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Web editor
(troppo vecchio per rispondere)
DOCstone
2006-12-10 22:29:05 UTC
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Tieni conto che al momento usi un recapito che non ti appartiene.
Adesso stai un pochino esageradno, non credo proprio di usare
l'indirizzo di un altro (fino a prova contraria), visto e
considerato che ci è esplicitamente scrito di non scrivere.........
Formalmente quello è un indirizzo valido e tu non puoi escludere a
priori che qualcuno ne sia o ne diventerà titolareo.
In un primo momento ho riconosciuto lo stesso discorso trito e ritrito,
al quale non viene ormai data più attenzione, perché monotona
espressione di una ristretta parte di usenet un po' snob.

E se invece di una paternale fosse un avvertimento?

Se invece della improbabile casualità fosse da temere la volontarietà?

Ossia se tra i prodi sostenitori della ferrea netiquette si celassero
anche troll cacciatori di munging, pronti a registrare l'indirizzo
***@tele2.it (e tutti gli altri) per il
gusto sadico (questo si, documentato) di distruggere un utente
cancellandogli tutti i post, rispondendo alle sue mail private che
comunque ogni tanto gli arrivano, mandando post a suo nome, per giunta
legittimamente?

Per fortuna non tutti quelli che fanno munging sono espeosti a questo
rischio. In effetti ciascun provider di servizi email ha delle sue
regole per la composizione dell'indirizzo: chi non vuole il punto, chi
non vuole i numeri, ecc. Allora basta camuffare opportunamente il
proprio indirizzo in modo da renderlo "non registrabile" con quel
prvider, affinché nessuno possa obiettare, né possa approfittarne, e
che il provider possa facilmente filtrarlo. O no?
Usa un indirizzo valido su una mailbox a perdere
Non va bene, perché comunque a volte la corrispondenza si sposta dal
newsgroup al privato e con la mailbox a perdere non si può.
o filtrata bene contro lo spam
Quanto spam ricevi con la tua del Reply-to? (Non è una domanda
retorica: la stessa fu posta da un altro utente insistentemente a Mamo
un po' di tempo fa, purtroppo senza risposta, così mi è rimasta la
curiosità

Xpost e Fup2
--
Ciao, DOCstone
Bubba Bryant
2006-12-10 23:40:20 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Tieni conto che al momento usi un recapito che non ti appartiene.
Adesso stai un pochino esageradno, non credo proprio di usare
l'indirizzo di un altro (fino a prova contraria), visto e
considerato che ci è esplicitamente scrito di non scrivere.........
Formalmente quello è un indirizzo valido e tu non puoi escludere a
priori che qualcuno ne sia o ne diventerà titolareo.
In un primo momento ho riconosciuto lo stesso discorso trito e ritrito,
al quale non viene ormai data più attenzione, perché monotona
espressione di una ristretta parte di usenet un po' snob.
Azz, non mi avevano mai detto che ero tendenzialmente snob, sarà che
invecchiando si diventa brontoloni.
Post by DOCstone
E se invece di una paternale fosse un avvertimento?
Potrebbe, ma non smentisce l'ipotesi che l'indirizzo potrebbe essere
valido ma non suo.
Post by DOCstone
Se invece della improbabile casualità fosse da temere la volontarietà?
Ossia se tra i prodi sostenitori della ferrea netiquette si celassero
anche troll cacciatori di munging, pronti a registrare l'indirizzo
gusto sadico (questo si, documentato) di distruggere un utente
cancellandogli tutti i post, rispondendo alle sue mail private che
comunque ogni tanto gli arrivano, mandando post a suo nome, per giunta
legittimamente?
Potrebbe accadere e sarà già accaduto.
Post by DOCstone
Per fortuna non tutti quelli che fanno munging sono espeosti a questo
rischio. In effetti ciascun provider di servizi email ha delle sue
regole per la composizione dell'indirizzo: chi non vuole il punto, chi
non vuole i numeri, ecc. Allora basta camuffare opportunamente il
proprio indirizzo in modo da renderlo "non registrabile" con quel
prvider, affinché nessuno possa obiettare, né possa approfittarne, e
che il provider possa facilmente filtrarlo. O no?
Macchinoso.
Post by DOCstone
Usa un indirizzo valido su una mailbox a perdere
Non va bene, perché comunque a volte la corrispondenza si sposta dal
newsgroup al privato e con la mailbox a perdere non si può.
Mailbox a perdere va intesa come dedicata ai ng e, comunque,
consultabile; oppure nel senso di forwarder su un altro indirizzo, che
resta protetto e non esposto (vedi il servizio di sneakemail.com. ad
esempio).
Post by DOCstone
o filtrata bene contro lo spam
Quanto spam ricevi con la tua del Reply-to? (Non è una domanda
retorica: la stessa fu posta da un altro utente insistentemente a Mamo
un po' di tempo fa, purtroppo senza risposta, così mi è rimasta la
curiosità
Dunque, benché Gmail non faccia molto testo, perché a volte gli
indirizzi gmail sono esposti a bombardamenti di spam da centinaia di
email nel giro di poche ore (peraltro i filtri di gmail funzionano
ottimamente), su questo indirizzo attualmente ho 571 messaggi di spam
accumulatisi dal 31 ottobre. In questo totale 200 sono arrivati negli
ultimi tre giorni. Considera che ho notato flussi simili anche su altri
indirizzi Gmail mai esposti su usenet e nemmeno tutti usati per mailing
list.
--
yo| icq: 197-276-683
bb| msn: ***@gmail.com
DOCstone
2006-12-11 15:21:08 UTC
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Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Tieni conto che al momento usi un recapito che non ti appartiene.
Adesso stai un pochino esageradno, non credo proprio di usare
l'indirizzo di un altro (fino a prova contraria), visto e
considerato che ci è esplicitamente scrito di non
scrivere.........
Formalmente quello è un indirizzo valido e tu non puoi escludere a
priori che qualcuno ne sia o ne diventerà titolareo.
In un primo momento ho riconosciuto lo stesso discorso trito e
ritrito, al quale non viene ormai data più attenzione, perché
monotona espressione di una ristretta parte di usenet un po' snob.
Azz, non mi avevano mai detto che ero tendenzialmente snob, sarà che
invecchiando si diventa brontoloni.
:-)
Non mi riferivo a te nello specifico, ma ammetterai che intorno a certi
agomenti c'è una ripetitività che rasenta (e in alcuni casi travalica)
lo spam propriamente detto.
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Ossia se tra i prodi sostenitori della ferrea netiquette si
celassero anche troll cacciatori di munging, pronti a registrare
altri) per il gusto sadico (questo si, documentato) di distruggere
un utente cancellandogli tutti i post, rispondendo alle sue mail
private che comunque ogni tanto gli arrivano, mandando post a suo
nome, per giunta legittimamente?
Potrebbe accadere e sarà già accaduto.
Temo che la cosa abbia le potenzialità per diventare un fenomeno
massivo.
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Allora basta camuffare
opportunamente il proprio indirizzo in modo da renderlo "non
registrabile" con quel prvider, affinché nessuno possa obiettare,
né possa approfittarne, e che il provider possa facilmente
filtrarlo. O no?
Macchinoso.
Nient'affatto. Guarda il mio indirizzo.
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Usa un indirizzo valido su una mailbox a perdere
Non va bene, perché comunque a volte la corrispondenza si sposta dal
newsgroup al privato e con la mailbox a perdere non si può.
Mailbox a perdere va intesa come dedicata ai ng
Anche la mia è dedicata solo ai ng, però la leggo e lo spam mi crea
disagio, quindi preferisco il munging.
Post by Bubba Bryant
oppure nel senso di forwarder su un altro indirizzo
che resta protetto e non esposto (vedi il servizio di sneakemail.com.
ad esempio).
Cos'ha di diverso rispetto a una qualsiasi altra email usa e getta con
forwarding, come quella di google, ad esempio?
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Quanto spam ricevi con la tua del Reply-to?
Dunque, benché Gmail non faccia molto testo, perché a volte gli
indirizzi gmail sono esposti a bombardamenti di spam da centinaia di
email nel giro di poche ore (peraltro i filtri di gmail funzionano
ottimamente), su questo indirizzo attualmente ho 571 messaggi di spam
accumulatisi dal 31 ottobre. In questo totale 200 sono arrivati negli
ultimi tre giorni. Considera che ho notato flussi simili anche su
altri indirizzi Gmail mai esposti su usenet e nemmeno tutti usati per
mailing list.
Io invece l'indirizzo del From lo uso da oltre 2 anni e ricevo 1
massimo 2 messaggi di spam al giorno. Prima o poi la dovrò cambiare
perché l'antispam è a pagamento.
--
Ciao, DOCstone
Gesu`
2006-12-11 15:39:45 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Non mi riferivo a te nello specifico, ma ammetterai che intorno a
certi agomenti c'è una ripetitività che rasenta (e in alcuni casi
travalica) lo spam propriamente detto.
Sarei il primo ad essere felice se non fosse più necessario ripetere
sempre le stesse cose...
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
http://www.stambugia.com/blog/ | ICQ: 57669970
«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
Bubba Bryant
2006-12-11 16:45:24 UTC
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Post by DOCstone
Non mi riferivo a te nello specifico, ma ammetterai che intorno a certi
agomenti c'è una ripetitività che rasenta (e in alcuni casi travalica)
lo spam propriamente detto.
Lo spam è ben altra cosa. Comunque, io sono dell'idea che repetita
juvant.
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Ossia se tra i prodi sostenitori della ferrea netiquette si
celassero anche troll cacciatori di munging, pronti a registrare
altri) per il gusto sadico (questo si, documentato) di distruggere
un utente cancellandogli tutti i post, rispondendo alle sue mail
private che comunque ogni tanto gli arrivano, mandando post a suo
nome, per giunta legittimamente?
Potrebbe accadere e sarà già accaduto.
Temo che la cosa abbia le potenzialità per diventare un fenomeno
massivo.
Nel qual caso, peggio per chi lo subisce, visto che esistono i mezzi per
evitare ciò (sono drastico e cinico per carattere).
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Allora basta camuffare
opportunamente il proprio indirizzo in modo da renderlo "non
registrabile" con quel prvider, affinché nessuno possa obiettare,
né possa approfittarne, e che il provider possa facilmente
filtrarlo. O no?
Macchinoso.
Nient'affatto. Guarda il mio indirizzo.
Per me resta un'idea cervellotica, figurati se io devo scomodarmi a
vedere quali tipi di indirizzi vengono accettati da un determinato
provider (mica tutti mettono nella documentazione questo particolare).
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Usa un indirizzo valido su una mailbox a perdere
Non va bene, perché comunque a volte la corrispondenza si sposta dal
newsgroup al privato e con la mailbox a perdere non si può.
Mailbox a perdere va intesa come dedicata ai ng
Anche la mia è dedicata solo ai ng, però la leggo e lo spam mi crea
disagio, quindi preferisco il munging.
Allora fai un munging corretto, così com'è mi sa che crei comunque
traffico verso i server di email.it, il che non mi sembra il massimo
della correttezza nei loro confronti.
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
oppure nel senso di forwarder su un altro indirizzo
che resta protetto e non esposto (vedi il servizio di sneakemail.com.
ad esempio).
Cos'ha di diverso rispetto a una qualsiasi altra email usa e getta con
forwarding, come quella di google, ad esempio?
www.sneakemail.com per info. Comunque, ti puoi creare tanti indirizzi
usa e getta per particolari occasioni (indirizzi anche duraturi, se
vuoi), con eventuale reindirizzamento (e con filtro antispam) su un
indirizzo da te specificato (che non viene esposto).
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Quanto spam ricevi con la tua del Reply-to?
Dunque, benché Gmail non faccia molto testo, perché a volte gli
indirizzi gmail sono esposti a bombardamenti di spam da centinaia di
email nel giro di poche ore (peraltro i filtri di gmail funzionano
ottimamente), su questo indirizzo attualmente ho 571 messaggi di spam
accumulatisi dal 31 ottobre. In questo totale 200 sono arrivati negli
ultimi tre giorni. Considera che ho notato flussi simili anche su
altri indirizzi Gmail mai esposti su usenet e nemmeno tutti usati per
mailing list.
Io invece l'indirizzo del From lo uso da oltre 2 anni e ricevo 1
massimo 2 messaggi di spam al giorno. Prima o poi la dovrò cambiare
perché l'antispam è a pagamento.
Se vuoi un consiglio, un buon provider free italiano con filtri antispam
efficaci è people.it, se non hai esigenze di spazio per gli allegati (la
mailbox ha capacità - mi pare - fino a 3,5 MB) è ottimo.
--
yo| icq: 197-276-683
bb| msn: ***@gmail.com
DOCstone
2006-12-11 17:23:08 UTC
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Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Non mi riferivo a te nello specifico, ma ammetterai che intorno a
certi agomenti c'è una ripetitività che rasenta (e in alcuni casi
travalica) lo spam propriamente detto.
Lo spam è ben altra cosa.
Non direi.
<<The first widely recognized Usenet spam ... entitled "Global Alert
for All: Jesus is Coming Soon"
...
The first /commercial/ Usenet spam ... was an advertisement for legal
services
...
Usenet convention defines spamming as excessive multiple posting>>

