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Registrare tutti i blog????????
(troppo vecchio per rispondere)
Hamlet
2007-10-19 14:22:58 UTC
Permalink
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092327

commento di Grillo:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_72343836.html

Punto Informatico:
Il Governo vara la Internet Tax

Roma - Questa minaccia era proprio sfuggita agli occhi di Punto Informatico
e, purtroppo, anche a quelli di molti altri. Ma non è sfuggita a Valentino
Spataro, curatore di Civile.it, che in un editoriale appena pubblicato
avverte tutti del siluro sparato dal Governo contro la rete in pieno agosto
e approvato formalmente dal Consiglio dei ministri lo scorso 12 ottobre.

La novità è presto detta: qualsiasi attività web dovrà registrarsi al ROC,
ossia al Registro degli operatori di Comunicazione, se il disegno di legge
si tradurrà in una norma a tutti gli effetti. Registrazione che porta con sé
burocrazia e procedure.

Il testo parte bene, spiega che "La disciplina prevista dalla presente legge
in tema di editoria quotidiana, periodica e libraria ha per scopo la tutela
e la promozione del principio del pluralismo dell'informazione affermato
dall'articolo 21 della Costituzione e inteso come libertà di informare e
diritto ad essere informati".
Bene, anche perché esplicita che si parla di editoria e non, ad esempio, di
pubblicazioni spurie prive di intenti editoriali, come può esserlo un sito
personale. Il problema, come osserva Spataro, è che poi il testo si
contraddice quando va a definire cosa è un prodotto editoriale.

Una definizione che chi legge Punto Informatico da almeno qualche anno sa
essere già oggi molto spinosa e che, con questo disegno governativo, assume
nuovi inquietanti connotati:
"Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da
finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di
intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la
forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene
diffuso" (art 2, comma 1).
Chi avesse ancora dei dubbi su cosa sia prodotto editoriale può leggere il
comma seguente del medesimo articolo, che stabilisce cosa non è prodotto
editoriale:
"Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola
informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico".
Chi ritenesse che questa definizione non si applichi, per esempio, al
proprio blog personale dove pubblica di quando in quando un post, dovrà
ricredersi passando al comma successivo dell'articolo 2, il terzo comma, che
recita:
La disciplina della presente legge non si applica ai prodotti discografici e
audiovisivi.
Il Governo, nel redigere questo disegno di legge, non si è dimenticato,
peraltro, dei prodotti editoriali integrativi o collaterali che sono quei
prodotti, compresi quelli discografici o audiovisivi, che siano "diffusi
unitamente al prodotto editoriale principale".

Rimarrebbe una scappatoia, quella delle pubblicazioni, on e off line, che
sono sì di informazione o divulgazione, o formazione o intrattenimento, ma
non sono a scopo di lucro. Rimarrebbe se solo il Governo non ci avesse
pensato. Ed invece dedica alla cosa l'intero articolo 5:
"Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione
e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta
pubblicitaria. L'esercizio dell'attività editoriale può essere svolto anche
in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative".
Un paragrafo che dunque non lascia scampo ai "prodotti" non professionali,
lasciando forse, ma è una questione accademica, un micro-spiraglio a chi non
ottiene o non cerca pubblicità di sorta sulle proprie pubblicazioni.

Qualcuno potrebbe pensare che il solleone ad agosto abbia giocato brutti
scherzi. In realtà all'articolo 7 viene raccontato il motivo del
provvedimento. Con espresso riferimento a quanto pubblicato online, si
spiega che l'iscrizione al ROC serve "anche ai fini delle norme sulla
responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa".

Senza contare la montagna di introiti extra che il Registro otterrebbe con
questa manovra, ne consegue che la giustificazione che viene addotta a
questo abominio nuovo provvedimento sia la necessità di tutelare dalla
diffamazione. Come se fino ad oggi chiunque avesse avuto mano libera nel
diffamare chiunque altro. Il che non è, tanto che più volte siti non
professionali e altre pubblicazioni online, anche del tutto personali come
dei blog, e anche senza alcuna finalità di lucro, si sono ritrovati
coinvolti in un processo per diffamazione.

"Potessero, - conclude Spataro - chiederebbero la carta d'identità a
chiunque parla in pubblico. Su internet il controllo è più facile. E imporre
procedure burocratiche per l'apertura di un blog sarà il modo migliore per
far finire l'internet Italiana"

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2007-10-19 15:43
GRILLO: DDL EDITORIA E' BAVAGLIO, SE PASSA CHIUDE 99% BLOG

ROMA - "Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a
Internet". A scriverlo é Beppe Grillo che dal suo Blog attacca il disegno di
legge che é stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre, e che
all'art. 7 prevede l'iscrizione al registro degli operatori di comunicazione
(Roc) anche per chi "svolge attività editoriale su Internet". "Nessun
ministro - scrive ancora Grillo sul sito - si è dissociato. Sul bavaglio
all'informazione sotto sotto questi sono tutti d'accordo. La legge
Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al
Roc, un registro dell'Autorità delle Comunicazioni, produrre dei
certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e
scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video. L'iter proposto da Levi -
sostiene ancora - limita, di fatto, l'accesso alla Rete". E a suo avviso "il
99% chiuderebbe. Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge
Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti
diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In
pratica galera quasi sicura". Il disegno di legge inizierà il suo iter alla
Commissione Cultura della Camera la prossima settimana, mercoledì 24
ottobre, e il sito riporta anche la risposta del sottosegretario Levi
interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo. "Non spetta al governo
stabilirlo. Sarà l'Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo
regolamento - dice Levi nella dichiarazione riportata dal sito -, quali
soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento
arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere". Ma
Grillo non è convinto: "Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.
Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e
server in uno Stato democratico".(ANSA).
----------------
Commento di Hamlet:
io sto scrivendo su un blog http://technosoc.blogspot.com/ di un gruppo
americano, post in inglese, quindi penso proprio che questa legge non mi
riguardi. Mi appellerò al primo emendamento!
DOCstone
2007-10-19 19:54:48 UTC
Permalink
Post by Hamlet
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092327
"Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto
contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di
divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla
pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato
e il mezzo con il quale esso viene diffuso" (art 2, comma 1).
Anche usenet ricade.

