e web 2.0, così come non la
vedo tra la prima e la seconda repubblica; noto solo un'evoluzione
delle interfacce tra l'utente e il web: oggi la gente usa i blog, ma
ieri usava frontpage craccato; oggi ci sono pdl e pd, ieri dc e pci, ma
le regole (e anche le facce) sono le stesse.
Post by Paola
ho preparato un questionario disponibile sul mio blog
ricercasucreativecommons.wordpress.com/about.
Meglio link cliccabile
http://ricercasucreativecommons.wordpress.com/about
Post by Paola
4 Alcuni siti, come ad esempio YouTube o Jumpcut, permettono la
pubblicazione di video di ogni genere e il loro riutilizzo, senza
alcun tipo di controllo delle informazioni pubblicate
Questo postulato non è condivisibile: Youtube è pieno di filmati
cancellati perchè ne violano la policy.
Post by Paola
6 Sul sito web di creative commons si legge: "Le licenze Creative
Commons offrono sei diverse articolazioni dei diritti d'autore
sei
Post by Paola
8 Quali hai utilizzato tra queste?
qui invece sono otto (oltre a "nessuna", che è pleonastica, visto il
salto proposto a chi non le conosce)

IMHO è un sondaggio orientato a chi è già utente (ma magari a te va
bene così), anzichè a un potenziale utente e quindi, per come
impostato, sembra che sia l’attività di creazione di contenuti nel web
(2.0 o meno) a influenzare l'uso di licenze creative commons, e non
viceversa.

P.S.: Se leggerai questo post vorrà dire che conosci il web 1.0 e
usenet
in particolare, dove la comunicazione è didirezionale (anzi
multidirezionale), e i contenuti (anche multimediali), si creano e si
evolvono collettivamente da molto prima che qualcuno inventasse il
termine "web 2.0"
--
pietro.b
http://pib.netsons.org
Hamlet
2008-11-20 21:07:55 UTC
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"pietro.b" ha scritto
Post by pietro.b
Post by Paola
Puoi aiutarmi nella mia ricerca rispondendo al questionario
1 Il web 2.0 consente agli utenti-autori di creare contenuti web,
incoraggiandoli attraverso l'uso di strumenti di editing che
facilitino la creazione, la collaborazione tra utenti e il remix dei
contenuti in rete
Francamente non vedo la differenza tra web e web 2.0, così come non la
vedo tra la prima e la seconda repubblica; noto solo un'evoluzione
delle interfacce tra l'utente e il web: oggi la gente usa i blog, ma
ieri usava frontpage craccato; oggi ci sono pdl e pd, ieri dc e pci, ma
le regole (e anche le facce) sono le stesse.
lascio perdere l'esempio politico ma è evidente la differenza tra web 1 e
2.0

l'enciclopedia britannica è web 1.0
wikipedia è web 2.0

un sito è web 1.0
un blog è web 2.0

capita la differenza?
:-)

Hamlet
my blog http://technosoc.blogspot.com/
Enrico C
2008-11-21 19:04:12 UTC
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Post by Hamlet
un sito è web 1.0
un blog è web 2.0
Un guestbook è 1.5 ? :DDD
Paola
2008-11-20 22:02:45 UTC
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Ciao, ti ringrazio innanzitutto per l’attenzione e perché anche in base alle critiche posso migliorare il mio lavoro.

Scrivi che il web 2.0 è solo un'evoluzione delle interfacce tra l'utente e il web. Non sono d’accordo.

Nel web 2.0 l’utente non è più solo destinatario, ma diventa protagonista nella creazione dei contenuti e questo grazie a piattaforme sociali che permettono il file sharing, la creazione collaborativa dei contenuti e l’authoring direttamente in rete anche attraverso strumenti di editing collaborativo e di remix dei contenuti.

E il mio obiettivo è capire se e come le licenze creative commons possano contribuire a dar luogo a nuove forme per la creazione collaborativa e il remix di contenuti in rete.

Per quanto riguarda le critiche al questionario: questo strumento mi serve per avere un’ampia visione della conoscenza e diffusione di queste licenze tra i potenziali utenti, quali licenze per quali contenuti e di come cambia la nozione di authoring valorizzata dall’utilizzo di queste licenze, con riguardo agli ambienti collaborativi e di remix di contenuti. Chiunque può fare il questionario, perché è strutturato appunto in modo da poter essere compilato anche da chi non le conosce e ogni feedback mi è d’aiuto per la mia ricerca.

Nella domanda 4 mi riferivo al fatto che non vi è controllo nella pubblicazione del materiale, perché si pubblicano per esempio video amatoriali remixati con musiche che richiederebbero invece il permesso dell’autore per l'utilizzo. È vero che i video su Youtube che violano la policy spesso vengono cancellati. Ma la mia domanda è: se fossero più diffuse le licenze cc e maggiormente conosciute le opere rilasciate sotto queste licenze, gli utenti forse sarebbero più incentivati ad utilizzare questo materiale più permissivo per i loro contenuti?

