Enrico C
2006-05-23 12:51:18 UTC
Dopo aver letto questa notizia, spegnete il computer e alzatevi dalla
sedia! :)
xpost it.cultura.cybersocieta,it.salute
http://magazine.libero.it/internetlife/tecnovita/ne2726.phtml
Al pc si rischia la vita
Lo sostengono i medici europei che hanno riscontrato nei pazienti
patologie anche gravi di carattere psicologico
Che il lavoro protratto per parecchie ore di fronte a un computer sia
causa di patologie anche gravi di carattere psicologico è oramai un
dato di fatto sostenuto e dimostrato da tutta la comunità medica
europea. Non solo le esposizioni alle radiazioni, ormai per fortuna
sempre più ridotte grazie all'adozione di schermi LCD, ma anche la
sedentarietà che caratterizza il lavoro dell'informatico è fonte di
malanni, in alcuni casi anche fatali, per l'organismo umano.
Significativo il caso di un programmatore inglese di 42 anni. Chris
Simmons, questo il suo nome, è infatti rimasto vittima di una trombosi
venosa dopo un'intensa e prolungata permanenza al computer. Per fortuna
Chris si è salvato, ma il rischio per la sua vita è stato comunque
altissimo.
Purtroppo questo è ancora oggi un aspetto spesso sottovalutato dai
datori di lavoro e dagli stessi dipendenti. Dipendenti che sono tanto
più interessati al fenomeno quanto più sono di età avanzata. Per la
verità nessuno è indenne da questo tipo di problema, la trombosi
profonda è infatti causata dall'abbassamento dell'attività
circolatoria nelle zone periferiche del corpo quindi, nel caso di chi
utilizza i pc, avviene specialmente nelle gambe. Questo perché
l'immobilità per molte ore impedisce la contrazione muscolare che
permette il corretto riflusso di sangue dalla periferia verso il cuore.
Se il sangue rimane bloccato nelle gambe si creano purtroppo buone
premesse per la produzione di masse di sangue coagulato. Allorché uno
di questi "trombi" si stacca dalle pareti del vaso sanguigno è
possibile che ne consegua un'embolia. L'embolia è di fatto una
condizione estremamente pericolosa che può portare anche alla morte
della persona.
Cosa fare dunque per evitare simili conseguenze? Innanzitutto bisogna
praticare dell'attività fisica che frammenti i lunghi periodi di
sedentarietà: è sufficiente, per esempio, alzarsi dalla sedia
staccando gli occhi dal monitor ogni tre quarti d'ora circa e fare una
breve passeggiata che riattivi la circolazione.
Attenzione però poiché quelli fisici non sono i soli malanni cui gli
informatici sono soggetti. Da un sondaggio commissionato dalla società
di formazione informatica SkillSoft emerge infatti che i lavoratori IT
sono una delle categorie più soggette a stress e depressione.
Giovanni Francesco Zisa
=================
sedia! :)
xpost it.cultura.cybersocieta,it.salute
http://magazine.libero.it/internetlife/tecnovita/ne2726.phtml
Al pc si rischia la vita
Lo sostengono i medici europei che hanno riscontrato nei pazienti
patologie anche gravi di carattere psicologico
Che il lavoro protratto per parecchie ore di fronte a un computer sia
causa di patologie anche gravi di carattere psicologico è oramai un
dato di fatto sostenuto e dimostrato da tutta la comunità medica
europea. Non solo le esposizioni alle radiazioni, ormai per fortuna
sempre più ridotte grazie all'adozione di schermi LCD, ma anche la
sedentarietà che caratterizza il lavoro dell'informatico è fonte di
malanni, in alcuni casi anche fatali, per l'organismo umano.
Significativo il caso di un programmatore inglese di 42 anni. Chris
Simmons, questo il suo nome, è infatti rimasto vittima di una trombosi
venosa dopo un'intensa e prolungata permanenza al computer. Per fortuna
Chris si è salvato, ma il rischio per la sua vita è stato comunque
altissimo.
Purtroppo questo è ancora oggi un aspetto spesso sottovalutato dai
datori di lavoro e dagli stessi dipendenti. Dipendenti che sono tanto
più interessati al fenomeno quanto più sono di età avanzata. Per la
verità nessuno è indenne da questo tipo di problema, la trombosi
profonda è infatti causata dall'abbassamento dell'attività
circolatoria nelle zone periferiche del corpo quindi, nel caso di chi
utilizza i pc, avviene specialmente nelle gambe. Questo perché
l'immobilità per molte ore impedisce la contrazione muscolare che
permette il corretto riflusso di sangue dalla periferia verso il cuore.
Se il sangue rimane bloccato nelle gambe si creano purtroppo buone
premesse per la produzione di masse di sangue coagulato. Allorché uno
di questi "trombi" si stacca dalle pareti del vaso sanguigno è
possibile che ne consegua un'embolia. L'embolia è di fatto una
condizione estremamente pericolosa che può portare anche alla morte
della persona.
Cosa fare dunque per evitare simili conseguenze? Innanzitutto bisogna
praticare dell'attività fisica che frammenti i lunghi periodi di
sedentarietà: è sufficiente, per esempio, alzarsi dalla sedia
staccando gli occhi dal monitor ogni tre quarti d'ora circa e fare una
breve passeggiata che riattivi la circolazione.
Attenzione però poiché quelli fisici non sono i soli malanni cui gli
informatici sono soggetti. Da un sondaggio commissionato dalla società
di formazione informatica SkillSoft emerge infatti che i lavoratori IT
sono una delle categorie più soggette a stress e depressione.
Giovanni Francesco Zisa
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