http://en.wikipedia.org/wiki/Newsgroup_spam
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Allora basta camuffare
opportunamente il proprio indirizzo in modo da renderlo "non
registrabile" con quel prvider, affinché nessuno possa obiettare,
né possa approfittarne, e che il provider possa facilmente
filtrarlo. O no?
Macchinoso.
Nient'affatto. Guarda il mio indirizzo.
Per me resta un'idea cervellotica, figurati se io devo scomodarmi a
vedere quali tipi di indirizzi vengono accettati da un determinato
provider (mica tutti mettono nella documentazione questo
particolare).
Veramente ogni volta che registri un indirizzo email necessariamente il
provider ti dice come deve essere composto.
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Usa un indirizzo valido su una mailbox a perdere
Non va bene, perché comunque a volte la corrispondenza si sposta
dal newsgroup al privato e con la mailbox a perdere non si può.
Mailbox a perdere va intesa come dedicata ai ng
Anche la mia è dedicata solo ai ng, però la leggo e lo spam mi crea
disagio, quindi preferisco il munging.
Allora fai un munging corretto, così com'è mi sa che crei comunque
traffico verso i server di email.it, il che non mi sembra il massimo
della correttezza nei loro confronti.
Ti deve essere sfuggito il msg precedente, altrimenti non saresti
caduto nella ripetitività di cui parlavo prima. ;-)
Se l'address con il munging è in un formato non valido per il
provider, allora può venire respinto direttamente, senza particolare
impegno. Molto più impegnativo per un server (anzi per due) è il
forwarding che tu stesso hai suggerito.
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
oppure nel senso di forwarder su un altro indirizzo
che resta protetto e non esposto (vedi il servizio di
sneakemail.com. ad esempio).
Cos'ha di diverso rispetto a una qualsiasi altra email usa e getta
con forwarding, come quella di google, ad esempio?
www.sneakemail.com per info.
E' ovviamente la prima cosa che ho fatto.
In effetti l'indirizzo è http://sneakemail.com/ ma la documentazione
scarna. Per questo ho chiesto a te, in particolare in relazione ad
altri provider email.
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Prima o poi la dovrò cambiare
perché l'antispam è a pagamento.
Se vuoi un consiglio, un buon provider free italiano con filtri
antispam efficaci è people.it
Ti ringrazio, penso che passerò a google anche per i ng; già lo uso
come indirizzo ufficiale anche sui biglietti da visita, dove ha
scalzato persino poste.it, nonstante sia imap4.
--
Ciao, DOCstone
Bubba Bryant
2006-12-11 22:23:03 UTC
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Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Non mi riferivo a te nello specifico, ma ammetterai che intorno a
certi agomenti c'è una ripetitività che rasenta (e in alcuni casi
travalica) lo spam propriamente detto.
Lo spam è ben altra cosa.
Non direi.
<<The first widely recognized Usenet spam ... entitled "Global Alert
for All: Jesus is Coming Soon"
Lo spam deve essere almeno bulk, oltre che unsolicited. Stai usando un
termine a sproposito.
Post by DOCstone
The first /commercial/ Usenet spam ... was an advertisement for legal
services
...
Usenet convention defines spamming as excessive multiple posting>>
http://en.wikipedia.org/wiki/Newsgroup_spam
Wikipedia non è la Bibbia, comunque.

[...]
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Per me resta un'idea cervellotica, figurati se io devo scomodarmi a
vedere quali tipi di indirizzi vengono accettati da un determinato
provider (mica tutti mettono nella documentazione questo
particolare).
Veramente ogni volta che registri un indirizzo email necessariamente il
provider ti dice come deve essere composto.
In vent'anni che uso la posta elettronica e dopo avere registrato decine
e decine di indirizzi con i più svariati provider, quello che dici tu mi
è capitato solo quando sceglievo un indirizzo sgradito nella forma, ma
faccio fatica a ricordare quanti mi abbiano preavvertito sui tipi di
indirizzi accettati.
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Usa un indirizzo valido su una mailbox a perdere
Non va bene, perché comunque a volte la corrispondenza si sposta
dal newsgroup al privato e con la mailbox a perdere non si può.
Mailbox a perdere va intesa come dedicata ai ng
Anche la mia è dedicata solo ai ng, però la leggo e lo spam mi crea
disagio, quindi preferisco il munging.
Allora fai un munging corretto, così com'è mi sa che crei comunque
traffico verso i server di email.it, il che non mi sembra il massimo
della correttezza nei loro confronti.
Ti deve essere sfuggito il msg precedente, altrimenti non saresti
caduto nella ripetitività di cui parlavo prima. ;-)
Se l'address con il munging è in un formato non valido per il
provider, allora può venire respinto direttamente, senza particolare
impegno. Molto più impegnativo per un server (anzi per due) è il
forwarding che tu stesso hai suggerito.
No, un indirizzo invalido ma potenzialmente esistente per il provider
impegna inutilmente il suo server, mentre un indirizzo su un forwarder
comporta traffico legittimo verso un indirizzo che può venire comunque
controllato. Non è la stessa cosa.
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
oppure nel senso di forwarder su un altro indirizzo
che resta protetto e non esposto (vedi il servizio di
sneakemail.com. ad esempio).
Cos'ha di diverso rispetto a una qualsiasi altra email usa e getta
con forwarding, come quella di google, ad esempio?
www.sneakemail.com per info.
E' ovviamente la prima cosa che ho fatto.
In effetti l'indirizzo è http://sneakemail.com/ ma la documentazione
scarna. Per questo ho chiesto a te, in particolare in relazione ad
altri provider email.
Esiste anche quello che ti ho dato io, provare per credere.
Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Prima o poi la dovrò cambiare
perché l'antispam è a pagamento.
Se vuoi un consiglio, un buon provider free italiano con filtri
antispam efficaci è people.it
Ti ringrazio, penso che passerò a google anche per i ng; già lo uso
come indirizzo ufficiale anche sui biglietti da visita, dove ha
scalzato persino poste.it, nonstante sia imap4.
Buona scelta, oltre tutto i filtri antispam di Gmail sono veramente ben
tarati, i falsi positivi sono veramente rari, almeno per la mia
esperienza.
--
yo| icq: 197-276-683
bb| msn: ***@gmail.com
DOCstone
2006-12-11 23:15:58 UTC
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Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Veramente ogni volta che registri un indirizzo email necessariamente
il provider ti dice come deve essere composto.
In vent'anni che uso la posta elettronica e dopo avere registrato
decine e decine di indirizzi con i più svariati provider, quello che
dici tu mi è capitato solo quando sceglievo un indirizzo sgradito
nella forma, ma faccio fatica a ricordare quanti mi abbiano
preavvertito sui tipi di indirizzi accettati.
Probabilmente non ci hai fatto caso.
gawab.com riporta nella pagina di registrazione: "Begin with a letter,
and use only letters (a-z), numbers (0-9), the underscore (_), and no
spaces."
email.it: "Sono ammessi anche i seguenti caratteri speciali: - _ .
purché non inseriti all'inizio o alla fine dello username. Tutti gli
altri caratteri (accentati o speciali) non sono ammessi."
Anche gmail.com, che usi tu, se inserisci un indirizzo non valido ti
risponde: "Siamo spiacenti, sono consentite solo lettere (a-z), numeri
(0-9) e punti (.)"
Post by Bubba Bryant
Post by DOCstone
Se l'address con il munging è in un formato non valido per il
provider, allora può venire respinto direttamente, senza particolare
impegno. Molto più impegnativo per un server (anzi per due) è il
forwarding che tu stesso hai suggerito.
No, un indirizzo invalido ma potenzialmente esistente per il provider
impegna inutilmente il suo server, mentre un indirizzo su un
forwarder comporta traffico legittimo verso un indirizzo che può
venire comunque controllato. Non è la stessa cosa.
Primo: l'indirizzo invalido di cui stiamo parlando NON E'
potenzialmente esistente, per definizione. Secondo: il traffico non lo
genera chi pubblica su usenet l'indirizzo, ma lo spammer. Terzo: che il
traffico di forwarding sia legittimo nulla toglie al fatto che impegni
il server, e che lo impegni ben più che non rigettare una mail per lui
invalida già all'arrivo.
--
Ciao, DOCstone
Bubba Bryant
2006-12-12 10:27:07 UTC
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Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
No, un indirizzo invalido ma potenzialmente esistente per il provider
impegna inutilmente il suo server, mentre un indirizzo su un
forwarder comporta traffico legittimo verso un indirizzo che può
venire comunque controllato. Non è la stessa cosa.
Primo: l'indirizzo invalido di cui stiamo parlando NON E'
potenzialmente esistente, per definizione. Secondo: il traffico non lo
genera chi pubblica su usenet l'indirizzo, ma lo spammer. Terzo: che il
traffico di forwarding sia legittimo nulla toglie al fatto che impegni
il server, e che lo impegni ben più che non rigettare una mail per lui
invalida già all'arrivo.
Io parlavo un pochino più in generale, non certo riferendomi solo a te.
Comunque, il server deve analizzare il traffico per eventualmente
rigettare mail con indirizzi sbagliati o intestate a utenti inesistenti,
quindi è sbagliato a prescindere. In questi casi si usa il munging,
qualsiasi altro metodo è scorretto.

Inoltre, il traffico e-mail generato dall'esposizione su usenet di
indirizzi corretti e appartenenti al poster (che siano nel from o nel
reply-to), a prescindere che si usi un forwarder oppure no, non è
necessariamente generato *solo* dagli spammer, a te non è mai capitato
di essere contattato in privato o di avere impostato un follow-up to
poster, deduco.

In questi casi, quindi, non si può dire che chi usa un indirizzo valido
impegna i mail server ben più di chi usa mail non invalidate come si
deve, perché quello è il normale lavoro per il quale sono nati i mail
server, ricevere e smistare posta elettronica.
--
yo| icq: 197-276-683
bb| msn: ***@gmail.com
DOCstone
2006-12-12 13:55:57 UTC
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Post by DOCstone
Post by Bubba Bryant
No, un indirizzo invalido ma potenzialmente esistente per il
provider impegna inutilmente il suo server, mentre un indirizzo
su un forwarder comporta traffico legittimo verso un indirizzo
che può venire comunque controllato. Non è la stessa cosa.
Primo: l'indirizzo invalido di cui stiamo parlando NON E'
potenzialmente esistente, per definizione. Secondo: il traffico
non lo genera chi pubblica su usenet l'indirizzo, ma lo spammer.
Terzo: che il traffico di forwarding sia legittimo nulla toglie
al fatto che impegni il server, e che lo impegni ben più che non
rigettare una mail per lui invalida già all'arrivo.
In questi casi si usa il munging, qualsiasi altro metodo è
scorretto.
Non è proprio del munging che stiamo parlando? Che vuoi dire?
a te non è mai capitato di essere contattato in privato
Certamente si e il mio interlocutore, in quanto umano, ha individuato
da solo l'indirizzo corretto.
o di avere impostato un follow-up to poster
Sono contrario per principio.
--
Ciao, DOCstone
Bubba Bryant
2006-12-12 19:01:02 UTC
Permalink
In questi casi si usa il munging, qualsiasi altro metodo è
Post by Bubba Bryant
scorretto.
Non è proprio del munging che stiamo parlando? Che vuoi dire?
Andavo di fretta e mi sono espresso male. Intendevo dire che in quei
casi (mail con indirizzi sbagliati o intestate a utenti inesistenti)
l'indirizzo andrebbe camuffato in modo da non comportare problemi per i
mail server. Quindi andrebbero invalidate almeno anche nella parte
dell'indirizzo dopo at.
--
yo| icq: 197-276-683
bb| msn: ***@gmail.com
Gesu`
2006-12-12 11:07:12 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Usenet convention defines spamming as excessive multiple posting>>
http://en.wikipedia.org/wiki/Newsgroup_spam
I miei messaggi non sono spam. Lo spam su Usenet si classifica tramite
il Breidbart Index. Per cortesia non buttiamo là idee assurde senza un
minimo di informazione preventiva.
Post by DOCstone
Veramente ogni volta che registri un indirizzo email
necessariamente il provider ti dice come deve essere composto.
Questo non significa nulla.
Post by DOCstone
Se l'address con il munging è in un formato non valido per il
provider, allora può venire respinto direttamente, senza
particolare impegno. Molto più impegnativo per un server (anzi per
due) è il forwarding che tu stesso hai suggerito.
No, per esempio se invio un articolo al tuo provider sono praticamente
certo di ricevere una messaggio di errore. Questo significa che il tuo
fornitore di servizio ha dovuto sprecare risorse inutilmente.

(Fatta la prova, ricevo il messaggio.)
Post by DOCstone
E' ovviamente la prima cosa che ho fatto.
In effetti l'indirizzo è http://sneakemail.com/ ma la
documentazione scarna. Per questo ho chiesto a te, in particolare
in relazione ad altri provider email.
Sneakemail non lo consiglio, ha (aveva?), soglie troppo basse prima di
rigettare tutte le mail, inviando l'avviso che per ricevere le altre è
necessario l'account a pagamento.
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
http://www.stambugia.com/blog/ | ICQ: 57669970
«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
DOCstone
2006-12-12 13:56:12 UTC
Permalink
Post by Gesu`
Post by DOCstone
Usenet convention defines spamming as excessive multiple posting>>
http://en.wikipedia.org/wiki/Newsgroup_spam
I miei messaggi non sono spam.
Per carità, non mi interessa farne un /casus belli/
Post by Gesu`
Post by DOCstone
Veramente ogni volta che registri un indirizzo email
necessariamente il provider ti dice come deve essere composto.
Questo non significa nulla.
Invece significa che ti mette in grado di fare un munging invalidante
Post by Gesu`
Post by DOCstone
Se l'address con il munging è in un formato non valido per il
provider, allora può venire respinto direttamente, senza
particolare impegno. Molto più impegnativo per un server (anzi per
due) è il forwarding che tu stesso hai suggerito.
No, per esempio se invio un articolo al tuo provider sono
praticamente certo di ricevere una messaggio di errore. Questo
significa che il tuo fornitore di servizio ha dovuto sprecare
risorse inutilmente.
(Fatta la prova, ricevo il messaggio.)
Su questo ti ho risposto altrove.
Post by Gesu`
Post by DOCstone
E' ovviamente la prima cosa che ho fatto.
In effetti l'indirizzo è http://sneakemail.com/ ma la
documentazione scarna. Per questo ho chiesto a te, in particolare
in relazione ad altri provider email.
Sneakemail non lo consiglio, ha (aveva?), soglie troppo basse prima
di rigettare tutte le mail, inviando l'avviso che per ricevere le
altre è necessario l'account a pagamento.
Ok, grazie
--
Ciao, DOCstone
Gesu`
2006-12-17 15:29:09 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Post by Gesu`
I miei messaggi non sono spam.
Per carità, non mi interessa farne un /casus belli/
Nemmeno a me, ma se scrivi frasi simili:

| Non mi riferivo a te nello specifico, ma ammetterai che intorno a
| certi agomenti c'è una ripetitività che rasenta (e in alcuni casi
| travalica) lo spam propriamente detto.

