Post by snailora, qual è l'unico programma che trova già preinstallato e senza il
bisogno di configurare con alcun parametro (*)?
In effetti è un bel vantaggio in termini di semplicità per molti utenti.
personalmente, ne sono sempre piu' convinto.
Sono convinto anch'io che la spiegazione di certi fenomeni si trovi,
almeno in parte, in certi dettagli apparentemente banali tuttavia
importanti.
aggiungerei: in BUONA parte.
uno dei tanti esempi *banali* che posso aggiungere (sembra fuori
contesto, ma non lo è affatto).
con il Lug abbiamo appena stilato il calendario del prossimo corso Linux
e forse per la prima volta gli organizzatori sono partiti da una banale
- - ma fondamentale! - osservazione: l'utenza che si rivolge a questi
corsi è una "popolazione" che parte da un approccio "windows-iano" al
computer. inutile quindi mirare alto fin da subito, quando il problema
di base, per loro, è far coesistere i due sistemi operativi sul medesimo
pc (sui perchè, poi, vogliano installare anche Linux, si potrebbe aprire
un dibattito a parte :-) )
ritengo che la mancanza principale degli studiosi / osservatori del
settore sia proprio quella di dare per scontate le cose "banali".
ancora una volta, quindi, non ci si mette "dalla parte degli utenti", ma
si cerca di analizzarne i comportamenti secondo categorie "altre",
troppo alte per l'oggetto dell'osservazione, l'utente che, appunto, ha
problemi "banali" e/o "banalmente" si pone/approccia il computer, e
Internet.
Il non-successo di Usenet, ad esempio, è dovuto anche a questo, al fatto
che anche per un uso di base occorrono alcune conoscenze e impostazioni
(come minimo il newsserver, talvolta anche l'uso del killfile,
l'impostazione della propria email, ma poi anche il xpost, il fup2, gli
header, i manifesti, il FQDN, e via dicendo...).
stai unendo due aspetti del problema, e non so quanto sia
giusto/corretto e quanto possa portare leggermente fuori tema la
discussione. provo a riassumerli cosi':
da una parte c'è la questione "software" (client, configurazione,
server, etc); dall'altra la questione "regole", e non solo la netiquette
(xpost, f/up, manifesti etc)
sulla prima questione (ammesso si possa fare / ci sia già del materiale
disponibile) sarebbe interessante, ad es., vedere quanti utenti di
usenet utilizzino un client specifico (non importa quale, basta che sia
da scaricare/installare/configurare sul proprio pc), e quanti arrivino
via web, come con google news.
se c'e' stato uno spostamento dell'utenza dalla prima alla seconda
categoria (e imho, presumo di si), allora l'ipotesi di "psicologia
ingenua" è valida :-)
sulla seconda questione credo incida più il concetto di "perdita di
utenti": perchè devo impazzirmi a capire le regole di it.*, interagire
con un Ente come il GCN, litigare con decine di utOnti/trolls etc su
usenet, quando con un semplice "click" apro un gruppo di facebook dove
sono il "fondatore" e invito chi mi pare? :-)
Il tutto, condito da un
certo tecnicismo del linguaggio e da una certa aria di superiorità verso
i niubbi, non temperata nemmeno dall'interesse verso possibili
"utenti-clienti", visto che Usenet, specie la parte testuale, ha poche
potenzialità commerciali.
quoto :-) evidenziando/disaggregando diversi (sotto)temi:
- - lo "snobismo" (e su questo anche io ho scritto/dibattuto eoni fa ...)
- - il "testuale" (figuriamoci, in un'epoca dove foto e videocamere
digitali sono ormai alla portata di tutti e microsoft imperversa con
l'interoperabilità dei vari accessori ... posso usare foto, video e
quant'altro, perchè limitarmi solo a *scrivere* ? )
- - il "commerciale" (anche qua, apriamo un thread a parte? :-) ne ho
giusto spizzicato un po' nell'articolo appena postato sul blog)
Aggiungo che c'è poco da ironizzare sugli utenti meno informaticamente
capaci, che possono non capire la differenza tra un computer e un barile
di acciughe,
mai ironizzato ne' preso sottogamba, anzi :-)
ma possono essere più validi sotto altri aspetti, e quel
che interessa nelle discussioni alla fine non è la loro competenza
tecnico-informatica, ma quel che hanno da dire.
infatti, gli elementi tecnici non mi hanno mai interessanto di per se',
quanto piuttosto l'uso strumentale-comunicativo che ne deriva, o ne
potrebbe derivare.
e questo, fin dai tempi delle bbs e di fidonet :-)
Meglio sarebbe chiedersi
se alcuni livelli di complessità sono davvero necessari o sarebbe
possibile semplificarli, quanto meno attraverso una diversa
comunicazione. Ma sono discorsi già fatti.
imho, con il web 2.0 sono gia' belli e semplificati :-)
ecco perchè il social network vive ... e usenet no.
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ciao, snail
"Chi riceve un'idea da me, ricava conoscenza senza diminuire la mia;
come chi accende la sua candela con la mia, riceve luce senza lasciarmi
al buio". - Thomas Jefferson