Ricadono anche i volantini e i manifesti politici, quindi per fortuna
questa legge così com'è non si farà.
Post by Hamlet
La disciplina della presente legge non si applica ai prodotti
discografici e audiovisivi.
Anzichè scrivere un articolo su un blog si potrà leggerlo su youtube.
Post by Hamlet
io sto scrivendo su un blog http://technosoc.blogspot.com/ di un
gruppo americano
Già: per scrvere su un giornale straniero non occorre essere iscritti
all'ordine dei giornalisti italiano, il chè mi fa pensare che le
conseguenze saranno anloghe a quelle della legge che istituiva la tassa
a tutela del diritto d'autore su CD e DVD vergini: il falimento delle
imprese italiane del settore.
--
Ciao, DOCstone
Marco d'Itri
2007-10-19 17:37:29 UTC
Permalink
Post by Hamlet
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092327
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_72343836.html
Provo ad inserire nella discussione un po' di contenuto:

Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e
padre della riforma, sdrammatizza: "Lo spirito del nostro progetto non è
certo questo. Non abbiamo interesse a toccare i siti amatoriali o i blog
personali, non sarebbe praticabile".

da http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/testo-editoria/testo-editoria/testo-editoria.html
--
ciao, |
Marco | The Internet is full. Go away. -- Joel Furr
snail
2007-10-20 07:55:39 UTC
Permalink
è partita una petizione online (che invito a sottoscrivere, ovviamente)
http://firmiamo.it/nointernettax

le mie considerazioni in proposito, qui:
http://www.ldenews.info/?p=127

(ps. tolto xpost ... non so perchè ma non mi accetta il messaggio...)

- --
ciao, snail
"Chi riceve un'idea da me, ricava conoscenza senza diminuire la mia;
come chi accende la sua candela con la mia, riceve luce senza lasciarmi
al buio". - Thomas Jefferson
Tucows
2007-10-20 11:38:53 UTC
Permalink
Provo anche io. Qui il testo di legge:
http://download.repubblica.it/pdf/2007/legge_editoria.pdf
"Lo spirito del nostro progetto non è certo questo. Non
abbiamo interesse a toccare i siti amatoriali o i blog
personali, non sarebbe praticabile".
Lo spirito non conta nulla, gli effetti discendono dalla lettera di
una legge.

Art. 2 (Definizione del prodotto editoriale)
1. Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto
contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di
divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla
pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato
e il mezzo con il quale esso viene diffuso.

Un sito amatoriale, così come un blog, ricadono in pieno nella
definizione.

Art. 5 (Esercizio dell'attività editoriale)
1. Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla
realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla
relativa raccolta pubblicitaria. L'esercizio dell'attività editoriale
può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non
lucrative.

Idem.

Resta questo.

Art. 6. (Registro degli operatori di comunicazione)

4. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni adotta un
regolamento per l'organizzazione e la tenuta del Registro degli
operatori di comunicazione e per la definizione dei criteri di
individuazione dei soggetti e delle imprese tenuti all'iscrizione, ai
sensi della presente legge, mediante modalità analoghe a quelle già
adottate in attuazione del predetto articolo 1, comma 6 della legge 31
luglio 1997 n. 249 e nel rispetto delle disposizioni già contenute
nell'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47.

La discrezionalità dell'autorità garante è comunque orientata dagli
articoli precedenti. Se Calabrò o un suo successore decidessero di
rendere obbligatoria l'iscrizione per blog e siti amatoriali,
sarebbero pienamente legittimati a farlo.

E' sicuro che la legge non si farà (vedi posizione di Di Pietro e
imminente caduta del governo). Il disegno di legge resta comunque a
testimoniare l'inadeguatezza - eufemismo - del legislatore.
DOCstone
2007-10-20 15:05:18 UTC
Permalink
Post by Hamlet
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092327
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_72343836.html
Ieri sera Ricardo Franco Levi ha replicato a Grillo:

"Caro Grillo ... vorrei tranquillizzare ... il ‘popolo di internet’.
...
Quando prevediamo l’obbligo della registrazione non pensiamo alla
ragazzo o al ragazzo che realizzano un proprio sito o un proprio blog."

Non mi tranquillizza sapere che non ci pensano.

http://blog.panorama.it/culturaesocieta/2007/10/19/ddl-editoria-e-rivolta-dei-blog-le-precisazioni-di-ricardo-franco-levi/
--
Ciao, DOCstone
snail
2007-10-20 15:25:21 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Non mi tranquillizza sapere che non ci pensano.
qualcuno forse ci sta ripensando
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/testo-editoria/gentiloni-errore/gentiloni-errore.html

- --
ciao, snail
"Chi riceve un'idea da me, ricava conoscenza senza diminuire la mia;
come chi accende la sua candela con la mia, riceve luce senza lasciarmi
al buio". - Thomas Jefferson
DOCstone
2007-10-25 14:31:27 UTC
Permalink
Post by Hamlet
Il Governo vara la Internet Tax
The Times:
If the Italian Government seems unable to adapt to the modern world,
the explanation is quite simple. Your country would operate like this
too if your grandparents were in charge.

http://technology.timesonline.co.uk/tol/news/tech_and_web/the_web/article2732802.ece
--
Ciao, DOCstone
Continua a leggere su narkive:
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