Discussione:
Mailbox "a perdere", indirizzi non validi, ecc (was: Re: Libero e helo)
(troppo vecchio per rispondere)
Luca P. Stevens
2005-10-26 06:20:58 UTC
Permalink
(cito tutto per cybersocieta, con followup lì)
Uno delle questioni centrali e' la notifica immediata al mittente,
che e' l'elemento veramente necessario per fornire feedback agli
interessati - ***ossia la' dove risiede il problema*** - e permettere al
tempo stesso una risoluzione rapida se il messaggio era legittimo, e un
feedback negativo in caso di spam. Se non diamo feedback negativo
se non torna indietro niente il messaggio e' arrivato e quindi verra'
letto. Implementazioni che non rispettano questa regola generano
incertezza, confusione ed in ultima analisi sono tra i principali
contributori al degrado della posta elettronica innescato dallo spam.
La "cartella spam" unita all'assenza di notifica di mancata
consegna e' uno schema che va fortemente in questa direzione.
Non e' tanto questione di "fidarsi ciecamente" dell'ISP, quanto poter
lavorare con la fiducia che le mail non spariscono (o vengono cancellate
per errore, sepolte in uno spam folder assieme a centinaia di spam); che
esistono procedure di risoluzione funzionali, seguite da umani; e, last
but not least, che l'intero sistema e' disegnato in modo da migliorare la
rete attraverso tutti i casi che attraversa, come una sorta di macchina
pulitrice.
Perche' magari con l'email vogliamo lavorarci anche tra dieci anni,
esattamente come ora vogliamo passare su una autostrada costruita
dieci o venti anni fa; e vorremmo evitare che i nostri figli ci
diano dei mentecatti per non aver saputo difendere un bene comune.
Questo è esattamente il mio punto quando dico che l'uso di un indirizzo
inesistante e col .invalid per Usenet è una soluzione migliore di quelle che
"fingono" di accettare un'email, e in realtà generano traffico inutile e
nessun feedback verso gli spammer.

Mailbox "usa e getta", o comunque filtrate in modo che il sistema mittente non
percepisca alcun feedback, funzionano come collettori e amplificatori di
traffico spazzatura e quindi, IMO, andrebbero evitate.

Quando ci si rivolge ad un servizio email che dichiara una protezione contro
lo spam bisognerebbe sempre chiedersi in che modo questa viene effettuata.

Quindi mi piacerebbe leggere nelle faq di it.news.aiuto, oltre al consiglio
generico di non usare una mailbox invalida, anche l'elenco dei servizi e dei
sistemi antispam da non usare, perché dal punto di vista della rete e della
sua salute sono peggiori del .invalid.
--
Luca - e-mail: p.stevens at libero.it
Dmitry
2005-10-26 08:11:32 UTC
Permalink
Stavo sgranocchiando il mio tronketto di legno, quando Luca P. Stevens
Post by Luca P. Stevens
Perche' magari con l'email vogliamo lavorarci anche tra dieci anni,
esattamente come ora vogliamo passare su una autostrada costruita dieci
o venti anni fa; e vorremmo evitare che i nostri figli ci diano dei
mentecatti per non aver saputo difendere un bene comune.
Questo è esattamente il mio punto quando dico che l'uso di un indirizzo
inesistante e col .invalid per Usenet è una soluzione migliore di quelle
che "fingono" di accettare un'email, e in realtà generano traffico
inutile e nessun feedback verso gli spammer.
usare una mail non valida e/o con .invalid è quanto di peggiore si possa fare
su USENET per una serie motivata di ragioni:

1) i gestori, molti almeno, che non trovano negli articoli una forma valida
di mail, semplicemente rigettano la mail e filtrano l'articolo

2) un utente che scrive ad un sender non valido, genera palesemente traffico
inutile di rete.
Post by Luca P. Stevens
Mailbox "usa e getta", o comunque filtrate in modo che il sistema
mittente non percepisca alcun feedback, funzionano come collettori e
amplificatori di traffico spazzatura e quindi, IMO, andrebbero evitate.
il feedback c'è, se come dici tu non c'è, altro paio di maniche.
Post by Luca P. Stevens
Quando ci si rivolge ad un servizio email che dichiara una protezione
contro lo spam bisognerebbe sempre chiedersi in che modo questa viene
effettuata.
vero. Quando si parla di un servizio di SPAM altrui, bisognerebbe del resto
parlarne a ragion veduta, conoscendone il funzionamento.
Post by Luca P. Stevens
Quindi mi piacerebbe leggere nelle faq di it.news.aiuto, oltre al
consiglio generico di non usare una mailbox invalida, anche l'elenco dei
servizi e dei sistemi antispam da non usare, perché dal punto di vista
della rete e della sua salute sono peggiori del .invalid.
lol :) non troverai mai nessuno che scriverà quali servizi non usare (pena
anche qualche denuncia per calummia) ma al massimo troverai quali 'sistemi'
evitare.
--
Ciao, Dmitry