Non puoi non aspettarti risposte.
Post by DOCstone
Post by Gesu`
Questo non significa nulla.
Invece significa che ti mette in grado di fare un munging
invalidante
No, e te l'ho dimostrato.
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
http://www.stambugia.com/blog/ | ICQ: 57669970
«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
Enrico C
2006-12-11 00:27:03 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Per fortuna non tutti quelli che fanno munging sono espeosti a questo
rischio. In effetti ciascun provider di servizi email ha delle sue
regole per la composizione dell'indirizzo: chi non vuole il punto, chi
non vuole i numeri, ecc. Allora basta camuffare opportunamente il
proprio indirizzo in modo da renderlo "non registrabile" con quel
prvider, affinché nessuno possa obiettare, né possa approfittarne, e
che il provider possa facilmente filtrarlo. O no?
Potrebbe essere un'idea, però IMHO più semplicemente basta falsificare
(anche) la parte a destra della chiocciola in modo che l'indirizzo non
corrisponda a un provider esistente (oltre ad aggiungere il suffisso
.invalid alla fine).
Per esempio, se pippo ha l'indirizzo pippo * example.org
potrebbe falsificarlo in
pippo * example.org.PUSSAVIA.INVALID
che nessuno potrà registrare.
Gesu`
2006-12-11 15:39:43 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Ossia se tra i prodi sostenitori della ferrea netiquette si
celassero anche troll cacciatori di munging, pronti a registrare
altri) per il gusto sadico (questo si, documentato) di distruggere
un utente cancellandogli tutti i post, rispondendo alle sue mail
private che comunque ogni tanto gli arrivano, mandando post a suo
nome, per giunta legittimamente?
Nessuno potrebbe dirgli nulla, quello che farebbe è perfettamente
lecito.
Post by DOCstone
il punto, chi non vuole i numeri, ecc. Allora basta camuffare
opportunamente il proprio indirizzo in modo da renderlo "non
registrabile" con quel prvider, affinché nessuno possa obiettare,
né possa approfittarne, e che il provider possa facilmente
filtrarlo. O no?
Perché fare tutto questo quando basta un ".invalid" finale?
Post by DOCstone
Quanto spam ricevi con la tua del Reply-to? (Non è una domanda
retorica: la stessa fu posta da un altro utente insistentemente a
Mamo un po' di tempo fa, purtroppo senza risposta, così mi è
rimasta la curiosità
Mi pareva avesse risposto, comunque rispondo anche io: mediamente
ricevo una email di spam a settimana. Più o meno.
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
http://www.stambugia.com/blog/ | ICQ: 57669970
«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
DOCstone
2006-12-11 16:17:58 UTC
Permalink
Post by Gesu`
Post by DOCstone
il punto, chi non vuole i numeri, ecc. Allora basta camuffare
opportunamente il proprio indirizzo in modo da renderlo "non
registrabile" con quel prvider, affinché nessuno possa obiettare,
né possa approfittarne, e che il provider possa facilmente
filtrarlo. O no?
Perché fare tutto questo
"tutto questo" è una banalità, più seplice a farsi che a dirsi.
Per il tuo provider sarebbe sufficiente, ad esempio:
***@....
petrax+***@...
petrax(_|_)@...
:-D
Post by Gesu`
Post by DOCstone
Quanto spam ricevi con la tua del Reply-to? (Non è una domanda
retorica: la stessa fu posta da un altro utente insistentemente a
Mamo un po' di tempo fa, purtroppo senza risposta, così mi è
rimasta la curiosità
Mi pareva avesse risposto
Se "Ne ricevo quanti ne voglio ricevere" era una rispota allora aveva
risposto.
http://groups.google.it/group/it.cultura.cybersocieta/msg/cf0fd09d72b3cfba
Post by Gesu`
comunque rispondo anche io: mediamente
ricevo una email di spam a settimana. Più o meno.
Ma hai il munging nel Reply-to oppure no?
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-11 17:27:24 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Ma hai il munging nel Reply-to oppure no?
Ovvio che non l'ha. Ti ha appena consigliato di segnalare il munging con
suffisso .invalid
Vedi un .invalid alla fine del suo Reply-To che ne segnali l'invalidità?
No, dunque l'indirizzo fornito è valido.
--
"CAT-lendario 2007! Oltre 120 mici si sono messi in posa per aiutare gli
a-mici meno fortunati, nello specifico quelli abbandonati."

http://catlendario.blogspot.com/
DOCstone
2006-12-11 22:39:15 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Ma hai il munging nel Reply-to oppure no?
Ovvio che non l'ha. Ti ha appena consigliato di segnalare il munging
con suffisso .invalid
Si, è vero. Mi sembra anche che se ne parlò, in passato, del finto
munging, ma ora non ricordo bene.

Con l'occasione ho (ri)letto http://wiki.news.nic.it/AntiSpam e
sinceramente, trovo che molte affermazioni siano opinabili, se non
contraddittorie.

A cominciare dala frase cardine, quella evidenziata, l'unica su sfondo
colorato in tutto il testo:
<<oggi è inutile nascondere l'indirizzo sui newsgroup quando esistono
moltissime altre situazioni, fuori dal nostro controllo, che fanno
finire l'indirizzo email da proteggere direttamente nelle mani degli
spammer professionisti>>
Non sono d'accordo: sarebbe come dire che è inutile chiudere a chiave
la porta di casa, tanto i ladri entrano dalla finestra: occorre invece
chiudere porta e finestra.
Gli harvester che cercano gli indirizzi in usenet esistono (e lo stesso
testo lo riconosce più avanti) e sono una fonte di approviggionamento
di email, anche se forse non la principale. Proteggere l'indirizzo su
usenet è quindi utile, anche se non sufficiente.
In definitiva quella frase la scriverei più o meno così: "oltre a
nascondere l'indirizzo sui newsgroup occorre proteggere il proprio
computer da trojan e worms, e invitare i nostri interlocutori a fare
altrettanto"

Questo è solo uno dei molti punti che non condivido.
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-12 00:09:18 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Con l'occasione ho (ri)letto http://wiki.news.nic.it/AntiSpam e
sinceramente, trovo che molte affermazioni siano opinabili, se non
contraddittorie.
Anche quella di alterare anche la parte a destra della chiocciola, quando
si fa munging? ;-)
Post by DOCstone
A cominciare dala frase cardine, quella evidenziata, l'unica su sfondo
<<oggi è inutile nascondere l'indirizzo sui newsgroup quando esistono
moltissime altre situazioni, fuori dal nostro controllo, che fanno
finire l'indirizzo email da proteggere direttamente nelle mani degli
spammer professionisti>>
In effetti, detta così, non pare neanche a me molto convincente, perché di
spam da Usenet ne arriva eccome.
Cambierei "è inutile nascondere" in "non basta proteggere"...


[...]
Post by DOCstone
In definitiva quella frase la scriverei più o meno così: "oltre a
nascondere l'indirizzo sui newsgroup occorre proteggere il proprio
computer da trojan e worms, e invitare i nostri interlocutori a fare
altrettanto"
Non mi convince neanche la tua formulazione, perché dà per scontato che si
debba "nascondere" l'indirizzo. Meglio dire "proteggere", in generale. Poi
ognuno sceglie come farlo, "nascondendo" l'indirizzo oppure usando email
filtrate.
Post by DOCstone
Questo è solo uno dei molti punti che non condivido.
Beh, andrebbero anche aggiornate le info sui servizi di email gratuite e
forwarder.

Inoltre, preferirei come esempio di email falsificata correttamente
qualcosa del tipo

<***@NOSPAMMERSexample.com.INVALID>

piuttosto che

<***@example.com.invalid>

che ha il difetto imho di usare una stringa troppo prevedibile e di non
alterare la parte che identifica il provider, dunque in teoria potrebbe
esistere un ***@example.com .
DOCstone
2006-12-12 10:19:37 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
A cominciare dala frase cardine, quella evidenziata, l'unica su
<<oggi è inutile nascondere l'indirizzo sui newsgroup quando
esistono moltissime altre situazioni, fuori dal nostro controllo,
che fanno finire l'indirizzo email da proteggere direttamente nelle
mani degli spammer professionisti>>
In effetti, detta così, non pare neanche a me molto convincente,
perché di spam da Usenet ne arriva eccome.
Cambierei "è inutile nascondere" in "non basta proteggere"...
Ne sono contento
Post by Enrico C
Meglio dire "proteggere", in
generale. Poi ognuno sceglie come farlo, "nascondendo" l'indirizzo
oppure usando email filtrate.
Hai ragione.
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Questo è solo uno dei molti punti che non condivido.
Anche quella di alterare anche la parte a destra della chiocciola,
quando si fa munging? ;-)
Quello è imho un falso problema, e ti spiego perché.

L'uso del suffisso .invalid è giustificato, nel testo, dal fatto che:
<<se c'è ".invalid" nessuna macchina tenterà di inviare una mail a quel
recapito esatto, così non si genererà mai alcun traffico inutile e
sicuramente non staremo abusando di alcun indirizzo esistente.>>
Però più avanti si dice anche:
<<gli harvester possano altrimenti risalire al nostro recapito
limitandosi a levare l'".invalid" finale>>
L'uso di .invalid è l'unico modo che il testo indica per <<falsificare
correttamente un indirizzo, ove per "correttamente" si intende "in modo
che non crei alcun fastidio a nessuno">>
Ma l'utilizzo di .invalid non è un metodo valido per evitare il
traffico di spam verso un indirizzo (falsificato o meno), perché
qualunque harvester, anche il più "artigianale", lo riconosce.

Parliamo ora di questi fastidi, che per quanto riguarda l'uso di
.invalid consistono esclusivamente nel traffico verso un indirizzo
falsificato.

Quando uno spammer manda un post a un indirizzo falsificato, il server
che lo riceve deve impiegare risorse per controllare l'esistenza
dell'indirizzo e per rispondere che è inesistente. Quanto vale questo
traffico in percentuale? sarà il 10% oppure lo 0,00001%? Io non lo so,
ma prima di affermare che questo è un fastidio per il server sia
necessario quantificarlo, soprattutto perché si dice che queste risorse
"potrebbero essere allocate per risolvere problemi o migliorare il
servizio!". Prima di far sentire una m..da un utente, sarebbe opportuno
avere i dati alla mano.

Per contro, la lettura del testo impone un dispendio di energie da
parte dei singoli utenti (moltiplicarto per migliaia) al fine di
tutelare il server da _terzi_ spammatori. Vorrei davvero fare un
confronto tra questo spreco di risorse e quello precedente. Inoltre
IMHO dovrebbe essere il contrario: i fornitori di accesso divrebbero
controllare i loro spammatori (qualora ne avessero interesse).

Infine, se da un lato si suggerisce l'uso di .invalid per non dare
fastidio ai server, dall'altro si suggerisce come crearne.
Nel testo si parla di forwarding. Tuttavia oltre a segnalare
(correttamente) i servizi di forwarding nati proprio per combattere lo
spam (sneakemail, spamgourmet, ecc.), al capitolo 3.1 si suggerisce di
utilizzare un servizio mail qualsiasi con forward. In questo caso,
ilservizio di forward offerto no serve per combattere lo spam, ma per
facilitare l'utente nella gestione della posta. Quello suggerito è
quindi un uso improprio, che non fa altro che raddoppiare il traffico
spam.

Quello che suggerisco, il munging invalidante (ossia la falsificazione
dell'indirizzo in modo da renderlo incompatibile con la sintassi del
provider) elimina le risorse necessarie per cercare l'indirizzo
all'interno del server, oltre a tutelare l'utente contro una possibile
appropriazione dell'indirizzo falsificato da parte di terzi, poiché
tale indirizzo è già invalido a tutti gli effetti.
Aggiungere .invalid a questo indirizzo non depisterebbe nè gli uomini
nè le macchine.

Non ho finito. Ci sta ancora da parlare della gatta, del reply-to, e
forse di qualcos'altro.
--
Ciao, DOCstone
Gesu`
2006-12-12 11:07:11 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Quando uno spammer manda un post a un indirizzo falsificato, il
server che lo riceve deve impiegare risorse per controllare
l'esistenza dell'indirizzo e per rispondere che è inesistente.
Quanto vale questo traffico in percentuale? sarà il 10% oppure lo
0,00001%? Io non lo so, ma prima di affermare che questo è un
fastidio per il server sia necessario quantificarlo, soprattutto
No, non è necessario. Se un server ricevesse anche un solo messaggio
diretto ad un indirizzo falsificato malamente, sarebbe già questo un
fastidio, ché sono risorse adoperate per risolvere un problema che è
stato creato da un utente che non ha saputo falsificare l'indirizzo.