Ho deliberatamente aggiunto all’elenco le licenze Sampling + e Public Domain per dare la possibilità a chi rispondeva a quella domanda di riconoscere eventualmente anche una di queste 2 licenze, che può trovare comunque nel sito ufficiale di creative commons.
--
Questo articolo e` stato inviato dal sito web http://www.nonsolonews.it
Enrico C
2008-11-21 19:03:37 UTC
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Post by Paola
Scrivi che il web 2.0 è solo un'evoluzione delle interfacce tra
l'utente e il web. Non sono d’accordo.
Mi pare più che altro questione di definizioni. Il pollo è
l'"evoluzione" del pulcino, ma è anche qualcosa di sostanzialmente
diverso :)
Post by Paola
si pubblicano per esempio video amatoriali remixati con musiche che
richiederebbero invece il permesso dell’autore per l'utilizzo.
[...]
Post by Paola
Ma la mia domanda è: se fossero più diffuse le licenze cc e
maggiormente conosciute le opere rilasciate sotto queste licenze,
gli utenti forse sarebbero più incentivati ad utilizzare questo
materiale più permissivo per i loro contenuti?
Non mi pare che molti si pongano il problema di qual è la licenza
prima di usare dei materiali, come hai notato tu stessa.
Quindi non credo che farebbe differenza, se non per il fatto che
essendoci più opere cc in giro e conosciute, se ne userebbero di più.

Tra parentesi, su YT non solo si usano musiche da remixare, ma si
ripropongono interi (o parti di) film e trasmissioni televisive.
Un altro esempio è sui blog, dove si copiano e incollano articolo di
giornale e si usano come avatar le immagini "rubate" da materiale
copyrighted.
Voglio dire che, almeno per una parte, molta della presunta
creatività è un gigantesco copiaincolla di cui ci si appropria senza
molta originalità ;D
Ovvio che poi ci sono anche i remix originali, i filmati interamente
autoprodotti, i contributi originali sui blog, le immagini create o
almeno rielaborate, ecc. ecc.

Anyway, sei capitata tra noi "uomini preistorici" di Usenet, che
amiamo soprattutto la vecchia parola senza tanti fronzoli :D
Paola
2008-11-21 23:52:45 UTC
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Post by Enrico C
Post by Paola
Ma la mia domanda è: se fossero più diffuse le licenze cc e
maggiormente conosciute le opere rilasciate sotto queste licenze,
gli utenti forse sarebbero più incentivati ad utilizzare questo
materiale più permissivo per i loro contenuti?
Non mi pare che molti si pongano il problema di qual è la licenza
prima di usare dei materiali, come hai notato tu stessa.
Quindi non credo che farebbe differenza, se non per il fatto che
essendoci più opere cc in giro e conosciute, se ne userebbero di più.
Paola scrive:
E ti sembra poco :-)? Io credo che molti utenti non le utilizzano proprio perchè non le conoscono -o non abbastanza- e sto indagando anche su questo aspetto.

Prova a pensare se ci fosse un utilizzo più cosciente da parte dell'utente stesso, dovuto p.e. ad una maggiore pubblicità in rete di queste licenze.

Magari -come dici tu- non farebbe la differenza, ma ne siamo proprio sicuri?
Post by Enrico C
Tra parentesi, su YT non solo si usano musiche da remixare, ma si
ripropongono interi (o parti di) film e trasmissioni televisive.
Un altro esempio è sui blog, dove si copiano e incollano articolo di
giornale e si usano come avatar le immagini "rubate" da materiale
copyrighted.
Voglio dire che, almeno per una parte, molta della presunta
creatività è un gigantesco copiaincolla di cui ci si appropria senza
molta originalità ;D
Paola scrive:
Quello su You Tube infatti era solo un esempio fra tanti, perchè ci sarebbero milioni di esempi interessanti da fare, come hai detto giustamente anche tu.

Ma una tesi non può essere troppo generale -come saprai- e io ho deciso di concentrarmi sugli ambienti collaborativi online.

Grazie comunque per il tuo feedback, lo scambio di idee è sempre positivo ;-)
--
Questo articolo e` stato inviato dal sito web http://www.nonsolonews.it
Enrico C
2008-11-22 08:58:11 UTC
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Post by Paola
Post by Enrico C
Non mi pare che molti si pongano il problema di qual è la licenza
prima di usare dei materiali, come hai notato tu stessa.
Quindi non credo che farebbe differenza, se non per il fatto che
essendoci più opere cc in giro e conosciute, se ne userebbero di più.
E ti sembra poco :-)?
Yes, mi sembrerebbe pochino.
Sarebbe un mero rispecchiare la diffusione, le "quote di mercato", e
su questo piano non credo che le major avranno veri competitori.
La differenza sarebbe, invece, se la licenza cc conferisse un appeal
in più, ma è su questo che ho qualche dubbio.
Post by Paola
Io credo che molti utenti non le utilizzano
proprio perchè non le conoscono -o non abbastanza- e sto indagando
anche su questo aspetto.
E' un'ipotesi, a cui però personalmente non credo, cioò non credo che
abbia un impatto se non marginale.
Pensa, per fare un parallelo, alle licenze del software. Oramai anche
le pietre hanno sentito parlare del software "libero", eppure la
scelta degli utenti finali non pare risentirne più di tanto: si
scarica e si installa quel che serve, quel che va di moda e
soprattutto quel che si riesce..., e semmai si cerca il "gratis", non
il "libero" ;)
Post by Paola
Prova a pensare se ci fosse un utilizzo più cosciente da parte
dell'utente stesso, dovuto p.e. ad una maggiore pubblicità in rete
di queste licenze.
Gli utenti vogliono ciò che gli piace/serve/funziona di più e gli
costa meno (in pratica). Il resto viene visto come "ideologia", imho
Post by Paola
Magari -come dici tu- non farebbe la differenza, ma ne siamo
proprio sicuri?
Sicuri no, ma dico solo: attenzione al wishful thinking :)



