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Frattini: censurare le parole pericolose. La risposta dell'ALCEI
(troppo vecchio per rispondere)
Hamlet
2007-09-12 14:57:13 UTC
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http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2061687

Frattini, censurare le parole pericolose

Roma - Si può garantire un libero flusso dell'informazione impedendo
l'utilizzo in rete, magari come chiavi di ricerca, di parole potenzialmente
pericolose? Questa la domanda a cui bisognerà rispondere se andrà in porto
il nuovo progetto annunciato dal commissario europeo alla Sicurezza Franco
Frattini, intenzionato a mettere al bando termini come "bombe" o "uccidere".

"Intendo condurre una indagine esplorativa con il settore privato - ha
spiegato Frattini a Reuters - su come sia possibile utilizzare la tecnologia
per impedire che la gente utilizzi o ricerchi termini pericolosi come bomba,
uccidere, genocidio o terrorismo".

Le dichiarazioni del Commissario, che già in passato aveva espresso alcune
perplessità sulla disseminazione online di certe informazioni, non sono per
ora destinate a tradursi in una normativa o in una tecnologia specifica:
l'appello di Frattini è al settore privato e a quello pubblico, affinché
collaborino individuando delle strade possibili.

In tal senso il prossimo novembre Frattini intende inserire questa idea in
una serie di misure antiterrorismo che verranno proposte agli stati membri
dell'Unione Europea, procedure che comprendono sistemi più efficienti per la
prevenzione di attentati e l'analisi dei passeggeri in transito negli
aeroporti. Il fatto che Frattini ne parli proprio adesso non deve stupire:
oggi esponenti dell'industria tecnologica europea si riuniranno presso lo
European Security Research and Innovation Forum. Il fatto che il meeting
avvenga proprio oggi, 11 settembre, a sei anni dagli attentati di Al-Qaida
contro gli Stati Uniti, non è evidentemente casuale.

Secondo Frattini è necessario muoversi in una direzione di maggiore
contrasto in quanto la rete, come già più volte ripetuto da molti esperti e
diverse amministrazioni, viene utilizzata in modo massiccio dalle reti
terroristiche internazionali.

E se qualcuno in queste ore ha definito il progetto di Frattini di censura
selettiva, secondo il Commissario non ci si può nascondere dietro ad un
dito. "Parlando francamente - ha dichiarato - istruire qualcuno su come si
costruisce una bomba non ha niente a che vedere con la libertà di
espressione, o la libertà di informare. Il giusto equilibrio a mio avviso è
dare priorità alla protezione dei diritti assoluti e, primo tra tutti,
quello di vivere".

Lo sforzo tecnologico diventa quindi necessario, nella visione di Frattini,
per evitare che la prevenzione si trasformi in cieca censura. In questo
senso il Commissario ha garantito che non ci potrà essere alcun freno alla
divulgazione di documenti storici, opinioni o analisi. Quel che va bloccato,
ha spiegato, è la diffusione di istruzioni operative che i terroristi
possono far proprie ed utilizzare. "Il livello della minaccia - ha
sottolineato Frattini - rimane molto elevato. Per questo sto facendo appelli
su appelli per una cooperazione più forte e più coesa".

Tra le misure che dovranno essere implementate all'interno dell'Unione
Europea c'è anche un più veloce blocco dei siti web a rischio: il
Commissario lamenta come in molti paesi dell'Unione sia ancora assai
difficile pervenire ad una disconnessione di certi siti in tempi rapidi.

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http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2062535

ALCEI: inaccettabili le parole di Frattini

Roma - Con un comunicato diramato ieri sera la celeberrima Associazione per
la libertà nella comunicazione elettronica interattiva, ALCEI, ha mosso un
attacco ad alzo zero contro la decisione del Commissario europeo Franco
Frattini di lavorare su un progetto di censura selettiva online in chiave
anti-terrorismo.

"Apprendiamo con sgomento, ma purtroppo senza stupore - scrive ALCEI - della
proposta avanzata dal commissario europeo Franco Frattini di imporre una
censura selettiva sulle parole utilizzate in rete. I do intend - dichiara
Frattini all'agenzia Reuters il 10 settembre 2007 - to carry out a clear
exploring exercise with the private sector... on how it is possible to use
technology to prevent people from using or searching dangerous words like
bomb, kill, genocide or terrorism".

Secondo ALCEI "la posizione espressa dal commissario Frattini è
inaccettabile, gravissima e realmente liberticida. Pretesti come
sull'internet si impara come fare le bombe sono bufale che risalgono agli
albori della diffusione della rete e che insieme alle "violazioni" di
copyright e alla strumentalizzazione della tutela dei minori hanno
costituito - come ALCEI denuncia continuamente da oltre dieci anni - la
storica scusa per invocare censura e repressione".

"È chiaro e largamente dimostrato dai fatti - continua l'Associazione - che
ogni genere di "filtri" o divieti è inutile e inefficace nella repressione
di attività criminali, mentre si trasforma inevitabilmente in uno strumento
di censura e repressione dell'informazione, del dialogo e della libertà di
espressione. Non è impedendo ai cittadini onesti di parlare di argomenti
preoccupanti che si impedisce ai violenti, agli assassini e ai terroristi di
continuere le loro perverse attività".

Ma secondo ALCEI la posizione di Frattini non è isolata ed anzi "si
inserisce in un continuo e progressivo processo di compressione dei diritti
individuali in nome di non meglio specificati principi etici".

Tra gli esempi, ALCEI cita la decisione del ministero delle Comunicazioni di
censurare il sito del cosiddetto orgoglio pedofilo, una misura ritenuta
illegale dai giuristi e che secondo ALCEI rappresenta un "gravissimo caso"
in quanto "privo di fondamento legale e di un provvedimento formale". Il
sito, continua l'Associazione, presentava "contenuti oggettivamente
inaccettabili e culturalmente criminali", contenuti che però "si dovrebbero
combattere con le armi della cultura e della critica, invece che con la
repressione cieca e fanatica che serve solo a trasformare mostri in
vittime".

"Possiamo sperare - conclude ALCEI - che quelle incaute affermazioni trovino
nell'Unione Europea, come nelle autorità italiane, qualche ostacolo di buon
senso e di consepevolezza civile. Ma il solo fatto che si diffondano
proposte di quella specie è un sintomo grave e preoccupante. Ancora una
volta si dimostra quanto siano fondati gli avvertimenti che ALCEI diffonde
da tredici anni e che si stanno ripetutamente verificando. La situazione che
si è creata e aggravata nel corso del tempo - e che ora emerge
all'attenzione del "grande pubblico" - dimostra come l'Italia sia in un vero
e proprio stato di emergenza per le libertà civili".
Mamo (R)
2007-09-12 15:13:45 UTC
Permalink
Post by Hamlet
per impedire che la gente utilizzi o ricerchi termini pericolosi come bomba,
uccidere, genocidio o terrorismo".
Proporrò un emendamento che aggiunga anche la parola "Frattini".
Post by Hamlet
Secondo ALCEI "la posizione espressa dal commissario Frattini è
inaccettabile, gravissima e realmente liberticida. Pretesti come
O semplicemente stupida?



Saluti, Mamo.
--
Aspettami. Come oggi aspetta domani, aspettami. Salutami. Anche se non mi vedrai, salutami.
Se il vento passa di sera, diglielo. Se lo farai non sarò mai solo.
E parlami. Dentro il silenzio del cuore, ascoltami.
E sentirai che ti dico aspettami. E tornerò e chiuderò la rima.
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