Poi basta controllare quante persone utilizzano indirizzi invalidati
in maniera scorretta su Usenet ed il volume di traffico generato dal
solo spam, e ti rendi conto che le risorse sprecate sono parecchie.
Post by DOCstone
Per contro, la lettura del testo impone un dispendio di energie da
parte dei singoli utenti (moltiplicarto per migliaia) al fine di
tutelare il server da _terzi_ spammatori. Vorrei davvero fare un
confronto tra questo spreco di risorse e quello precedente.
Non si tratterebbe di alcuno *spreco*, dato che ciò che farebbero le
persone di cui sopra sarebbe qualcosa di corretto. "Sprecare" non ha
il significato di "fare le cose come si deve", a casa mia... A parte
questo ti faccio notare che il "dispendio di risorse" sarebbe in tal
caso da dividersi tra tutte queste persone, cosicché il dispendio di
ognuno sarebbe trascurabile, ben diversamente dall'altro caso.
Post by DOCstone
forward. In questo caso, ilservizio di forward offerto no serve
per combattere lo spam, ma per facilitare l'utente nella gestione
della posta. Quello suggerito è quindi un uso improprio, che non
fa altro che raddoppiare il traffico spam.
"Improprio"?
Forse noi non parliamo la stessa lingua, se fosse improprio vorrebbe
dire che sto andando contro le clausole del mio fornitore di servizi
utilizzando in maniera impropria ciò che mi offre. In che maniera si
può definire "improprio" l'utilizzo di servizi di forward offerto da
pressocché tutti i provider email?
Non è più "improprio" di quanto lo sia utilizzare il pop3 anziché la
webmail.
Post by DOCstone
Quello che suggerisco, il munging invalidante (ossia la
falsificazione dell'indirizzo in modo da renderlo incompatibile
con la sintassi del provider) elimina le risorse necessarie per
cercare l'indirizzo all'interno del server, oltre a tutelare
l'utente contro una possibile appropriazione dell'indirizzo
falsificato da parte di terzi, poiché tale indirizzo è già
invalido a tutti gli effetti. Aggiungere .invalid a questo
indirizzo non depisterebbe nè gli uomini nè le macchine.
Ho fatto la prova di inviare una email al tuo indirizzo, ed indovina
un po'? Avevo ragione :-)

<cite>
Oggetto: Delivery Status Notification (Failure)
Da: ***@...
A: ***@...
Data: 12/12/2006 11.59
Post by DOCstone
-- Il messaggio contiene degli allegati --
This is an automatically generated Delivery Status Notification.

Delivery to the following recipients failed.

docstone_TAGLIA_*email.it
</cite>

Spero ti basti per cambiare idea sul tuo sistema.
Post by DOCstone
Non ho finito. Ci sta ancora da parlare della gatta, del reply-to,
e forse di qualcos'altro.
Prego, sono qua :-)
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
http://www.stambugia.com/blog/ | ICQ: 57669970
«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
DOCstone
2006-12-12 13:56:44 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Quando uno spammer manda un post a un indirizzo falsificato, il
server che lo riceve deve impiegare risorse per controllare
l'esistenza dell'indirizzo e per rispondere che è inesistente.
Quanto vale questo traffico in percentuale? sarà il 10% oppure lo
0,00001%? Io non lo so, ma prima di affermare che questo è un
fastidio per il server sia necessario quantificarlo, soprattutto
Se un server ricevesse anche un solo messaggio diretto ad un
indirizzo falsificato malamente, sarebbe già questo un fastidio
Purtroppo è arrivata la più scontata delle risposte, che porta a fare
delle considerazioni sugli attuali rapporti tra fornitori di servizi ed
utenti, tra gestori e fruitori, sull'incomunicabilità che sfocia in
dogmaticità, sugli utenti che non seguono la netiquette contrapposti
alla sclerotizzazione delle faq fatte in casa, e ciò porta alla
disaffezione di tutti. Ma questo merita un 3ad a sè.

Per rimanere in tema di munging, prima di affrontare un problema, per
deformazione professionale mi preoccupo di valutare quale posto occupi
nella scala delle priorità. Se la posizione fosse bassa, ecco che
sarebbe confermata la mia tesi iniziale che si tratti di un falso
problema e che esso ingeneri un po' di snobismo.
Però ripeto: magari tecnicamente è un problema serio, non lo so, vorrei
saperlo.
Poi basta controllare quante persone utilizzano indirizzi
invalidati in maniera scorretta su Usenet ed il volume di traffico
generato dal solo spam, e ti rendi conto che le risorse sprecate
sono parecchie.
Se per te "in maniera scorretta" significa senza suffisso .invalid, ti
ho già risposto che imho ciò non avrebbe alcuna influenza sugli
harvester. Le risorse sprecate sarebbero le stesse, e sempre per colpa
degli spammer, non degli utenti che ne sono vittima.
"Improprio"?
Forse noi non parliamo la stessa lingua, se fosse improprio
vorrebbe dire che sto andando contro le clausole del mio fornitore
di servizi utilizzando in maniera impropria ciò che mi offre. In
che maniera si può definire "improprio" l'utilizzo di servizi di
forward offerto da pressocché tutti i provider email?
Non è più "improprio" di quanto lo sia utilizzare il pop3 anziché
la webmail.
Se volessi essere fiscale come te, dovrei dire (e sarei legittimato a
farlo) che io, purché non leda un altro utente, sono legittimato a
scrivere quello che mi pare nel campo from e se ciò viene utilizzato
(senza la mia autorizzazione) da un'altra persona per dare fastidio al
server, allora non è un problema mio.

Finita la parentesi, "improprio" non significa necessariamente "in
violazione", bensì ho usato il termine nel senso di "distorto".
Distorto dalle finalità del fornitore del servizio, il quale potrebbe
anche decidere di rimuoverlo, il servizio di forwarding.
Post by DOCstone
Quello che suggerisco, il munging invalidante (ossia la
falsificazione dell'indirizzo in modo da renderlo incompatibile
con la sintassi del provider) elimina le risorse necessarie per
cercare l'indirizzo all'interno del server, oltre a tutelare
l'utente contro una possibile appropriazione dell'indirizzo
falsificato da parte di terzi, poiché tale indirizzo è già
invalido a tutti gli effetti. Aggiungere .invalid a questo
indirizzo non depisterebbe nè gli uomini nè le macchine.
Ho fatto la prova di inviare una email al tuo indirizzo, ed
indovina un po'? Avevo ragione :-)
Delivery to the following recipients failed.
_Quando_ avevi ragione?
Questo prova semplicemente che _io_ ho ragione _quando_ dico che i
fastidi per il server consistono nel dover cercare l'indirizzo e poi
rispondere "inesistente" e che il munging invalidante rimuoverebbe il
primo dei due.
Spero ti basti per cambiare idea sul tuo sistema.
Aggiungere .invalid non cambia niente. Alternative valide?
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-12 18:15:12 UTC
Permalink
sono legittimato a scrivere quello che mi pare nel campo from
Beh, nzomma... Secondo la RFC 1036...

http://www.ietf.org/rfc/rfc1036.txt
2.1.1. From

The "From" line contains the electronic mailing address of the
person who sent the message, in the Internet syntax. It may
optionally also contain the full name of the person, in parentheses,
after the electronic address. The electronic address is the same as
the entity responsible for originating the message, unless the
"Sender" header is present, in which case the "From" header might
not be verified.
[...]


Inoltre, dovresti verificare cosa dice la policy del niusserver che usi per
postare.
Quella di individual.net per esempio chiede

http://news.individual.net/rules.php
The e-mail addresses given in "From:", "Reply-To:", and "Sender:" should be
your own and should be valid (= should not bounce because of invalidity).
Using addresses and name space of other people without their permission is
prohibited.

http://news.individual.net/faq.php
5.3 May I mangle my "From:" header address so that I do not get SPAM?
We recommend creating a special e-mail address for use with Usenet
articles only and protecting it with suitable filtering rules. This way
your regular mailbox will stay untroubled, but you can still receive mail
responses to your Usenet articles.
Another option is using the Top Level Domain ".invalid" (see RFC 2606). The
Top Level Domain ".invalid" is intended for construction of obviously
invalid addresses like "***@invalid.invalid". Such addresses do not
disturb and pollute regular name space and can easily be identified as
invalid by both humans and machines.


Altre condizioni potrebbero essere poste a livello di gerarchia o di
singolo gruppo, specie nei NG moderati.
DOCstone
2006-12-12 21:59:48 UTC
Permalink
Post by Enrico C
sono legittimato a scrivere quello che mi pare nel campo from
Beh, nzomma... Secondo la RFC 1036...
http://www.ietf.org/rfc/rfc1036.txt
:-D conoscevo la RFC1036 (e ne approfitto per segnalare che il link a
usefor che dovrebbe sostituirla è morto, come tutto il progetto, credo)

Secondo quella norma siamo tutti in difetto: io, tu, Gesù, i newsreader
che inseriscono il nickname tra le virgolette anziché tra le parentesi,
e anche NIN che propone soluzioni diverse like
"***@invalid.invalid"

La stessa RFC è morta di vecchiaia (è datata 1987, ossia prima dello
spam)
C'è anarchia. Ribadisco che il campo from oggi è terra di nessuno.
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-13 08:59:11 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Post by Enrico C
sono legittimato a scrivere quello che mi pare nel campo from
Beh, nzomma... Secondo la RFC 1036...
http://www.ietf.org/rfc/rfc1036.txt
:-D conoscevo la RFC1036 (e ne approfitto per segnalare che il link a
usefor che dovrebbe sostituirla è morto, come tutto il progetto, credo)
Secondo quella norma siamo tutti in difetto: io, tu,
Perché sono in difetto? Il mio From è valido.
Post by DOCstone
Gesù, i newsreader
che inseriscono il nickname tra le virgolette anziché tra le parentesi,
e anche NIN che propone soluzioni diverse like
Anche l'.invalid è regolato da una RFC, mi pare.

http://news.individual.net/faq.php
[...]
Another option is using the Top Level Domain ".invalid" (see RFC 2606)
Post by DOCstone
La stessa RFC è morta di vecchiaia (è datata 1987, ossia prima dello
spam)
C'è anarchia. Ribadisco che il campo from oggi è terra di nessuno.
Appunto, è un caos. A chi fa munging, si cerca allora di consigliare i modi
che creano meno problemi. Poi ognuno decide per sé. Ma troverei sbagliato
non spiegare le possibilità e le conseguenze.
DOCstone
2006-12-13 09:30:36 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Post by Enrico C
sono legittimato a scrivere quello che mi pare nel campo from
Beh, nzomma... Secondo la RFC 1036...
http://www.ietf.org/rfc/rfc1036.txt
Secondo quella norma siamo tutti in difetto: io, tu,
Perché sono in difetto? Il mio From è valido.
Hai ragione, sei l'eccezione che conferma la regola.
Post by Enrico C
Another option is using the Top Level Domain ".invalid" (see RFC 2606)
Questa indicazione di NIN è invece in contrasto con la RFC1036 (per
quanto inadeguata ai tempi attuali), la quale prevede che nel campo
From sia indicato l'autore del messaggio e quindi esclude la
possibilità che il campo sia invalidato.
La RFC2606 indica solo a che serve il TLD .invalid, ma non dice quando
esso possa essere utilizzato.
Post by Enrico C
Post by DOCstone
La stessa RFC è morta di vecchiaia (è datata 1987, ossia prima dello
spam)
C'è anarchia. Ribadisco che il campo from oggi è terra di nessuno.
Appunto, è un caos. A chi fa munging, si cerca allora di consigliare
i modi che creano meno problemi. Poi ognuno decide per sé. Ma
troverei sbagliato non spiegare le possibilità e le conseguenze.
Insomma, decine di post e stiamo ancora al punto di partenza. Non sono
riuscito a far comprendere che parole come "problemi" "conseguenze"
sono prive di significato se non sono suffragate dai numeri.
IMHO oltre a non essere convincenti con le masse, producono anche un
effetto di allontamento da usenet.
--
Ciao, DOCstone
Gesu`
2006-12-17 15:29:08 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Per rimanere in tema di munging, prima di affrontare un problema,
per deformazione professionale mi preoccupo di valutare quale
posto occupi nella scala delle priorità. Se la posizione fosse
bassa, ecco che sarebbe confermata la mia tesi iniziale che si
tratti di un falso problema e che esso ingeneri un po' di
snobismo. Però ripeto: magari tecnicamente è un problema serio,
non lo so, vorrei saperlo.
Questo è un discorso, un altro è dire "poiché non posso sapere qual è
l'entità del problema, non lo considero un problema".
Post by DOCstone
Se per te "in maniera scorretta" significa senza suffisso
.invalid, ti ho già risposto che imho ciò non avrebbe alcuna
influenza sugli harvester. Le risorse sprecate sarebbero le
stesse, e sempre per colpa degli spammer, non degli utenti che ne
sono vittima.
Non direi. Un indirizzo invalidato correttamente è irraggiungibile.
Se invece critichi l'utilizzo del solo suffisso come antispam, allora
mi trovi d'accordo, ne ho trattato anche del documento, mi pare.
Post by DOCstone
Se volessi essere fiscale come te, dovrei dire (e sarei
legittimato a farlo) che io, purché non leda un altro utente, sono
legittimato a scrivere quello che mi pare nel campo from e se ciò
viene utilizzato (senza la mia autorizzazione) da un'altra persona
per dare fastidio al server, allora non è un problema mio.
No, non sei legittimato in quanto non è un indirizzo tuo. Mi pare che
ancora non ci si renda conto che un indirizzo non assegnato non è che
non appartenga a nessuno: appartiene a chi gestisce quella risorsa, e
dato che il campo *from* ha il significato che ha non si deve usare a
capocchia.
Poi certo, non è che usandolo si rischia una denuncia, ma questo è un
altro paio di maniche.
Post by DOCstone
Finita la parentesi, "improprio" non significa necessariamente "in
violazione", bensì ho usato il termine nel senso di "distorto".
Distorto dalle finalità del fornitore del servizio, il quale
potrebbe anche decidere di rimuoverlo, il servizio di forwarding.
D'accordo però per cortesia spiegami in che cosa usare il servizio di
forwarding per fare forwarding può essere classificato come "fare uso
improprio del servizio"...
Post by DOCstone
Post by Gesu`
Delivery to the following recipients failed.
_Quando_ avevi ragione?
Questo prova semplicemente che _io_ ho ragione _quando_ dico che i
fastidi per il server consistono nel dover cercare l'indirizzo e
poi rispondere "inesistente" e che il munging invalidante
rimuoverebbe il primo dei due.
No. Tu dici che un indirizzo simile non è valido a prescindere ma non
è così.
Post by DOCstone
Post by Gesu`
Spero ti basti per cambiare idea sul tuo sistema.
Aggiungere .invalid non cambia niente. Alternative valide?
Usare un proprio indirizzo valido.
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
http://www.stambugia.com/blog/ | ICQ: 57669970
«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
DOCstone
2006-12-17 19:07:27 UTC
Permalink
Post by Gesu`
Post by DOCstone
Per rimanere in tema di munging, prima di affrontare un problema,
per deformazione professionale mi preoccupo di valutare quale
posto occupi nella scala delle priorità. Se la posizione fosse
bassa, ecco che sarebbe confermata la mia tesi iniziale che si
tratti di un falso problema e che esso ingeneri un po' di
snobismo. Però ripeto: magari tecnicamente è un problema serio,
non lo so, vorrei saperlo.
Questo è un discorso, un altro è dire "poiché non posso sapere qual
è l'entità del problema, non lo considero un problema".
Sei tu che hai sollevato il problema. Tocca a te definirne i termini,
in modo tale che gli altri possano valutarlo criticamente e
autonomamente, anziché assumerlo a priorità perchè lo dice Gesù.
Personalmente parto dal presupposto che il mio interlocutore possa
avere dei motivi per sostenere delle tesi diverse dalle mie anche in
assenza di spiegazioni analitiche. Per questo motivo mi sono posto il
dubbio che magari il problema potrebbe essere grave, e in altri post ho
ritenuto accettabile (anche se per me questo problema è in fondo alla
scala) invalidare il TLD.
Post by Gesu`
Post by DOCstone
Se per te "in maniera scorretta" significa senza suffisso
.invalid, ti ho già risposto che imho ciò non avrebbe alcuna
influenza sugli harvester. Le risorse sprecate sarebbero le
stesse, e sempre per colpa degli spammer, non degli utenti che ne
sono vittima.
Non direi. Un indirizzo invalidato correttamente è irraggiungibile.
No, se la correttezza prescrive .invalid che può essere eliminato in
men che non si dica, riconducendo il tutto a un munging come un altro.
Per questo sostengo che sia importante il modo con cui fare munging,
mentre ritengo .invalid pleonastico.
Post by Gesu`
Se invece critichi l'utilizzo del solo suffisso come antispam,
allora mi trovi d'accordo, ne ho trattato anche del documento, mi
pare.
Post by DOCstone
Se volessi essere fiscale come te, dovrei dire (e sarei
legittimato a farlo) che io, purché non leda un altro utente, sono
legittimato a scrivere quello che mi pare nel campo from e se ciò
viene utilizzato (senza la mia autorizzazione) da un'altra persona
per dare fastidio al server, allora non è un problema mio.
appartiene a chi gestisce quella risorsa
Un indirizzo non assegnato e non assegnabile ai sensi della RFC2822 non
è una risorsa.
Post by Gesu`
il campo *from* ha il significato che ha non si deve usare a
capocchia.
Sul campo from e sulla vetustà della relativa RFC abbiamo discusso
altrove, ma la tua presa di posizione come si concilia con il tuo, di
campo from?
Post by Gesu`
D'accordo però per cortesia spiegami in che cosa usare il servizio
di forwarding per fare forwarding può essere classificato come
"fare uso improprio del servizio"...
Per due motivi:
il primo è che le finalità del forwarding non sono quelle (tranne in
alcuni servizi specifici) di "anonimizzare" l'utente tramite un
indirizzo a perdere, bensì quelle di facilitare l'accesso alla posta.
Ad esempio nella guida di gmail si dice:
<< Il team di Gmail è costantemente impegnato ad assicurare che tu
possa accedere ai tuoi messaggi in qualsiasi momento. È per questo
motivo che offriamo l'accesso POP e l'inoltro automatico.>>
Nel regolamento è inoltre indicato:
<<Google si riserva il diritto di chiudere gli account ai quali non è
stato effettuato alcun accesso per un periodo di nove mesi.>>
Si tratta di un periodo ben superiore a quello dei servizi specifici
che forniscono indirizzi "a perdere", per cui è evidente che l'uso
"antispam" di un indirizzo gmail non coincide con le finalità del
servizio, e produce l'immobilizzazione di un account per un lungo
periodo. Vabbè che google di risprse ne ha...

