Discussione:
Big Data e privacy
(troppo vecchio per rispondere)
Lidrie
2013-06-07 07:34:43 UTC
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Buongiorno,
ieri è scoppiato il caso NSA/Verizon, oggi leggo che il governo americano
precisa che l'enorme mole di dati loggata sugli utenti delle grandi
compagnie internet-oriented viene scandagliata 'solo' per analizzare i
cittadini non USA. Quindi anche noi europei.

Ora, considerando i dati personali e di relazione interpersonali che
generiamo con le email, le chat, social vari, rubriche e calendari remoti,
chiavi di ricerca e siti visitati, file in cloud, immagini nei cui exif
spesso ci sono i dati GPS, etc, etc, tenuto conto che ormai anche le
telefonate stanno migrando massicciamente su IP e quindi tracciabili
remotamente, considerando anche la teoria dei 6 gradi di separazione,
quanto ha senso continuare ad accumulare, catalogare e conservare migliaia
di foglietti con firma in calce per autorizzare il trattamento dei dati
personali dei clienti di una attività? In fondo se compri qualcosa che
richiede i tuoi dati (p.e. una polizza) è pacifico che DEVI fornire i tuoi
dati, che senso ha autorizzare l'uso di dati contenuti in un contratto che
hai sottoscritto? Bisanzio ci fa un baffo!

Nel frattempo, dall'altra parte del mondo, strafottendosene dei nostri
pareri ...

PS: ora mi aspetto una 'vibrante' presa di posizione della UE.
--
Sans
Leonardo Serni
2013-06-07 08:42:05 UTC
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Post by Lidrie
quanto ha senso continuare ad accumulare, catalogare e conservare migliaia
di foglietti con firma in calce per autorizzare il trattamento dei dati
personali dei clienti di una attività?
Sono due scopi diversi:

a) Trattare i tuoi dati per buttartelo nel sottocoda
rompendoti le balle ("Senta che offerta!"),

b) Trattare i tuoi dati per buttartelo nel sottocoda
(almeno in potenza) senza che tu te ne accorga.

La firma in calce serve per limitare il caso (a). Essendo cose non mutuamente
esclusive, non e' che se controllano chi sono i tuoi amici su Facebook allora
non ti chiamano per venderti un'offerta di fonia mobile a carbonella. E cosi'
pure viceversa.

Preso atto del fatto che la sorveglianza indiretta a scopo di controllo e' un
qualche cosa che al massimo puoi incentivare la gente a giurare, mentendo, di
non farla (finche' non li scoprono: dopodiche' continueranno uguale, standoci
un po' piu' attenti pero' magari anche no), ridurre almeno la (a) HA senso.

Se uno proprio insiste penso che i vari Governi siano d'accordissimo a metter
su un registro di gente che NON vuole essere tracciata... lo considererebbero
una iniziativa veramente valida, in quanto sono i nomi di quelli che andranno
tracciati per primi, perche' evidentemente hanno la coscienza sporca :-)