X-Privat News to Mail : http://www.x-privat.org/freenews2mail.php
Luca P. Stevens
2005-10-27 06:28:37 UTC
Permalink
Post by Dmitry
1) i gestori, molti almeno, che non trovano negli articoli una forma valida
di mail, semplicemente rigettano la mail e filtrano l'articolo
2) un utente che scrive ad un sender non valido, genera palesemente traffico
inutile di rete.
il feedback c'è, se come dici tu non c'è, altro paio di maniche.
lol :) non troverai mai nessuno che scriverà quali servizi non usare (pena
anche qualche denuncia per calummia) ma al massimo troverai quali 'sistemi'
evitare.
Ma quante cazzate riesci a scrivere in un giorno?
--
Luca - e-mail: p.stevens at libero.it
Enrico C
2005-10-26 13:00:31 UTC
Permalink
On Wed, 26 Oct 2005 08:20:58 +0200, Luca P. Stevens wrote in
Post by Luca P. Stevens
(cito tutto per cybersocieta, con followup lì)
[...]
Post by Luca P. Stevens
Non e' tanto questione di "fidarsi ciecamente" dell'ISP, quanto poter
lavorare con la fiducia che le mail non spariscono (o vengono cancellate
per errore, sepolte in uno spam folder assieme a centinaia di spam); che
[...]

Ho letto per ora solo una parte di quel lungo thread, che mi pare partisse
da una questione specifica, quindi non so se anche i commenti successivi si
riferisco a quel tipo di situazioni (email che arrivano da server
malconfigurati, se ho ben inteso) oppure siano più generali... e comunque
non avrei la competenza per contestare un'autorità come Furio.

Mi permetto però di osservare, in generale, che non sempre il punto di
vista dell'utente coincide con quello di chi sta dall'altra parte dei
server.
Concretamente, all'utente interessa poco di sapere "di chi è la colpa" (se
del server ricevente o del server malconfigurato trasmettente), e gli
interessa poco anche della funziona educativa della email respinta [e
sbaglia, perché dovrebbe interessargli anche questo], ma interessa
soprattutto di non perdere la posta che attende! Potrà non piacere, ma il
punto di vista di molti utenti, a volte paganti, è questo.
In certi casi, l'utente non vuole perdere nemmeno un messaggio, e in
particolare non vuol perdere certi messaggi che attende. Se quel messaggio
importante viene respinto, e non è recuperabile velocemente, ciò può
provocare problemi. Il fatto di sapere che ciò rientra in una statistica
dei falsi positivi tutto sommato contenuta, e che il restante 99 percento
dei messaggi respinti erano realmente spam, in certi casi non è di grande
consolazione.
Per certi usi critici dell'email, insomma, un folder "spam" può essere
utile, imho.
Ma anche per altri usi pi banali... In un altro post avevo fatto anche
l'esempio delle sottoscrizioni a servizi web, i quali spesso inviano
un'email di conferma per verificare l'indirizzo fornito. Ebbene, in molti
casi le richieste di conferma finiscono nel cestino dello spam, e se
venissero semplicemente respinte o cancellate ogni registrazione
diventerebbe un percorso a ostacoli [anche perché non si può sapere a
priori da quale indirizzo arriverà l'email di verifica, per uaitlistarla,
eventualmente, nei casi in cui il server lo permetta... e non sempre lo
permette].

Ciò detto, aggiungo che per un indirizzo da pubblicare su Usenet, invece,
non trovo particolarmente necessaria la cartella "spam" sul server,
anzi... se si finisce per rovistare troppo spesso in quel cestone, a quel
punto tanto vale ricevere anche lo spam (considerazioni di banda a parte).

[...]
Post by Luca P. Stevens
Quando ci si rivolge ad un servizio email che dichiara una protezione contro
lo spam bisognerebbe sempre chiedersi in che modo questa viene effettuata.
Sacrosanto.
Post by Luca P. Stevens
Quindi mi piacerebbe leggere nelle faq di it.news.aiuto, oltre al consiglio
generico di non usare una mailbox invalida, anche l'elenco dei servizi e dei
sistemi antispam da non usare, perché dal punto di vista della rete e della
sua salute sono peggiori del .invalid.
Più che un elenco dei buoni e dei cattivi, magari qualche particolare in
più sui sistemi usati per filtrare potrebbe essere interessante.
Enrico C
2005-10-26 13:02:45 UTC
Permalink
On Wed, 26 Oct 2005 08:20:58 +0200, Luca P. Stevens wrote in
Post by Luca P. Stevens
(cito tutto per cybersocieta, con followup lì)
[...]
Post by Luca P. Stevens
Non e' tanto questione di "fidarsi ciecamente" dell'ISP, quanto poter
lavorare con la fiducia che le mail non spariscono (o vengono cancellate
per errore, sepolte in uno spam folder assieme a centinaia di spam); che
[...]

Ho letto per ora solo una parte di quel lungo thread, che mi pare partisse
da una questione specifica, quindi non so se anche i commenti successivi si
riferisco a quel tipo di situazioni (email che arrivano da server
malconfigurati, se ho ben inteso) oppure siano più generali... e comunque
non avrei la competenza per contestare un'autorità come Furio.