Il secondo motivo è che l'utilizzo di un indirizzo a perdere da cui
fare il forward non elimina lo spam, anzi fa aumentare a dismisura il
relativo traffico: questo sia perché con un indirizzo senza munging lo
spam è maggiore, sia perché questo traffico viene raddoppiato nel
momento in cui viene inoltrato. Anche dopo che l'indirizzo a perdere
sarà stato abbandonato per spam eccessivo, esso continuerà ad essere
attivo e a ricevere spam
Post by Gesu`
Post by DOCstone
Questo prova semplicemente che _io_ ho ragione _quando_ dico che i
fastidi per il server consistono nel dover cercare l'indirizzo e
poi rispondere "inesistente" e che il munging invalidante
rimuoverebbe il primo dei due.
No. Tu dici che un indirizzo simile non è valido a prescindere ma
non è così.
Nel corso del 3ad è emersa l'esistenza della RFC2822 che individua (in
negativo) i simboli che mai possono essere inclusi in un indirizzo
email. Di conseguenza un indirizzo il cui munging contiene questi segni
è invalido aprescindere e come tale è potenzialmente riconoscibile
anche dal mailreader.
Post by Gesu`
Post by DOCstone
Post by Gesu`
Spero ti basti per cambiare idea sul tuo sistema.
Aggiungere .invalid non cambia niente. Alternative valide?
Usare un proprio indirizzo valido.
Si, questa avrebbe il vantaggio di una migliore gestibilità dei propri
messaggi ed è sicuramente più accettata a livello internazionale. Se
solo non ci fossero gli svantaggi...
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-12 13:37:06 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Parliamo ora di questi fastidi, che per quanto riguarda l'uso di
.invalid consistono esclusivamente nel traffico verso un indirizzo
falsificato.
Il suffisso .invalid segnala anche agli utenti umani che quell'indirizzo è
invalido.
DOCstone
2006-12-12 14:28:50 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Parliamo ora di questi fastidi, che per quanto riguarda l'uso di
.invalid consistono esclusivamente nel traffico verso un indirizzo
falsificato.
Il suffisso .invalid segnala anche agli utenti umani che
quell'indirizzo è invalido.
E qui arriviamo al problema della gatta.
Parlando di munging è scontato che si parli di intelligenza umana,
perché il metodo si basa proprio sulla differenza tra un umano e una
macchina.
Se il poster e chi vuole scrivergli in privato sono umani, sono anche
intelligenti sia nel fare il munging che nel rimuoverlo, quindi
.invalid è inutile. Già comprovato.
Invece nel testo non trovo tracce di questa intelligenza. Gli esempi
che vengono fatti sono di quanto meno intelligente ci possa essere.
Si passa dalla standardizzazione (***@example.com) inutile per
il più banale degli harvester, all'infantilismo
(***@example.com), decifrabile solo con il brute force ;-)
Questi esempi hanno in comune che non fanno appello all'intelligenza,
per cui per principio non possono spiegare il munging.

Tra gli esempi di munging standard avrei messo
<***@QUESTOexample.com>
<***@exampleNO.comGRAZIE>
mentre tra quelli fantasiosi
<***@exampleNO.comPARTY>
se proprio uno vuole cazzeggiare può anche dire "per rispondermi togli
la pubblicità" ma non è indispensabile per un umano-intelligente
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-12 18:33:13 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Parliamo ora di questi fastidi, che per quanto riguarda l'uso di
.invalid consistono esclusivamente nel traffico verso un indirizzo
falsificato.
Il suffisso .invalid segnala anche agli utenti umani che
quell'indirizzo è invalido.
E qui arriviamo al problema della gatta.
Quale gatta? :)
Post by DOCstone
Parlando di munging è scontato che si parli di intelligenza umana,
perché il metodo si basa proprio sulla differenza tra un umano e una
macchina.
Per chi non è italiano, la parola "Taglia" vuol dir ben poco. ;)
Post by DOCstone
Se il poster e chi vuole scrivergli in privato sono umani, sono anche
intelligenti sia nel fare il munging che nel rimuoverlo, quindi
.invalid è inutile. Già comprovato.
Dunque per far decifrare il tuo indirizzo sfrutti del "tempo macchina"
dell'intelligenza altrui, oltre ad abusare di un indirizzo che non ti
appartiene. Se per esempio un signor Mario Taglia si creerà un giorno
l'indirizzo email.it che stai usando abusivamente, lo troverà già infestato
dallo spam derivante dal tuo uso ;-)

[...]
Post by DOCstone
il più banale degli harvester,
Sì, l'avevo già detto, ma il wiki permette a tutti di correggere e
migliorare, penso che lo farò (se anche Gesù è d'accordo) aggiungendo che
un esempio migliore sarebbe con una stringa meno prevedibile e a destra
della chiocciola.


[...]
Post by DOCstone
Tra gli esempi di munging standard avrei messo
Anche questi, a rischio di equivoco al di fuori dei confini italiani.
Post by DOCstone
mentre tra quelli fantasiosi
Questo poi si potrebbe equivocare anche in Italia. Dovrei desumere che è
invalido solo perché contiene parti in maiuscolo? Può darsi, ma può anche
darsi che chi ti scrive non si accorga del "quiz", o non abbia voglia di
perderci tempo.
Post by DOCstone
se proprio uno vuole cazzeggiare può anche dire "per rispondermi togli
la pubblicità" ma non è indispensabile per un umano-intelligente
Bah, non tutti sono utenti smaliziati che fanno uno studio attento
sull'indirizzo. Se è presente il suffisso .invalid, il programma segnala
all'utente che quell'indirizzo non è valido. Se invece non è presente, e
l'utente non si accorge dei tuoi giochi di parole, il messaggio parte lo
stesso verso un indirizzo inesistente o altrui.
DOCstone
2006-12-12 22:14:16 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Post by Enrico C
Il suffisso .invalid segnala anche agli utenti umani che
quell'indirizzo è invalido.
E qui arriviamo al problema della gatta.
Quale gatta? :)
Quella di http://wiki.news.nic.it/AntiSpam
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Parlando di munging è scontato che si parli di intelligenza umana,
perché il metodo si basa proprio sulla differenza tra un umano e una
macchina.
Per chi non è italiano, la parola "Taglia" vuol dir ben poco. ;)
Una volta usavo ne campo from l'indirizzo ***@this.address
Penso che molti dei miei interlocutori non l'abbiano capita.
Non si può prescindere da una lingua, a meno di non usare
esclusivamente simboli. E' un'idea.
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Se il poster e chi vuole scrivergli in privato sono umani, sono
anche intelligenti sia nel fare il munging che nel rimuoverlo,
quindi .invalid è inutile. Già comprovato.
Dunque per far decifrare il tuo indirizzo sfrutti del "tempo
macchina" dell'intelligenza altrui
L'intelligenza è il requisito irrinunciabile del munging. Del resto ti
rammento che anche nel testo il suffisso .invalid deve essere
accompagnato dal munging: <<il suffisso ".invalid" non serve tanto a
ricevere meno spam, ma semplicemente stabilisce che quell'indirizzo non
è valido>>
Post by Enrico C
, oltre ad abusare di un indirizzo
che non ti appartiene. Se per esempio un signor Mario Taglia si
creerà un giorno l'indirizzo email.it che stai usando abusivamente,
lo troverà già infestato dallo spam derivante dal tuo uso ;-)
Ma allora ti perdi i pezzi del discorso :-)
Il mio è "munging invalidante". Il mio provider non ammette ilsegno di
underscore alla fine dello username, per cui il signor Mario Taglia non
potrà registrare quell'indirizzo.
Post by Enrico C
Post by DOCstone
mentre tra quelli fantasiosi
Questo poi si potrebbe equivocare anche in Italia. Dovrei desumere
che è invalido solo perché contiene parti in maiuscolo?
Il paragone più calzante è quello con (come si chiamano?) quei codici
alfanumerici inseriti in una matrice colorata per l'accesso a
determinati servizi internet, che solo l'intelligenza umana riesce a
sintetizzare, come questo:
http://www.nic.it/cgi-bin/Whois/encodedWhois.cgi

Allora ben venga il maiuscolo o qualsiasi altro elemento "intuitivo".
Post by Enrico C
Può darsi, ma può anche darsi che chi ti scrive non si accorga del
"quiz", o non abbia voglia di perderci tempo.
Perché io mi devo sobbarcare di spam per permettere a uno svogliato di
non perdee tempo a scrivermi?
Se non vuole perdere tempo mi risponde nel NG, cosa che preferisco.
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-13 08:49:33 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Penso che molti dei miei interlocutori non l'abbiano capita.
Non si può prescindere da una lingua, a meno di non usare
esclusivamente simboli. E' un'idea.
Imho, o usi qualcosa di universalmente noto, o entrambe le lingue...
Post by DOCstone
L'intelligenza è il requisito irrinunciabile del munging. Del resto ti
rammento che anche nel testo il suffisso .invalid deve essere
accompagnato dal munging: <<il suffisso ".invalid" non serve tanto a
ricevere meno spam, ma semplicemente stabilisce che quell'indirizzo non
è valido>>
Certo, ma è quel suffisso che ti avverte "Occhio che l'indirizzo è
invalido!".
Avverte anche il reader che ti impedisce di far partire un'email verso
quell'indirizzo.
Post by DOCstone
Ma allora ti perdi i pezzi del discorso :-)
Il mio è "munging invalidante". Il mio provider non ammette ilsegno di
underscore alla fine dello username, per cui il signor Mario Taglia non
potrà registrare quell'indirizzo.
Già ti è stato fatto notare che non è un criterio molto sicuro. Inoltre,
potrebbe anche andar bene nel caso specifico, ma lo trovo un po' complicato
da proporre come "modello" di munging alternativo a quelli del Wiki
AntiSpam.
Post by DOCstone
Allora ben venga il maiuscolo o qualsiasi altro elemento "intuitivo".
Ciò che è "intuitivo" per te potrebbe non esserlo per altri. Il suffisso
.invalid invece segnala in maniera inequivoca.
Post by DOCstone
Perché io mi devo sobbarcare di spam per permettere a uno svogliato di
non perdee tempo a scrivermi?
Se non vuole perdere tempo mi risponde nel NG, cosa che preferisco.
Quello che non capisco è:
1. perché non vuoi aggiungere un semplice suffisso che segnala a macchine e
umani che l'indirizzo non è valido?
2. perché non vuoi considerare, come modello antispam, un sistema molto più
semplice e sicuro per evitare di abusare di indirizzi altrui, basato
sull'alterazione del nome del provider?
DOCstone
2006-12-13 09:59:18 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
L'intelligenza è il requisito irrinunciabile del munging. Del resto
ti rammento che anche nel testo il suffisso .invalid deve essere
accompagnato dal munging: <<il suffisso ".invalid" non serve tanto a
ricevere meno spam, ma semplicemente stabilisce che quell'indirizzo
non è valido>>
Certo, ma è quel suffisso che ti avverte "Occhio che l'indirizzo è
invalido!".
Non ce n'è bisogno, se si usa l'intelligenza.
Post by Enrico C
Avverte anche il reader che ti impedisce di far partire un'email
verso quell'indirizzo.
Non è così:

Return-Path: <MAILER-DAEMON>
Delivered-To: docstone*....it
Date: Wed, 13 Dec 2006 10:31:40 +0100 (CET)
From: MAILER-***@smtp-out2.email.it (Mail Delivery System)
Subject: Undelivered Mail Returned to Sender

This is the Email.it program at host smtp-out2.email.it.