[...]
Post by Paola
Ma una tesi non può essere troppo generale -come saprai- e io ho
deciso di concentrarmi sugli ambienti collaborativi online.
Giusto.
Post by Paola
Grazie comunque per il tuo feedback, lo scambio di idee è sempre positivo ;-)
A rileggerti :)
elledi
2008-11-22 00:35:08 UTC
Permalink
Post by Paola
E il mio obiettivo è capire se e come le licenze creative commons
possano contribuire a dar luogo a nuove forme per la creazione
collaborativa e il remix di contenuti in rete.
....
Post by Paola
Nella domanda 4 mi riferivo al fatto che non vi è controllo nella
pubblicazione del materiale, perché si pubblicano per esempio video
amatoriali remixati con musiche che richiederebbero invece il
permesso dell’autore per l'utilizzo. È vero che i video su Youtube
che violano la policy spesso vengono cancellati. Ma la mia domanda
è: se fossero più diffuse le licenze cc e maggiormente conosciute
le opere rilasciate sotto queste licenze, gli utenti forse
sarebbero più incentivati ad utilizzare questo materiale più
permissivo per i loro contenuti?
Scusa ma non ho mica capito il tuo target.
Esiste il ragazzino che in cantina fa remixa e yutubba e non gliene
frega nulla di cc manco sa cos'è ed esiste il grafico che lavora per
Pirelli. Chiaramente 10mila ragazzini e 1 grafico.
A chi stai facendo quelle domande in quel modo con quel linguaggio?
Il grafico ti capirebbe, i ragazzini no. Il grafico ti
ascolterebbe...forse,i ragazzini non ti si filano per niente.
Tu dirai che ci sono mille sfumature intermedie. Vero, ma come ti
sposti dai poli finisci in due cestoni:
-quelli bravi che lavorano sulla rete e non stanno in rete (e tu non
hai visibilità per loro) e
-quelli che non lavorano e son paragonabili ai ragazzini. Forse ti
capirebbero ma non han voglia.
Imho dovresti modificare il questionario secondo i target che via via
individui partendo dal basso con un test come quelli da spiaggia.
Allora anche le correlazioni sarebbero interessanti e pure da sapere
qui.
Questo se vuoi fare numeri, altrimenti come non detto.
--
Ciao
elledi
Enrico C
2008-11-22 09:02:52 UTC
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Post by elledi
ascolterebbe...forse,i ragazzini non ti si filano per niente.
Già. Ma credo neanche i "matusa", tranne eccezioni.
elledi
2008-11-22 15:14:43 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Già. Ma credo neanche i "matusa", tranne eccezioni.
Eh,la solita differenza fra il banco di scuola e il reale :-)
--
Ciao
elledi
Enrico C
2008-11-22 09:02:58 UTC
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Post by elledi
Imho dovresti modificare il questionario secondo i target che via
via individui partendo dal basso
Dici bene. :)
Paola
2008-11-22 12:03:02 UTC
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Credo che stiamo generalizzando un pò troppo gli utenti.
Post by elledi
-quelli bravi che lavorano sulla rete e non stanno in rete (e tu non
hai visibilità per loro) e
-quelli che non lavorano e son paragonabili ai ragazzini. Forse ti
capirebbero ma non han voglia.
Ma ci sono anche quelli che creano contenuti amatoriali per esempio, e che non sono nè ragazzini-o simili- che se ne fregano delle regole, nè professionisti del settore.
Ci sono anche utenti che magari hanno voglia di capire e imparare, e che se avessero a disposizione maggiori strumenti magari li utilizzerebbero in maniera più consapevole.

La mia ricerca inizialmente vuole essere un modo di esplorare questo fenomeno, somministrando il questionario ad un target indifferenziato (che comprende anche utenti di piattaforme di condivisione che non sono necessariamente ignoranti sull'argomento o "menefreghisti" delle regole).

Ovviamente man mano che andrò avanti con il lavoro il cerchio si restringerà ad un target più circoscritto, anche in base alle risposte degli utenti, che mi servono per indirizzarmi verso la creazione di un formato possa migliorare questi ambienti collaborativi online.

Ma questa è solo la mia opinione e una mia domanda di ricerca...:-)

A presto
--
Questo articolo e` stato inviato dal sito web http://www.nonsolonews.it
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