Mi permetto però di osservare, in generale, che non sempre il punto di
vista dell'utente coincide con quello di chi sta dall'altra parte dei
server.
Concretamente, all'utente interessa poco di sapere "di chi è la colpa" (se
del server ricevente o del server malconfigurato trasmettente), e gli
interessa poco anche della funzione educativa della email respinta [e
sbaglia, perché dovrebbe interessargli anche questo], ma interessa
soprattutto di non perdere la posta che attende! Potrà non piacere, ma il
punto di vista di molti utenti, a volte paganti, è questo.
In certi casi, l'utente non vuole perdere nemmeno un messaggio, e in
particolare non vuol perdere certi messaggi che attende. Se quel messaggio
importante viene respinto, e non è recuperabile velocemente, ciò può
provocare problemi. Il fatto di sapere che ciò rientra in una statistica
dei falsi positivi tutto sommato contenuta, e che il restante 99 percento
dei messaggi respinti erano realmente spam, in certi casi non è di grande
consolazione.
Per certi usi critici dell'email, insomma, un folder "spam" può essere
utile, imho.
Ma anche per altri usi pi banali... In un altro post avevo fatto anche
l'esempio delle sottoscrizioni a servizi web, i quali spesso inviano
un'email di conferma per verificare l'indirizzo fornito. Ebbene, in molti
casi le richieste di conferma finiscono nel cestino dello spam, e se
venissero semplicemente respinte o cancellate ogni registrazione
diventerebbe un percorso a ostacoli [anche perché non si può sapere a
priori da quale indirizzo arriverà l'email di verifica, per uaitlistarla,
eventualmente, nei casi in cui il server lo permetta... e non sempre lo
permette].

Ciò detto, aggiungo che per un indirizzo da pubblicare su Usenet, invece,
non trovo particolarmente necessaria la cartella "spam" sul server,
anzi... se si finisce per rovistare troppo spesso in quel cestone, a quel
punto tanto vale ricevere anche lo spam (considerazioni di banda a parte).

[...]
Post by Luca P. Stevens
Quando ci si rivolge ad un servizio email che dichiara una protezione contro
lo spam bisognerebbe sempre chiedersi in che modo questa viene effettuata.
Sacrosanto.
Post by Luca P. Stevens
Quindi mi piacerebbe leggere nelle faq di it.news.aiuto, oltre al consiglio
generico di non usare una mailbox invalida, anche l'elenco dei servizi e dei
sistemi antispam da non usare, perché dal punto di vista della rete e della
sua salute sono peggiori del .invalid.
Più che un elenco dei buoni e dei cattivi, magari qualche particolare in
più sui sistemi usati per filtrare potrebbe essere interessante.
Mamo (R)
2005-10-26 15:34:39 UTC
Permalink
On Wed, 26 Oct 2005 08:20:58 +0200, in it.cultura.cybersocieta "Luca P.
Post by Luca P. Stevens
Quindi mi piacerebbe leggere nelle faq di it.news.aiuto, oltre al consiglio
generico di non usare una mailbox invalida, anche l'elenco dei servizi e dei
sistemi antispam da non usare, perché dal punto di vista della rete e della
sua salute sono peggiori del .invalid.
metticelo...
:-)




Saluti, Mamo.
--
Conoscere i corretti comportamenti da tenere,
è il miglior modo per frequentare i newsgroup.
Inizia a leggere qualcosa: http://wiki.news.nic.it/AiutoComposizione
Luca P. Stevens
2005-10-27 06:44:09 UTC
Permalink
Post by Mamo (R)
On Wed, 26 Oct 2005 08:20:58 +0200, in it.cultura.cybersocieta "Luca P.
Post by Luca P. Stevens
Quindi mi piacerebbe leggere nelle faq di it.news.aiuto, oltre al consiglio
generico di non usare una mailbox invalida, anche l'elenco dei servizi e dei
sistemi antispam da non usare, perché dal punto di vista della rete e della
sua salute sono peggiori del .invalid.
metticelo...
In teoria la questione è semplice: sono da rigettare i sistemi antispam capaci
di attivare del traffico e che contemporaneamente non producono il "feedback
negativo per gli spammer" di cui arla Ercolessi. Ma sapere in particolare
quali sono ... a parte, naturalmente la mailbox "usa e getta" e altri sistemi
gestiti in proprio.

E' una questione di conoscenza dei servizi in questione, oltre che di
competenza tecnica tout-court.
--
Luca - e-mail: p.stevens at libero.it
Mamo (R)
2005-10-27 13:56:14 UTC
Permalink
On Thu, 27 Oct 2005 08:44:09 +0200, in it.cultura.cybersocieta "Luca P.
Post by Luca P. Stevens
E' una questione di conoscenza dei servizi in questione, oltre che di
competenza tecnica tout-court.
Certo... la persona "sensibile" ma non addentro tecnicamente scriverà la sua
introduzione tecnica-filosofica; chi ne sa di più, se ne avrà voglia,
completerà.




Saluti, Mamo.
--
Conoscere i corretti comportamenti da tenere,
è il miglior modo per frequentare i newsgroup.
Inizia a leggere qualcosa: http://wiki.news.nic.it/AiutoComposizione
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