I'm sorry to have to inform you that the message returned
below could not be delivered to one or more destinations.

<docstone*email.invalid>: Name service error for name=email.invalid
type=A: Host not found
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Ma allora ti perdi i pezzi del discorso :-)
Il mio è "munging invalidante". Il mio provider non ammette ilsegno
di underscore alla fine dello username, per cui il signor Mario
Taglia non potrà registrare quell'indirizzo.
Già ti è stato fatto notare che non è un criterio molto sicuro.
Può essere sviluppato per diventare più che sicuro. Ad esempio il
munging invlidante potrebbe contenere carateri UNIVERSALMENTE non
accettati in base a qualche RFC recente, oppure il TLD potrebbe essere
modificato in modo da non temere che possa essere creato per i prossimi
20 anni (questa parte manca del tutto nel testo antispam).
Ad esempio .commmmmmm
Post by Enrico C
Inoltre, potrebbe anche andar bene nel caso specifico, ma lo trovo un
po' complicato da proporre come "modello" di munging alternativo a
quelli del Wiki AntiSpam.
Ti spaventano le cose complicate?
Personalmente ritengo che quando si affrontano poi diventano semplici.
E diventa altrettanto semplice trasmetterle. Ad esempio, mi pare che
nessun indirizzo email possa contenere il segno =
Se questa cosa fosse verificata, sarebbe semplicissimo spiegare come
fare un mungin invalidante sicuro.
Benissimo, il succo del discorso.
Post by Enrico C
1. perché non vuoi aggiungere un semplice suffisso che segnala a
macchine e umani che l'indirizzo non è valido?
Perchè è inutile.

Le macchine sono stupide, come vedi dalla mail che mi è tornata
indietro (e non contestarmi l'uso di OE perchè quella è la realtà della
base e la base ha sempre ragione, in usenet). In questi casi invalid è
inutile.
Invece gli harvester nonsono così stupidi da farsi ingannare da
.invalid per cui continueranno a mandare monnezza all'indirizzo mungato
che c'è dietro .invalid. In questi casi invalid è inutile.
Riguardo agli umani, gli stessi sono intelligenti e non si fermano
certo di fronte alla mancanza di .invalid. In questi casi invalid è
inutile
Post by Enrico C
2. perché non vuoi considerare, come modello antispam, un sistema
molto più semplice e sicuro per evitare di abusare di indirizzi
altrui, basato sull'alterazione del nome del provider?
Perché non sono d'accordo che sia più semplice (è solo più vecchio), ma
soprattutto perché il metodo indicato nel testo antispam non è affatto
sicuro. Infatti suggerisce un munging qualsiasi con l'aggiunta del
suffisso invalid. Un harvester toglie immediatamente il suffisso e
manda monnezza all'indirizzo mungato. Invece secondo me occorre porre
attenzione a _come_ si fa il munging, in modo da ridurre l'impegno dei
server di posta. Quindi è più sicuro quest'ultimo metodo.
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-13 11:33:06 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Post by Enrico C
Avverte anche il reader che ti impedisce di far partire un'email
verso quell'indirizzo.
<docstone*email.invalid>: Name service error for name=email.invalid
type=A: Host not found
Ma il tuo reader non ti avverte che quell'indirizzo è invalido, prima di
inviare? Il mio sì.
Post by DOCstone
accettati in base a qualche RFC recente, oppure il TLD potrebbe essere
modificato in modo da non temere che possa essere creato per i prossimi
20 anni (questa parte manca del tutto nel testo antispam).
Ad esempio .commmmmmm
Il che equivale ad alterare il nome del provider, come proponevo, no?
Post by DOCstone
Ti spaventano le cose complicate?
Sì. Sono per le cose semplici, tutte le volte che è possibile.


[...]
Post by DOCstone
nessun indirizzo email possa contenere il segno =
Se questa cosa fosse verificata, sarebbe semplicissimo spiegare come
fare un mungin invalidante sicuro.
Che quel "=" significhi che l'indirizzo è alterato lo vai a spiegare a
tutti i milioni di utenti?
Inoltre, cosa dovrei pensare vedendo un "="? Che quell'indirizzo non è da
prendere in considerazione, oppure che posso utilizzarlo togliendo l' "=" ?
Boh!
Se il tuo sistema diventasse una moda per il munging, gli harvester non
dovrebbero far altro che togliere il segno uguale dove lo incontrano.
Post by DOCstone
Post by Enrico C
1. perché non vuoi aggiungere un semplice suffisso che segnala a
macchine e umani che l'indirizzo non è valido?
Perchè è inutile.
Non è la panacea, ma svolge il suo ruolo, segnalare l''invalidità.
Agli umani, ai reader e ai server.
Post by DOCstone
Le macchine sono stupide, come vedi dalla mail che mi è tornata
indietro (e non contestarmi l'uso di OE perchè quella è la realtà della
base
Però se vuoi puoi usare un reader che ti avverte e ti evita di inviare
email a un indirizzo sicuramente invalido, neanche per distrazione. Non è
un obbligo ma una possibilità.
Post by DOCstone
e la base ha sempre ragione, in usenet). In questi casi invalid è
inutile.
Invece gli harvester nonsono così stupidi da farsi ingannare da
.invalid per cui continueranno a mandare monnezza all'indirizzo mungato
che c'è dietro .invalid.
A che scopo, visto che l'indirizzo mungato che c'è dietro .invalid è
sicuramente invalido?
Post by DOCstone
In questi casi invalid è inutile.
Riguardo agli umani, gli stessi sono intelligenti e non si fermano
certo di fronte alla mancanza di .invalid. In questi casi invalid è
inutile
Ci sono anche i distratti, quelli che preferiscono applicare la propria
intelligenza su altro, quelli che non parlano la tua lingua, quelli che ti
scrivono in maniera automatica ma non sono spammer...
Post by DOCstone
Post by Enrico C
2. perché non vuoi considerare, come modello antispam, un sistema
molto più semplice e sicuro per evitare di abusare di indirizzi
altrui, basato sull'alterazione del nome del provider?
Perché non sono d'accordo che sia più semplice (è solo più vecchio),
Beh, è più intuitivo che riconoscere un indirizzo invalido dalla presenza
di un segno uguale!
E comunque eviteresti di abusare di indirizzi altrui e di impegnare in
alcun modo quel server.
Post by DOCstone
ma
soprattutto perché il metodo indicato nel testo antispam
[...]

Quel testo si può correggere e migliorare, dove occorre, è un wiki! :)
--
"CAT-lendario 2007! Oltre 120 mici si sono messi in posa per aiutare gli
a-mici meno fortunati, nello specifico quelli abbandonati."

http://catlendario.blogspot.com/
DOCstone
2006-12-13 12:42:31 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Post by Enrico C
Avverte anche il reader che ti impedisce di far partire un'email
verso quell'indirizzo.
<docstone*email.invalid>: Name service error for name=email.invalid
type=A: Host not found
Ma il tuo reader non ti avverte che quell'indirizzo è invalido, prima
di inviare?
No
Post by Enrico C
Post by DOCstone
accettati in base a qualche RFC recente, oppure il TLD potrebbe
essere modificato in modo da non temere che possa essere creato per
i prossimi 20 anni (questa parte manca del tutto nel testo
antispam). Ad esempio .commmmmmm
Il che equivale ad alterare il nome del provider, come proponevo, no?
Il nome del provider e alterare il TLD non sono esattamente la stessa
cosa. Nel testo è spiegato che alterare il nome del provider comporta
la necessità di verificare (periodicamente) che il nome alterato non
esista e non venga registrato, cosa che potrebbe potenzialmente
avvenire in qualsiasi momento.
Invece i TLD li decide icann e per farlo occorrono procedure che durano
diversi anni. Siccome sono in numero ristretto, ecco che l'alterazione
del TLD ha probabilità quasi nulle di creare problemi, specie se fatta
con intelligenza (ad esempio se esiste .org visto che stanno ritardando
anche la creazione di .sex è escludibile la creazione di .orgy in
questa vita). Questa spiegazione però imho manca, nel testo.
Post by Enrico C
Post by DOCstone
nessun indirizzo email possa contenere il segno =
Se questa cosa fosse verificata, sarebbe semplicissimo spiegare come
fare un mungin invalidante sicuro.
Che quel "=" significhi che l'indirizzo è alterato lo vai a spiegare
a tutti i milioni di utenti?
Inoltre, cosa dovrei pensare vedendo un "="? Che quell'indirizzo non
è da prendere in considerazione, oppure che posso utilizzarlo
togliendo l' "=" ? Boh!
user=SPAMMATASSORETA=*example.commmmm
Si capisce, così? ;-)
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Post by Enrico C
1. perché non vuoi aggiungere un semplice suffisso che segnala a
macchine e umani che l'indirizzo non è valido?
Perchè è inutile.
Non è la panacea, ma svolge il suo ruolo, segnalare l''invalidità.
Agli umani, ai reader e ai server.
Ti ho dimostrato che il reader più diffuso non lo riconosce, ti ho
dimostrato che gli umani non ne hanno bisogno, ti ho dimostrato che i
server non ne hanno bisogno, quando il munging è invalidante.
Non so proprio cosa posso fare di più.
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Perché non sono d'accordo che sia più semplice (è solo più vecchio),
Beh, è più intuitivo che riconoscere un indirizzo invalido dalla
presenza di un segno uguale!
Ho detto che il munging invalidante si limita a un solo segno? Non mi
pare, fin da quando ho fatto notare il mio, di munging invalidante.
Post by Enrico C
E comunque eviteresti di abusare di indirizzi altrui e di impegnare
in alcun modo quel server.
Ancora con questi indirizzi altrui? Ancora ti sfugge che dopo munging
c'è scritto INVALIDANTE? Ancora con il problema di impegnare un server
senza dire QUANTO? 8-o
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-13 14:50:25 UTC
Permalink
X-Newsreader: MesNews/1.06.00.00-it
Post by Enrico C
Ma il tuo reader non ti avverte che quell'indirizzo è invalido, prima
di inviare?
No
Da segnalare ad Arnaud...!
Post by Enrico C
Post by DOCstone
accettati in base a qualche RFC recente, oppure il TLD potrebbe
essere modificato in modo da non temere che possa essere creato per
i prossimi 20 anni (questa parte manca del tutto nel testo
antispam). Ad esempio .commmmmmm
Il che equivale ad alterare il nome del provider, come proponevo, no?
Il nome del provider e alterare il TLD non sono esattamente la stessa
cosa.
Giusto, meglio alterare il TLD originale usandone uno che non esiste, anche
per evitare che qualcuno possa creare un dominio di posta come quello
alterato solo per farci dispetto!

In ogni caso, segnalarei la invalidazione con il suffisso .invalid
questa vita). Questa spiegazione però imho manca, nel testo.
Vorrei metterci mano, se Massimo non si oppone...
user=SPAMMATASSORETA=*example.commmmm
Si capisce, così? ;-)
Forse! ;-)
Occhio cmq a non incappare in qualcosa che verifica se trattasi di
indirizzo formalmente valido.