Leonardo
--
Were I Glenallan's Earl this tide, and were you Roland Cheyne,
My spur would be in my horse's side, the bridle upon his mane.
If they hae twenty thousand blades and we twice ten times ten,
Yet they hae but their tartan plaids, and we're mail-clad men.
Lidrie
2013-06-08 08:51:49 UTC
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venerdì 07/06/2013 10.42.05 Leonardo Serni in
Post by Leonardo Serni
Post by Lidrie
foglietti con firma in calce per autorizzare il trattamento dei dati
personali dei clienti di una attività?
a) Trattare i tuoi dati per buttartelo nel sottocoda
rompendoti le balle ("Senta che offerta!"),
La firma in calce serve per limitare il caso (a). Essendo cose non mutuamente
esclusive, non e' che se controllano chi sono i tuoi amici su Facebook allora
non ti chiamano per venderti un'offerta di fonia mobile a carbonella. E cosi'
pure viceversa.
Preso atto ..., ridurre almeno la (a) HA senso.
non mi sono spiegato: dato per assodato che per alcuni acquisti DEVO
fornire dati personali, non si potrebbe evitare la presa in giro (nel caso
dei disonesti) e la rottura inutile e costosa (nel caso dei buonafede)
della compilazione di autorizzazioni ridondanti al trattamento di dati
comunque necessari per l'espletamento del contratto?
Ieri sono passato in banca a sostituire la tessera bancomat: 3 pagine di
contratto, tre firme per le varie clausole (di cui una per dire "si, ho
capito cosa ho firmato sopra"), + una ulteriore per dire "si, vi
autorizzo ad usare i miei dati per intestare la smartcard". Non farlo
avrebbe annullato tutto, quindi *è pleonastico*, una perdita di tempo e
risorse.
Basterebbe che la norma imponesse le autorizzazioni esclusivamente per
l'uso dei dati in attività diverse dall'oggetto del contratto e sua
esecuzione.
A quel punto sarebbero più espliciti gli scopi promozionali o di altro
tipo connessi alla richiesta di consenso, mentre ora molti ti annegano una
autorizzazione generica o addirittura per i sensibili (cfr.
<ko9st6$g1c$***@megan.servidellagleba.it>) mimetizzata in mezzo ad un atto
dovuto per scopo diverso. Di fatto un alto rumore di fondo che ti
impedisce di notare le trappole.
--
Sans
Leonardo Serni
2013-06-08 09:16:39 UTC
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Post by Lidrie
Basterebbe che la norma imponesse le autorizzazioni esclusivamente per
l'uso dei dati in attività diverse dall'oggetto del contratto e sua
esecuzione.
Ahhhh! Ora ho capito. Si'. Allora si', mi pare che sia una cosa logica e
senz'altro da farsi.

Tanto per cominciare tutte le autorizzazioni senza le quali il contratto
non potrebbe in alcun caso avere luogo dovrebbero essere eliminate, date
per implicite nell'atto della stipula.

Ovviamente bisognerebbe stare attenti, nella legge, a specificare che l'
autorizzazione vale solo per il "servizio principale", e quegli scopi in
diretto legame causale con lo stesso. Altrimenti la scappatoia quelli te
la trovano ("Conto corrente pluriservizi: domiciliazione bollette, carta
di credito e active wired marketing comodamente sul telefono di casa").
Post by Lidrie
A quel punto sarebbero più espliciti gli scopi promozionali o di altro
tipo connessi alla richiesta di consenso, mentre ora molti ti annegano una
autorizzazione generica o addirittura per i sensibili (cfr.
dovuto per scopo diverso. Di fatto un alto rumore di fondo che ti
impedisce di notare le trappole.
Quoto e sottoscrivo.

Leonardo
--
Were I Glenallan's Earl this tide, and were you Roland Cheyne,
My spur would be in my horse's side, the bridle upon his mane.
If they hae twenty thousand blades and we twice ten times ten,
Yet they hae but their tartan plaids, and we're mail-clad men.
GabF
2013-06-09 21:40:37 UTC
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Post by Lidrie
Ieri sono passato in banca a sostituire la tessera bancomat: 3 pagine di
contratto, tre firme per le varie clausole (di cui una per dire "si, ho
capito cosa ho firmato sopra"), + una ulteriore per dire "si, vi
autorizzo ad usare i miei dati per intestare la smartcard". Non farlo
avrebbe annullato tutto, quindi *è pleonastico*, una perdita di tempo e
risorse.
Intesa da un po' di tempo obbliga ad accettare l'uso a fini commerciali
e di profilazione per accedere ai servizi internet (inclusi pagamenti
con carta di credito): i moduli vengono stampati con le caselle già
'checkate', gli impiegati sono sbalorditi se provi ad obiettare e se
riesci a convincerli dopo 10 minuti a togliere le check l'applicazione
non permette di proseguire.

fm
2013-06-08 05:54:02 UTC
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Post by Lidrie
PS: ora mi aspetto una 'vibrante' presa di posizione della UE.
l'NSA se ne impipa della UE...:-)


ciao
fm
Reg
2013-06-08 23:52:39 UTC
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Post by fm
Post by Lidrie
PS: ora mi aspetto una 'vibrante' presa di posizione della UE.
l'NSA se ne impipa della UE...:-)
... cosi' come accade nelle altre migliaia di agenzie (governative o meno).
Solo in US sono piu' di 4000, quelle conosciute.
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