E anche
user=SPAMMATASSORETA=*example.commmmm.INVALID

si capisce...
Ti ho dimostrato che il reader più diffuso non lo riconosce, ti ho
Pazienza. Ce ne sono anche altri che lo riconoscono al volo, aiutando un
utente distratto.
dimostrato che gli umani non ne hanno bisogno, ti ho dimostrato che i
server non ne hanno bisogno, quando il munging è invalidante.
Non so proprio cosa posso fare di più.
Let's agree to disagree :)
Post by Enrico C
Beh, è più intuitivo che riconoscere un indirizzo invalido dalla
presenza di un segno uguale!
Ho detto che il munging invalidante si limita a un solo segno?
Un harvester potrebbe eliminare tutti i segni non validi.
Ancora con questi indirizzi altrui? Ancora ti sfugge che dopo munging
c'è scritto INVALIDANTE?
Ok, con il tuo sistema dei segni non validi, ma non mi pare una proposta
semplice per la massa degli utenti e neanche sicura, potrebbe essere
aggirata eliminando automaticamente quei segni.
Ancora con il problema di impegnare un server senza dire QUANTO? 8-o
Alterando il TLD, come mi pare concordi, si evita del tutto il traffico
spurio a quel server.
--
"CAT-lendario 2007! Oltre 120 mici si sono messi in posa per aiutare gli
a-mici meno fortunati, nello specifico quelli abbandonati."

http://catlendario.blogspot.com/
DOCstone
2006-12-13 15:16:30 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Post by Enrico C
Ma il tuo reader non ti avverte che quell'indirizzo è invalido,
prima di inviare?
No
Da segnalare ad Arnaud...!
Occorre segnalarlo anche a bill, visto che sia Mesnews che OE non
riconoscono .invalid
Oppure ti convinci tu che .invalid non serve, così si fa prima ;-)
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Il nome del provider e alterare il TLD non sono esattamente la
stessa cosa.
Giusto, meglio alterare il TLD originale usandone uno che non esiste,
anche per evitare che qualcuno possa creare un dominio di posta come
quello alterato solo per farci dispetto!
Post by DOCstone
user=SPAMMATASSORETA=*example.commmmm
Si capisce, così? ;-)
Forse! ;-)
Io invece penso che lo capisca anche un inglese ;-)
Post by Enrico C
Occhio cmq a non incappare in qualcosa che verifica se trattasi di
indirizzo formalmente valido.
???
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Ancora con questi indirizzi altrui? Ancora ti sfugge che dopo
munging c'è scritto INVALIDANTE?
Ok, con il tuo sistema dei segni non validi, ma non mi pare una
proposta semplice per la massa degli utenti
Verifichiamo se tra i simboli universalmente invalidanti ci sia ad
esempio =, dopodicchè basta dire: "nel munging inserire il segno = come
nell'esempio seguente: user=SPAMMATASSORETA=*example.commmmm"
Post by Enrico C
potrebbe essere aggirata eliminando automaticamente quei segni.
Ne viene fuori userSPAMMATASSORETA*example.commmmm che non reca
fastidio a nessuno.
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Ancora con il problema di impegnare un server senza dire QUANTO? 8-o
Alterando il TLD, come mi pare concordi, si evita del tutto il
traffico spurio a quel server.
D'accordo, aggiriamo il problema proponendo la falsificazione del TLD,
purché concludiamo che il problema era mal impostato.
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-13 16:13:29 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Post by Enrico C
Post by Enrico C
Ma il tuo reader non ti avverte che quell'indirizzo è invalido,
prima di inviare?
No
Da segnalare ad Arnaud...!
Occorre segnalarlo anche a bill, visto che sia Mesnews che OE non
riconoscono .invalid
Già.
Post by DOCstone
Oppure ti convinci tu che .invalid non serve, così si fa prima ;-)
Bisognerà ricordarsi di modificare anche la rfc 2606, allora ;-)

".invalid" is intended for use in online construction of domain
names that are sure to be invalid and which it is obvious at a
glance are invalid.
Post by DOCstone
Verifichiamo se tra i simboli universalmente invalidanti ci sia ad
esempio =, dopodicchè basta dire: "nel munging inserire il segno = come
nell'esempio seguente: user=SPAMMATASSORETA=*example.commmmm"
Dunque avresti inventato un nuovo standard per segnalare l'invalidità, al
posto di .invalid
Non si fa prima a usare .invalid che fa la stessa cosa, è già riconosciuto
e ha un nome che si spiega da solo?
Post by DOCstone
Post by Enrico C
potrebbe essere aggirata eliminando automaticamente quei segni.
Ne viene fuori userSPAMMATASSORETA*example.commmmm che non reca
fastidio a nessuno.
Dunque, il segno "=" servirebbe unicamente per segnalare l'invalidità, come
fa .invalid , mentre resterebbe immutata la necessità del munging vero e
proprio , perché sia .invalid sia "=" possono essere facilmente
riconosciuti ed eliminati da un harvester, volendo.

P.s. Siamo sicuri che gli harvester non sappiano eliminare anche le
maiuscole?
Post by DOCstone
D'accordo, aggiriamo il problema proponendo la falsificazione del TLD,
Ok.

Ti andrebbe bene un esempio del tipo

***@example.org.CUT-TAGLIA.INVALID

?
Post by DOCstone
purché concludiamo che il problema era mal impostato.
Se parli della pagina wiki, il wiki è fatto apposta per essere migliorato!
:-)
--
"CAT-lendario 2007! Oltre 120 mici si sono messi in posa per aiutare gli
a-mici meno fortunati, nello specifico quelli abbandonati."

http://catlendario.blogspot.com/
DOCstone
2006-12-13 17:41:14 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Oppure ti convinci tu che .invalid non serve, così si fa prima ;-)
Bisognerà ricordarsi di modificare anche la rfc 2606, allora ;-)
Ripeto: la RFC2606 dice come si usa invalid, ma non dice quando si usa,
mentre la RFC1036 dice che nel campo From non si usa.
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Verifichiamo se tra i simboli universalmente invalidanti ci sia ad
esempio =, dopodicchè basta dire: "nel munging inserire il segno =
come nell'esempio seguente: user=SPAMMATASSORETA=*example.commmmm"
Dunque avresti inventato un nuovo standard per segnalare
l'invalidità, al posto di .invalid
Con la differenza che invalid è facilmente leggibile anche dagli
utenti, mentre il munging invalidante è facilmente leggibile solo dal
serve
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Post by Enrico C
potrebbe essere aggirata eliminando automaticamente quei segni.
Ne viene fuori userSPAMMATASSORETA*example.commmmm che non reca
fastidio a nessuno.
Dunque, il segno "=" servirebbe unicamente per segnalare
l'invalidità
No. Il munging invalidante serve a fare 3 cose:
1) indica immediatamente al server che l'indirizzo è inesistente.
2) falsifica un indirizzo proteggendo l'autore del munging da
appropriazioni dell'indirizzo falsificato da parte di terzi.
3) evita che l'inidirzzo falsificato possa un giorno essere
effettivamente creato da qualcuno.

Quello che non fa è segnalare a un altro utente l'invalidità
dell'indrizzo, per cui l'utente sarà costretto ad effettuare alcune
connessioni sinaptiche per riconoscere la falsità dell'indirizzo.
Post by Enrico C
necessità del munging vero e proprio , perché sia .invalid sia "="
possono essere facilmente riconosciuti ed eliminati da un harvester,
volendo.
Mi sembrava che avessi capito, ma evidentemente non è così
Se la falsificazione consistesse nella semplice aggiunta del segno =
(ad esempio user=*example.com) non solo un harvester potrebbe
ricostruire l'inidirizzo corretto, ma anche un umano avrebbe difficoltà
a riconoscere il munging.
Se invece viene usato in unione con altre stringhe (ad esempio
user=SPAMMATASSORETA=*example.com) allora né l'harvester riuscirebbe a
ricostruire l'indirizzo corretto, nè l'utente avrebbe difficoltà a
riconoscere il munging e a eliminarlo.
Post by Enrico C
P.s. Siamo sicuri che gli harvester non sappiano eliminare anche le
maiuscole?
Se le maiuscole formano la stringa NOSPAM certamente un harvester la
riconosce. Se invece formano la stringa SPAMMATASSORETA non credo.
Post by Enrico C
Ti andrebbe bene un esempio del tipo
Non è munging invalidante
Post by Enrico C
Post by DOCstone
purché concludiamo che il problema era mal impostato.
Se parli della pagina wiki, il wiki è fatto apposta per essere
migliorato! :-)
Non mi riferisco solo alla wiki, bensì all'abitudine comune anche nei
NG e anche in questo 3d, di lamentare il problema del server che riceve
lo spam indirizzato a un indirizzo inesistente.
--
Ciao, DOCstone
DOCstone
2006-12-13 20:34:50 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Verifichiamo se tra i simboli universalmente invalidanti ci sia ad
esempio =
Dunque avresti inventato un nuovo standard per segnalare
l'invalidità
Ho verificato. Il riferimento è la RFC2822, che specifica che i segni
ammessi per la composizione della _parte locale_ di un indirizzo email
sono:

Uppercase and lowercase letters (case insensitive)
The digits 0 through 9
The characters ! # $ % & ' * + - / = ? ^ _ ` { | } ~
The character . provided that it is not the first or last character in
the local-part.

Quindi la presenza di uno qualsiasi degli altri caratteri rende
l'indirizzo invalido. Tra questi ad esempio i più semplici:

I caratteri £ = [ ° § ' , ]
Le lettere accentate

C'è da sbizzarrirsi.
Post by Enrico C
Se parli della pagina wiki, il wiki è fatto apposta per essere
migliorato! :-)
E quando c'è un punto di vista opposto sullo stesso argomento che si
fa?
--
Ciao, DOCstone
Gesu`
2006-12-17 15:29:12 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Post by Enrico C
Avverte anche il reader che ti impedisce di far partire un'email
verso quell'indirizzo.
In ogni caso il tuo server non ha fatto uscire la mail.
Quando ho provato a spedire una mail al tuo indirizzo invece è giunta
a email.it, il tuo server ha controllato, ha risposto e il mio server
ha ricevuto la risposta.
Quale dei due metodi spreca meno risorse?
Post by DOCstone
manda monnezza all'indirizzo mungato. Invece secondo me occorre
porre attenzione a _come_ si fa il munging, in modo da ridurre
l'impegno dei server di posta.
Evidentemente parliamo due lingue diverse.
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
http://www.stambugia.com/blog/ | ICQ: 57669970
«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
DOCstone
2006-12-17 19:07:28 UTC
Permalink
Post by Gesu`
Post by Enrico C
Avverte anche il reader che ti impedisce di far partire un'email
verso quell'indirizzo.
In ogni caso il tuo server non ha fatto uscire la mail.
Quando ho provato a spedire una mail al tuo indirizzo invece è
giunta a email.it, il tuo server ha controllato, ha risposto e il
mio server ha ricevuto la risposta.
Quale dei due metodi spreca meno risorse?
Abbiamo appurato altrove che il mio attuale munging invalidante è tale
solo per il servizio email.it (che non ammette l'underscore alla fine
dello username); aabbiamo però appurato che esiste anche il munging
invalidante assoluto, definito (ad esempio) dal mancato rispetto della
RFC2822.
Tale munging invalidante è riconoscibile dal mailreader, che è quindi
perfettamente in condizione di bloccare l'invio a un indirizzo
certamente inesistente.
La differenza con .invalid è che i segni invalidanti sono tanti e
quindi sono meno facilmente rimuovibili dagli harvester.
--
Ciao, DOCstone
Lem Novantotto
2006-12-18 09:10:16 UTC
Permalink
Post by DOCstone
aabbiamo però appurato che esiste anche il munging
invalidante assoluto, definito (ad esempio) dal mancato rispetto della
RFC2822.
Tale munging invalidante è riconoscibile dal mailreader, che è quindi
perfettamente in condizione di bloccare l'invio a un indirizzo
certamente inesistente.
Salve!
Occhio: usare un From *sintatticamente* invalido (per esempio senza @)
sarebbe particolarmente problematico: il mailreader o il newsreader, con
tutta probabilità, lo rifiuterebbero come proprio From, altro che limitarsi
a non spedirci qualcosa.
Post by DOCstone
La differenza con .invalid è che i segni invalidanti sono tanti e
quindi sono meno facilmente rimuovibili dagli harvester.
Perdonate, non ho letto tutto il filone con attenzione, e non vorrei
intervenire a sproposito, ma: appurato che non ha senso modificare un
indirizzo valido semplicemente aggiungendogli ".invalid" in fondo, che cosa
ti impedisce di usare qualcosa come "***@email.it.invalid"?
Magari, meglio, inserendo in firma le istruzioni precise su come modificare
il tuo From per renderlo valido.


Ciò detto, una soluzione ineccepibile e pure comoda è quella di usare nel
From un indirizzo valido ma "di scarto" (per esempio un indirizzo Hotmail,
come faccio io) e nel Reply-To un altro indirizzo valido. Al From arriva
solo SPAM, e lo svuoto da web una volta ogni due o tre settimane,
segnalando a Hotmail[*] che è tutto SPAM (il che dovrebbe aiutarli a
migliorare i loro filtri). Al Reply-To, invece, arriva una quantità di SPAM
praticamente *nulla*, anche senza filtri di sorta.

[*] Ci sono servizi molto migliori di Hotmail, anche e soprattutto per
quanto concerne la manutenzione dei filtri antiSPAM, per esempio
mail.people.it.
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
__________________________________
Combatti l'AIDS col tuo computer: http://fightaidsathome.scripps.edu/
Gesu`
2006-12-17 15:29:12 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Sì, l'avevo già detto, ma il wiki permette a tutti di correggere e
migliorare, penso che lo farò (se anche Gesù è d'accordo)
Ovviamente.

Tieni conto che *example.org* è il dominio da usare quando si fanno
degli esempi (per questo non ne ho usati altri).
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
http://www.stambugia.com/blog/ | ICQ: 57669970
«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
Gesu`
2006-12-17 15:29:11 UTC
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Post by DOCstone
Invece nel testo non trovo tracce di questa intelligenza. Gli
esempi che vengono fatti sono di quanto meno intelligente ci possa
essere.
Difatti sono esempi reali.
Post by DOCstone
inutile per il più banale degli harvester, all'infantilismo
Gli harvester non fanno brute force, e come detto sopra si tratta di
esempi reali.
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
http://www.stambugia.com/blog/ | ICQ: 57669970
«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
Enrico C
2006-12-12 18:40:16 UTC
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Post by Enrico C
Cambierei "è inutile nascondere" in "non basta proteggere"...
Se Massimo non si oppone, procederei col wiki... :)
--
"CAT-lendario 2007! Oltre 120 mici si sono messi in posa per aiutare gli
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http://catlendario.blogspot.com/
Gesu`
2006-12-12 11:07:10 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Gli harvester che cercano gli indirizzi in usenet esistono (e lo
stesso testo lo riconosce più avanti) e sono una fonte di
approviggionamento di email, anche se forse non la principale.
Proteggere l'indirizzo su usenet è quindi utile, anche se non
sufficiente.
Tra "proteggere" e "nascondere" c'è una gran differenza.
Io ad esempio proteggo il mio indirizzo, ma non lo nascondo.
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
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«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
Gesu`
2006-12-12 11:07:09 UTC
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Post by DOCstone
Post by Gesu`
Post by DOCstone
il punto, chi non vuole i numeri, ecc. Allora basta camuffare
opportunamente il proprio indirizzo in modo da renderlo "non
registrabile" con quel prvider, affinché nessuno possa
obiettare, né possa approfittarne, e che il provider possa
facilmente filtrarlo. O no?
Perché fare tutto questo
"tutto questo" è una banalità, più seplice a farsi che a dirsi.
Non direi, mi pare più semplice inserire un semplice suffisso, inoltre
vorrei chiederti se hai contattato il gestore del tuo servizio email e
gli hai chiesto se quegli indirizzi possono essere adoperati. Il fatto
che non possano essere registrati non significa che non appartengano a
nessuno, il tuo provider potrebbe aver deciso di assegnarli soltanto a
certe tipologie di utenti, ad esempio ai propri i dipendenti. Oppure è
possibile che questo accada in futuro, chi può dirlo?
Il punto è che un indirizzo email sintatticamente valido appartiene al
provider e se non si ha il diritto esplicito di utilizzarlo, non lo si
deve fare.
Post by DOCstone
Post by Gesu`
comunque rispondo anche io: mediamente
ricevo una email di spam a settimana. Più o meno.
Ma hai il munging nel Reply-to oppure no?
Come ti hanno già detto no, non ce l'ho.
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
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«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
DOCstone
2006-12-12 13:56:56 UTC
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Post by Gesu`
Post by DOCstone
Post by Gesu`
Post by DOCstone
il punto, chi non vuole i numeri, ecc. Allora basta camuffare
opportunamente il proprio indirizzo in modo da renderlo "non
registrabile" con quel prvider, affinché nessuno possa
obiettare, né possa approfittarne, e che il provider possa
facilmente filtrarlo. O no?
Perché fare tutto questo
"tutto questo" è una banalità, più seplice a farsi che a dirsi.
Non direi, mi pare più semplice inserire un semplice suffisso,
Inefficace
Post by Gesu`
il tuo provider potrebbe aver deciso di assegnarli soltanto a
certe tipologie di utenti
Se il mio provider mi segnalerà l'inopportunità di indicare un
indirizzo munging invalidante, allora cambierò indirizzo o cambierò
provider.
Lo ritengo improbabile, ma sarei lieto di ricever informazioni su
analoghi casi reali.
Nota bene che ho detto "indicare", che non è "utilizzare". Sono gli
spammer che eventualmente lo utilizzano.
Post by Gesu`
Oppure è possibile che questo accada in futuro, chi può dirlo?
Questo sì è da tenere in considerazione. Ad esempio in passato un
grande provider (tiscali o libero non ricordo) non accettava email con
il punto, che oggi sono quasi uno standard, e oggi invece si.
Occorre un munging invalidante ben marcato per essere un po' più
sicuri.
Post by Gesu`
se non si ha il diritto esplicito di utilizzarlo, non lo si deve
fare.
Questi atteggiamenti dogmatici fanno male a usenet, imho ovviamente.
Post by Gesu`
Post by DOCstone
Ma hai il munging nel Reply-to oppure no?
Come ti hanno già detto no, non ce l'ho.
E il finto munging è utile come arma di riduzione dello spam? Se sì,
perché non indicarlo nel wiki?
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-12 18:39:19 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Post by Gesu`
se non si ha il diritto esplicito di utilizzarlo, non lo si deve
fare.
Questi atteggiamenti dogmatici fanno male a usenet, imho ovviamente.
A me pare che di "dogmatico" ci sia solo la tua ostinazione a fare come ti
pare senza tener conto di regole e cortesia.
--
"CAT-lendario 2007! Oltre 120 mici si sono messi in posa per aiutare gli
a-mici meno fortunati, nello specifico quelli abbandonati."

http://catlendario.blogspot.com/
DOCstone
2006-12-12 22:19:41 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Post by Gesu`
se non si ha il diritto esplicito di utilizzarlo, non lo si deve
fare.
Questi atteggiamenti dogmatici fanno male a usenet, imho ovviamente.
A me pare che di "dogmatico" ci sia solo la tua ostinazione a fare
come ti pare senza tener conto di regole e cortesia.
No per favore non fare il Mamo anche tu.
Contesto questo modo di attaccare chi la pensa diversamente basandosi
su "regole" indefinite e indefinibili prive di riferimenti oggettivi e
su "cortesia" che significa solo assecondare le paturnie del primo che
passa. Così se uno dice "no" è scortese. Andiamo...
Io sono qui per discutere. Puoi non essere d'accordo, ma non puoi dire
che io non abbia argomenti per suffragare le mie tesi.
--
Ciao, DOCstone
Enrico C
2006-12-13 09:05:08 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Contesto questo modo di attaccare chi la pensa diversamente
Guarda che sei tu che hai dato giudizi, parlando di "atteggiamenti
dogmatici", e a proposito degli esempi della pagina wiki, di scarsa
"intelligenza" e "infantilismo"...
DOCstone
2006-12-13 10:06:46 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Contesto questo modo di attaccare chi la pensa diversamente
Guarda che sei tu che hai dato giudizi, parlando di "atteggiamenti
dogmatici"
Chiarimenti.
Dogmatico: "che sostiene una dottrina con intransigenza senza addurre
prove o ammettere eccezioni"
A me piacerebbe che quando si fa un'affermazione, si spieghi anche
Post by Enrico C
Post by DOCstone
Post by Gesu`
se non si ha il diritto esplicito di utilizzarlo, non lo si deve
fare.
e a proposito degli esempi della pagina wiki, di scarsa
"intelligenza" e "infantilismo"...
Non era riferito al testo o all'autore, ma agli esempi, e non era usato
in tono offensivo, perché il ricorso all'antipatico termine
"intelligenza" era necessario per definire la differenza tra uomo e
macchina.

Quindi quello che volevo dire era che degli esempi riportati, ilprimo
non ingannava la macchina (e perciò mancava di intelligenza), mentre il
secondo non era ricostruibile da un umano (e quindi non sfruttava la
sua intelligenza).

Spero di aver chiarito che non era mia intenzione offendere.
--
Ciao, DOCstone
Gesu`
2006-12-17 15:29:10 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Post by Gesu`
Post by DOCstone
"tutto questo" è una banalità, più seplice a farsi che a dirsi.
Non direi, mi pare più semplice inserire un semplice suffisso,
Inefficace
Per segnalare che l'indirizzo non è valido è l'unico efficace.
Post by DOCstone
Post by Gesu`
il tuo provider potrebbe aver deciso di assegnarli soltanto a
certe tipologie di utenti
Se il mio provider mi segnalerà l'inopportunità di indicare un
indirizzo munging invalidante, allora cambierò indirizzo o
cambierò provider.
Perché dovrebbe?
Oppure hai segnalato al tuo provider che stai utilizzando un indirizzo
simile?
Post by DOCstone
Post by Gesu`
se non si ha il diritto esplicito di utilizzarlo, non lo si deve
fare.
Questi atteggiamenti dogmatici fanno male a usenet, imho
ovviamente.
Io ti suggerisco di utilizzare un indirizzo reale, se non lo vuoi fare
ti suggerisco di adoperarne uno con antispam invalidato correttamente,
se non vuoi nemmeno fare questo ti chiedo almeno di usare un indirizzo
non valido.
L'unico punto fermo del mio ragionamento è: non utilizzare mai risorse
che non ti appartengono solo per la tua comodità. Se poi per te questo
è dogmatismo non so che farci, io lo ritengo semplice buon senso.
Post by DOCstone
E il finto munging è utile come arma di riduzione dello spam? Se
sì, perché non indicarlo nel wiki?
Credevo di averlo indicato, ricontrollerò.
(Sì, molto efficace.)
--
Ciao, Massimo | Jabber: ***@jabber.linux.it
http://www.stambugia.com/blog/ | ICQ: 57669970
«Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?»
DOCstone
2006-12-17 19:07:24 UTC
Permalink
Post by Gesu`
Post by DOCstone
Se il mio provider mi segnalerà l'inopportunità di indicare un
indirizzo munging invalidante, allora cambierò indirizzo o
cambierò provider.
Perché dovrebbe?
Perché se mi segnalasse che un mio comportamento gli causa un disagio,
provvederei senz'altro. Tuttavia non me lo ha segnalato. Nè mi hai
segnalato tu casi analoghi, nonostante te l'abbia chiesto.
Scusa, ma perché ti preoccupi tu per loro, quando loro non si
lamentano?
Post by Gesu`
Oppure hai segnalato al tuo provider che stai utilizzando un
indirizzo simile?
Io non lo sto /usando/ così come non starei usando il tuo indirizzo
email anche se lo scrivessi qui di seguito.
Post by Gesu`
Post by DOCstone
Post by Gesu`
se non si ha il diritto esplicito di utilizzarlo, non lo si deve
fare.
Questi atteggiamenti dogmatici fanno male a usenet, imho
ovviamente.
L'unico punto fermo del mio ragionamento è: non utilizzare mai
risorse che non ti appartengono solo per la tua comodità.
Un indirizzo non assegnato e non assegnabile ai sensi della RFC2822 non
è una risorsa.
Post by Gesu`
Post by DOCstone
E il finto munging è utile come arma di riduzione dello spam? Se
sì, perché non indicarlo nel wiki?
Credevo di averlo indicato, ricontrollerò.
(Sì, molto efficace.)
Bene allora, è una cosa da sperimentare. Per il momento evidenzia che
gli harveser elaborano gli indirizzi eliminando le stringhe più banali.
--
Ciao, DOCstone
Lem Novantotto
2006-12-18 09:28:14 UTC
Permalink
Post by DOCstone
Perché se mi segnalasse che un mio comportamento gli causa un disagio,
provvederei senz'altro. Tuttavia non me lo ha segnalato.
Come farebbe il tuo provider a sapere che il disagio è causato da te, dal
tuo From?
Post by DOCstone
Nè mi hai
segnalato tu casi analoghi, nonostante te l'abbia chiesto.
Scusa, ma perché ti preoccupi tu per loro, quando loro non si
lamentano?
Una questione di efficienza, anche economica. Tutti i bit che viaggiano
costano, e alla fine qualcuno paga: tutti paghiamo. E, quando il loro
server è impegnato a controllare che l'indirizzo indicato nel tuo From non
esiste, ha meno tempo per fare altro (cose utili che magari mi servono).
Post by DOCstone
Post by Gesu`
Oppure hai segnalato al tuo provider che stai utilizzando un
indirizzo simile?
Io non lo sto /usando/ così come non starei usando il tuo indirizzo
email anche se lo scrivessi qui di seguito.
Stai dicendo di usarlo a chi ti vuole contattare, però.
Post by DOCstone
Un indirizzo non assegnato e non assegnabile ai sensi della RFC2822 non
è una risorsa.
Un indirizzo non assegnato e non assegnabile ai sensi della RFC2822 non
è un indirizzo. E il From deve contenere una lista di indirizzi.
--
Bye, Lem
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DOCstone
2006-12-18 14:48:12 UTC
Permalink
Post by Lem Novantotto
Post by DOCstone
Perché se mi segnalasse che un mio comportamento gli causa un
disagio, provvederei senz'altro. Tuttavia non me lo ha segnalato.
Come farebbe il tuo provider a sapere che il disagio è causato da
te, dal tuo From?
Con google.
http://groups.google.it/groups?q=docstone_taglia_%40email.it
Però la domanda è meno banale di quanto sembri. In effetti, anche dopo
aver usato google, occorre valutare se il disagio è causato dal fatto
che io INDICO quell'indirizzo nel mio From oppure da terzi che
indebitamente USANO quell'indirizzo per inviare spam. Comunque mi
riprometto di cambiarlo almeno in qualcosa del tipo
docstone=taglia=%40email.it
Post by Lem Novantotto
Post by DOCstone
Nè mi hai
segnalato tu casi analoghi, nonostante te l'abbia chiesto.
Scusa, ma perché ti preoccupi tu per loro, quando loro non si
lamentano?
Una questione di efficienza, anche economica. Tutti i bit che
viaggiano costano, e alla fine qualcuno paga: tutti paghiamo.
E, quando il loro server è impegnato a controllare che l'indirizzo
indicato nel tuo From non esiste, ha meno tempo per fare altro
(cose utili che magari mi servono).
Perdonami. Su questo e altri punti da te citati nell'altro tuo post
odierno abbiamo già discusso nel corso del 3ad. Se poi c'è qualcosa da
di nuovo ben venga :-)
Post by Lem Novantotto
Post by DOCstone
Post by Gesu`
Oppure hai segnalato al tuo provider che stai utilizzando un
indirizzo simile?
Io non lo sto /usando/ così come non starei usando il tuo indirizzo
email anche se lo scrivessi qui di seguito.
Stai dicendo di usarlo a chi ti vuole contattare, però.
Anche su questo ho già detto che i miei corrispondenti, persone
intelligenti (in quanto persone) sono autonomamente in grado di
associare alla stringa _taglia_ l'azione di ripulire l'indirizzo.
Il tutto è facilmente documentabile.
http://groups.google.it/group/it.discussioni.ingegneria.civile/msg/e8ba67bae06ee92b
Post by Lem Novantotto
Post by DOCstone
Un indirizzo non assegnato e non assegnabile ai sensi della RFC2822
non è una risorsa.
Un indirizzo non assegnato e non assegnabile ai sensi della
RFC2822 non è un indirizzo. E il From deve contenere una lista di
indirizzi.
Anche su questo abbiamo già parlato della della RFC1036 (che disciplina
il campo From) e del fatto che tale norma del 1987 sia antecedente alla
nascita dello spam (1994).
--
Ciao, DOCstone
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